Con La presa del potere in America e come andò a finire, pubblicato da Marsilio, Enrico Deaglio torna ad analizzare i turbamenti della democrazia americana e le inquietanti traiettorie del nostro presente globale. Il libro, versione ampliata e rivista del precedente Cose che voi umani, si muove tra cronaca e immaginazione, realtà e memoria, storia e distopia.
Il protagonista è Anthony Sanfilippo, un bibliotecario italo-americano in pensione che, come milioni di spettatori nel mondo, il 6 gennaio 2021 resta paralizzato davanti alle immagini dell’assalto al Campidoglio dopo il comizio incendiario di Donald Trump. Ma per Tony il dramma si fa personale: pochi giorni dopo scopre che il cognato è stato arrestato per aver partecipato alla rivolta, sventolando una bandiera di QAnon tra i ribelli.
Pur non condividendone le idee, Tony decide di aiutarlo. Entra così in contatto con la New Orion, un’enigmatica società che collega memorie, immagini e suoni attraverso lo spazio e il tempo. Assunto per le sue capacità archivistiche, Tony si ritrova immerso in un’indagine profonda e multiforme sulle spinte storiche, culturali e ideologiche che hanno condotto l’America sull’orlo del collasso democratico.
Il libro si muove lungo traiettorie inaspettate: dai delitti di Twin Peaks alla Rivoluzione bolscevica, dallo sciamano di QAnon ai replicanti di Blade Runner, passando per Francesco e Schwarzenegger, fino a George Floyd, figura simbolica che, per Deaglio, rappresenta il mito fondativo di una nuova America possibile.
Ma il cerchio non si chiude nel 2021. Nel gennaio 2025, Trump torna al potere, stavolta attraverso le urne, e ancora una volta Tony e la New Orion si ritrovano a indagare su ciò che ha reso possibile l’impossibile. Con lucidità e ironia, Deaglio mette a nudo analogie inquietanti: il maccartismo che ritorna, la Groenlandia che diventa strategica, il corleonismo come modello politico, l’asse con Elon Musk, e la promessa di una nuova età dell’oro a colpi di dazi.
La presa del potere in America è un racconto visionario e documentato, una riflessione lucida su una democrazia che ha visto l’abisso e su un futuro che, a dispetto di tutto, resta ancora da scrivere. Con la sua inconfondibile capacità di leggere la storia nel presente, Enrico Deaglio accompagna il lettore in un viaggio che è, insieme, reportage, romanzo e atto di resistenza civile.