Con Sardinia noir, edito da Bompiani, Flavio Soriga riporta in scena uno dei suoi personaggi più originali e sfaccettati: Martino Crissanti, carabiniere e antropologo, investigatore atipico che preferisce il dubbio alla certezza e l’ascolto alla fretta di giudicare. Un protagonista silenzioso e riflessivo, che osserva più di quanto parli e si muove tra i paesaggi, le ombre e i misteri della Sardegna contemporanea.
Il volume raccoglie in un’unica edizione i due romanzi già noti al pubblico – Neropioggia e Metropolis – insieme all’inedito Kalashnikov, completando così un trittico narrativo in cui la cronaca nera si intreccia con la complessità sociale e culturale dell’isola.
Tra i casi che Crissanti si trova ad affrontare, spiccano la morte misteriosa di Marta Deiana, una professoressa affascinante e anticonformista; il ritrovamento del corpo di una donna appartenente a una potente famiglia locale, abbandonato in una cabina sulla spiaggia; e un’apparente banalità, come il furto di un’escavatrice, che potrebbe però nascondere una trama ben più oscura e violenta.
Con il suo stile teso e ricco di sfumature, Soriga costruisce un noir che è anche un viaggio nell’identità e nei contrasti della Sardegna, tra modernità e tradizione, potere e solitudine. Sardinia noir è molto più di un romanzo investigativo: è un affresco lucido e poetico di un luogo e di un tempo che, pur radicati nella realtà, sembrano sempre sfuggire alla definizione.