Dal 17 al 21 settembre la città di Pordenone ospita la 26ª edizione di Pordenonelegge – Festa del libro e della libertà, uno degli appuntamenti più attesi del panorama culturale italiano. Quest’anno il festival sceglie di guardare al futuro con un percorso speciale interamente dedicato all’Intelligenza Artificiale: ben 31 incontri, anteprime editoriali e un vero e proprio “cyber spazio” alla Galleria Harry Bertoia, per esplorare le trasformazioni che la tecnologia porta e porterà nel nostro modo di leggere, scrivere, dialogare e persino vivere il lutto.
La Cyber Book Hall, promossa dal Comune di Pordenone in vista della candidatura a Capitale italiana della Cultura 2027, sarà il cuore pulsante dell’innovazione: quattro postazioni interattive consentiranno al pubblico di sperimentare dialoghi impossibili con Dante, Shakespeare, Jane Austen, Flaubert e Manzoni, di farsi ritrarre in versi da un “poeta artificiale”, di ricevere consigli di lettura personalizzati e persino di chiedere informazioni pratiche a un “avatar-angelo” del festival. Lo spazio sarà aperto alle scuole nelle mattinate dal 17 al 19 settembre e al grande pubblico nel weekend.
«Pordenonelegge è un festival fortemente proiettato sul proprio tempo – ha sottolineato Michelangelo Agrusti, presidente della Fondazione Pordenonelegge.it – e quest’anno non poteva mancare un’indagine approfondita sull’innovazione destinata a modificare radicalmente la nostra vita. Offriremo non solo conversazioni sui libri in uscita, ma anche un assaggio di come cambieranno i format di dialogo pubblico con l’uso dell’AI».
Accanto alle esperienze immersive, il programma propone un ricco calendario di eventi letterari arricchiti dall’intervento dell’AI: dalle domande generate in tempo reale alle immagini create a partire dalle letture degli autori. Tra i protagonisti di questo esperimento ci saranno Vins Gallico (Onda calabra, Fandango) e Flavio Santi (L’autunno del sultano, Solferino), insieme a poeti come Claudio Damiani, Alessandra Corbetta, Tiziano Broggiato e Carmen Gallo.
Non mancheranno momenti di riflessione di alto livello, come il nuovo format Societry, che esplorerà le connessioni tra poesia e AI: dal rapporto tra scrittura in versi e linguaggi algoritmici con Vincenzo Della Mea e Damiano Cantone, fino al dialogo fra immagine e parola poetica con Francesco Maria Terzago e Simona Chiodo, per chiudere con un confronto sul tema della memoria e del ricordo tra Vittorio Lingiardi e Laura Pugno.
Per i giovani lettori e le scuole l’AI diventerà laboratorio creativo con il progetto Algoritmo di una storia e con i workshop guidati da Federico Favot, dedicati ai “superpoteri” della scrittura e della creazione digitale.
Il festival offrirà inoltre numerose anteprime editoriali: Vivere per sempre di Davide Sisto (Bollati Boringhieri), che indaga il rapporto tra morte, memoria e AI; La fortezza automatica di Fabio Chiusi, sull’automazione delle frontiere; Codice di guerra di Mariarosa Taddeo (Cortina), sull’etica dell’AI nella difesa; e l’attesa lezione di Nello Cristianini (Università di Bath), autore della trilogia sull’era delle macchine intelligenti edita dal Mulino, che si interrogherà sui limiti e sulle possibilità di un’intelligenza “sovrumana”.
Spazio anche all’arte, con il dialogo tra la filosofa Alice Barale e lo storico dell’arte Fulvio Dell’Agnese su L’arte dell’intelligenza artificiale, e alla storia della scienza, con la presentazione del libro di Ananyo Bhattacharya dedicato a John von Neumann. Altri incontri vedranno protagonisti Alessandro Aresu (La Cina ha vinto, Feltrinelli), Domenico Talia e Gianni Riotta sul futuro dell’informazione, e Massimo Sideri che indagherà il rapporto tra Italo Calvino e il sogno dell’AI.
«Volenti o nolenti – ha commentato il sindaco Alessandro Basso – l’AI segna già le nostre vite. È compito delle istituzioni e dei festival culturali come Pordenonelegge aiutare i cittadini a comprendere e gestire questa trasformazione».
Per il gran finale della 26^ edizione di pordenonelegge, domani oltre 80 incontri, più di 250 protagonisti. Tra le grandi anteprime internazionali con gli occhi puntati sull’’uscio della storia’, nel segno del romanzo strettamente legato al tempo che viviamo. Arriva, con un visto speciale, lo scrittore ucraino Oleksii (Aleksej) Nikitin e presenta Di fronte al fuoco (Voland): la saga familiare dedicata alla figura leggendaria del campione di pugilato ebreo-ucraino Il’ja Gol’dinov – e alle sue vicissitudini dopo lo scoppio della Seconda guerra mondiale.
La direzione artistica del festival è affidata a Gian Mario Villalta, con Alberto Garlini e Valentina Gasparet, sotto il coordinamento di Michela Zin. Con questa edizione, Pordenonelegge riafferma la propria identità: una festa dei libri capace di tenere insieme tradizione e innovazione, classici e nuove tecnologie, dimostrando come la cultura possa essere il luogo privilegiato in cui affrontare le sfide del futuro.
