Con il suo nuovo romanzo “L’amore può succedere”, pubblicato da Baldini+Castoldi, Antonella Boralevi ci regala una storia intensa che intreccia due epoche e due vite apparentemente lontane, ma profondamente connesse dal filo rosso dell’amore. Il libro racconta la vicenda di Elisabeth, una giovane donna di trent’anni che vive una vita agiata e monotona a New York, e quella di Clementina, una contessina di Parma vissuta nel 1827, in un momento storico e sociale completamente diverso.
Elisabeth ha un’esistenza scandita da un senso di vuoto e immobilità, nonostante le comodità e i privilegi che la circondano. L’architettura, la musica e un debole per “Colazione da Tiffany” riempiono le sue giornate, ma non riescono a colmare l’assenza di ciò che più desidera: un amore autentico e viscerale, capace di scuoterla e renderla viva fino in fondo. È prigioniera di una routine priva di passioni, in parte per la rigida influenza di una madre glaciale che ha sempre preteso perfezione da lei.
L’inaspettata eredità di un appartamento nobiliare a Parma, lasciatole da una lontana parente, spezza il ritmo ripetitivo della sua quotidianità e la costringe a confrontarsi con il passato. Arrivata a Parma, una città che la accoglie con un fascino misterioso e conturbante, Elisabeth si sente immediatamente attratta da quella casa intrisa di storia e di ricordi. Mentre esplora l’antico appartamento, Elisabeth si imbatte in un luogo dove il tempo sembra sospeso e le pareti raccontano una storia sepolta da secoli.
È qui che la narrazione si sdoppia e prende vita il personaggio di Clementina, la Contessina Mora di Castelgioioso, una giovane donna di diciassette anni che nel 1827 debutta alla corte della Duchessa di Parma, Maria Luisa d’Asburgo Lorena, al Gran Ballo di Primavera. Attraverso le pagine di questo diario dimenticato, Elisabeth scopre il mondo di Clementina, una ragazza coraggiosa e piena di vitalità nonostante le difficoltà e i dolori che la vita le ha già riservato.
L’incontro tra Clementina e il generale Neipperg, marito della Duchessa, segna una svolta inaspettata e inevitabile per il destino della giovane contessina. È un amore proibito, che non lascia scampo, un vortice di emozioni che travolge entrambi e cambia per sempre le loro vite. L’attrazione tra i due è quasi magica, un sentimento che sembra andare oltre la comprensione umana e le regole sociali, un legame che sfida il tempo e la moralità dell’epoca.
Cosa unisce Elisabeth e Clementina, due donne così diverse e lontane nel tempo? Antonella Boralevi ci guida attraverso un romanzo che non è solo una storia d’amore, ma una profonda riflessione sul significato dell’amore stesso. La connessione tra le due protagoniste risiede nella scoperta di una verità che va oltre le convenzioni: l’amore, quello vero, non si merita, non si cerca, non si costruisce. L’amore accade, semplicemente. E quando succede, non chiede nulla se non la resa totale, perché solo in quel momento ci restituisce qualcosa che rende eterno il nostro passaggio in questo mondo.
Con la sua narrazione fluida e avvolgente, Boralevi crea un’atmosfera capace di trasportare il lettore in due epoche parallele, facendogli vivere le emozioni di due donne che, pur separate da quasi due secoli, condividono lo stesso desiderio di sentirsi vive e amate. “L’amore può succedere” è una lettura che invita a riflettere sulla potenza dell’amore, che non conosce confini né barriere temporali. Un libro che parla all’anima e ai sentimenti più profondi, ricordandoci che l’amore vero è un mistero che va accolto senza riserve.