L’ombra di Artemisia: Destini Incrociati e Violenza nelle Donne di Cohen

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Due destini che si incrociano e si sovrappongono, due esperienze tragiche e dolorose che sembrano rincorrersi nonostante si sviluppino in tempi e modi completamente diversi. Questo è il cuore de “L’ombra di Artemisia”, il nuovo romanzo dello scrittore e sceneggiatore Maurizio Cohen, pubblicato da Vallecchi.

Il libro esplora la fragilità e gli abusi attraverso le storie di due donne: Jenny, una giovane attrice, e Artemisia Gentileschi, la celebre pittrice del Seicento. Le loro vite, seppur distanti nel tempo, sono unite dal filo conduttore della violenza sulle donne. “Quando al desiderio di un uomo si unisce la forza e si sottrae il rispetto non c’è difesa”, recita una frase del libro, una verità che entrambe le protagoniste sono costrette a sperimentare.

Nella Roma del Seicento, Artemisia vive sotto il giudizio inappellabile dell’Inquisizione, accusata di infangare l’onore e la rispettabilità di molti cittadini devoti. La sua vita è segnata dalla violenza, subita da un amico del padre e suo insegnante di pittura. Parallelamente, Jenny, durante le riprese di un film su Artemisia, viene aggredita da tre giovani della Roma ‘bene’ proprio l’otto marzo, giorno simbolico dedicato alle donne.

Le vicende di Artemisia e Jenny si intrecciano, creando un legame profondo e complesso che minaccia la stabilità psicologica della già fragile Jenny. Il personaggio della pittrice diventa per lei un’ossessione, un rapporto ricco di emozioni e complicità ma anche di forti incomprensioni.

Maurizio Cohen, autore di “La gabbia” e “Novanta”, e collaboratore di registi come Francesco Nuti, Tinto Brass e José Sanchez, con questo romanzo dimostra una grande verità: nel corso della storia nulla cambia e tutto si ripete. “L’ombra di Artemisia” è un racconto potente e toccante che mette in luce la persistenza della violenza e la resilienza delle donne attraverso i secoli.