Il 20 settembre arriva in libreria Fuori di Testa, l’ultimo saggio politico-autobiografico di Gianfranco Pasquino, edito per la collana Montesquieu. Un’opera che promette di scuotere le coscienze, con un tono irriverente e pungente, frutto di un lungo percorso di riflessioni accumulate dall’autore nel corso di un anno. Pasquino, scienziato politico di fama internazionale e professore emerito, ci offre un testo che va oltre la mera analisi politica, intrecciando con maestria osservazioni personali e critiche sociali.
Il volume, strutturato come una sorta di diario, si presenta come una guida per comprendere la complessità della politica contemporanea, sia nazionale che internazionale, attraverso l’occhio attento di un intellettuale “praticante”. Fuori di Testa non è solo un excursus tra i fatti dell’attualità politica, ma anche una riflessione sull’uso superficiale della comunicazione, del dibattito pubblico e della cultura politica.
Pasquino non fa sconti a nessuno. Con la sua inconfondibile ironia, non esita a lanciare frecciate taglienti a chiunque si cimenti nell’arte del governare senza un’adeguata preparazione. La sua critica si concentra sui “presuntuosi e vanitosi” che affollano i media e i salotti televisivi, dove spesso manca un vero contraddittorio e prevale la superficialità del dibattito.
Nel suo diario intellettuale, Pasquino esplora alcuni dei temi più caldi del panorama politico contemporaneo, come il premierato e la guerra in Ucraina, evidenziando i molteplici “errori e orrori” che si commettono nelle sedi istituzionali italiane e all’estero. Il tutto è arricchito da un indice dei nomi che lascia presagire invettive e critiche ben calibrate verso figure di spicco del mondo politico nazionale e internazionale.
Il libro è dunque un j’accuse, ma anche un invito a migliorare la qualità del dibattito pubblico. Pasquino non si limita a criticare: suggerisce soluzioni, illumina i problemi e lo fa attingendo dalla sua vasta esperienza, maturata grazie ai maestri Norberto Bobbio e Giovanni Sartori, due giganti del pensiero politico italiano.
Uno degli aspetti più interessanti di Fuori di Testa è l’approccio disincantato ma non cinico dell’autore. Pasquino non si abbandona a sterili lamenti sul declino della politica, ma propone una via per invertire la rotta: tornare allo studio, alla preparazione, alla scienza politica come base imprescindibile per chiunque desideri comprendere il mestiere del politico. Solo attraverso una conoscenza profonda e rigorosa della politica è possibile, secondo l’autore, evitare i tanti errori che oggi affliggono il sistema politico italiano.
Non manca, inoltre, una nota di colore che accompagna la pubblicazione: la presenza del tucano Norby in copertina. Questo curioso dettaglio, che ha attirato l’attenzione di molti, è un omaggio affettuoso a Norberto Bobbio, il celebre politologo torinese, e a un dono ricevuto dall’autore nel lontano Natale del 1988. Un simbolo affettuoso che racchiude l’influenza dei grandi maestri del passato nella vita intellettuale di Pasquino.
Con le sue 386 pagine, Fuori di Testa si presenta come un libro destinato non solo agli addetti ai lavori, ma a chiunque voglia approfondire la politica italiana e internazionale in modo critico, divertente e originale. Il tutto senza rinunciare alla leggerezza di una narrazione che mescola ironia e sarcasmo, regalando ai lettori un’opera che, oltre a far riflettere, promette di intrattenere e, perché no, divertire.
In un panorama politico e mediatico spesso caratterizzato dalla superficialità, Gianfranco Pasquino ci offre un saggio che spicca per profondità, originalità e ironia, un prezioso strumento per comprendere meglio la realtà che ci circonda. E chissà, forse anche per diventare «cittadini migliori», come auspica lo stesso autore.
Per chi è interessato a immergersi in questo viaggio tra politica, scienza e ironia, l’appuntamento è fissato: Fuori di Testa sarà disponibile in tutte le librerie dal 20 settembre.