Nelle librerie italiane è arrivato da poco un saggio che farà discutere. Si intitola “Il caso Becciu” (240 pagine, Media&Books Editore) e ha per sottotitolo “(In)Giustizia in Vaticano. Dizionario delle omissioni, anomalie, mistificazioni, misteri e veleni”. Lo ha scritto il giornalista Mario Nanni, ricostruendo nei dettagli le pieghe del processo vaticano contro il cardinale Giovanni Angelo Maria Becciu e altri nove personaggi convolti a vario titolo in una vicenda sulla quale ha scritto abbondantemente la stampa di tutto il mondo.
Nanni, a lungo caporedattore della redazione parlamentare dell’Agenzia Ansa e attualmente direttore della rivista Beemagazine, si è convinto – leggendo i verbali delle 86 udienze del processo – che Becciu abbia subito un torto e col suo saggio intende mettere a disposizione del lettore tutti gli elementi che stanno a sostegno di questa convinzione condivisa, peraltro, da altri commentatori come Felice Manti, sul Giornale: dalle testimonianze – ha scritto Manti – “è emersa l’assoluta innocenza del cardinale, sia per la compravendita dell’ex magazzino di Harrod’s a Londra, sia per la cattiva gestione di una parte dei soldi destinati alla liberazione di una suora”.
E’ stata comunque una vicenda giudiziaria clamorosa, che ha fatto il giro del mondo, creando scandalo e sconcerto: per vedere un Cardinale a processo bisogna risalire a cinque secoli addietro. L’unico a salvarsi, in questa vicenda, è Papa Francesco, che Nanni tratta sempre con estremo garbo e ammirazione per quello che il Papa ha sempre fatto per arrivare alla verità.
L’autore fa precedere il suo saggio, pubblicato nella collana Tempi Moderni diretta da Santo Strati, da quella che definisce una sintetica “guida” al Dizionario che punta a soddisfare l’interesse informativo e documentario da parte del lettore al quale strappa anche qualche sorriso, pur di fronte a un processo che ha messo in ballo la dignità di un principe della Chiesa, sottoposto a una “gogna mediatica di proporzioni mondiali”, come ha detto lo stesso Becciu.
Perché Dizionario? Perché ambisce all’esattezza tipica del dizionario basandosi su testi virgolettati, ripresi dalle pagine dei verbali di udienza. Ma il libro ha anche le caratteristiche tipiche del pamphlet, soprattutto per il tono appassionato e il vigore argomentativo. In certi passaggi sembra immergere il lettore in una atmosfera romanzesca, da spy story, nella quale si muovono personaggi minori e discutibili, che sembrerebbero fuori luogo in Vaticano: faccendieri, superpentiti, agenti segreti, millantatori, pregiudicati, affaristi.
Il dizionario prende a prestito una tecnica cinematografica usata in molti film – tra i quali Onora il padre, di Sidney Lumet, uscito nel 2007, e Il capitale umano, di Paolo Virzì, del 2013 – nei quali la vicenda narrata è sempre la stessa, ma viene rappresentata di volta in volta dall’angolo visuale di diversi personaggi, portando lo spettatore a fare un lavoro di ricomposizione generale delle varie “narrazioni”. Soprattutto questa tecnica è stata usata in riferimento a una figura centrale di questa vicenda processuale, il Promotore di Giustizia, il professor Alessandro Diddi, analizzando per esempio il linguaggio adoperato da Diddi nel rivolgersi agli imputati e ai testimoni, il suo procedere deduttivo e teorematico, la scelta di mettere gli omissis su un centinaio di messaggi o mail scambiati tra vari personaggi del processo o contigui al processo. “E che hanno privato la difesa – afferma Nanni – di strumenti di una utilità forse decisiva, creando una asimmetria a tutto svantaggio dei diritti dei difensori e quindi degli imputati”.
Il processo al cardinale si è concluso in primo grado con la condanna, a pene ridotte rispetto a quelle chieste dal pubblico ministero, il Promotore di Giustizia. Ma la sentenza – di cui solo dopo un anno dalla sentenza sono state rese note le motivazioni – non solo non ha riconosciuto la autoproclamata innocenza del cardinale Becciu, ma ha suscitato nuovi e gravi interrogativi e dubbi. Chi ha fatto scoppiare il caso Becciu? Chi ha manovrato alle sue spalle e chi per screditarlo ha osato spifferare perfino all’orecchio del Papa maldicenze, insinuazioni, accuse, facendo costruire un notevole castello accusatorio? Quali trame sono state ordite contro il cardinale Becciu per eliminarlo dagli altissimi posti di potere che deteneva nella Chiesa e nella Curia romana e forse toglierlo dal novero dei papabili?