Mentre si intravede la fine dello stato di emergenza dell’epidemia di Covid-19 in Portogallo, il bollettino quotidiano della direzione generale della Salute (DGS) diffonde i numeri aggiornati. Dai 100 morti di sabato 28 marzo i morti sono saliti a 989 e i casi di contagio da 5.170 a 25.000. I guariti, però sono arrivati a 1.500 dai 43 di un mese fa.
Il Portogallo, nell’epidemia, è stato sempre dalla parte dell’Italia e dei paesi mediterannei. Il premier portoghese Antonio Costa, per esempio, ha definito “disgustosa e contraria allo spirito dell’Unione Europea” la dichiarazione del ministro delle finanze olandese Wopke Hoekstra che aveva chiesto che la Spagna venga messa sotto indagine per non avere risorse di bilancio per affrontare la pandemia di Covid-19. “Se non ci rispettiamo e non capiamo – ha detto Costa – che di fronte a una sfida comune dobbiamo essere in grado di rispondere in comune, allora nessuno ha capito nulla sull’Unione europea”.
Esemplare è stata anche in Portogallo la gara di generosità proveniente dal mondo del calcio: il nazionale portoghese Cristiano Ronaldo e l’uomo d’affari Jorge Mendes hanno equipaggiato un’ala dell’ospedale Santo António, a Porto, per cure intensive.