Il Saggiatore ha pubblicato “Wilma”, il nuovo romanzo di Silvia Cassioli, che ripercorre il celebre “caso Montesi”, un fatto di cronaca nera che scosse l’Italia del dopoguerra. L’11 aprile 1953, il corpo di Wilma Montesi, una giovane donna di ventun anni con aspirazioni cinematografiche, fu trovato sulla spiaggia di Torvajanica, vicino Roma. Quello che inizialmente sembrava un incidente si rivelò presto un mistero intricato, coinvolgendo personaggi del mondo dello spettacolo, della giustizia e della politica.
Tra i sospettati figuravano Piero Piccioni, figlio del vicepresidente del Consiglio democristiano Attilio Piccioni e fidanzato dell’attrice Alida Valli, Anna Maria Moneta Caglio, una giovane milanese in cerca di fama a Cinecittà, e il marchese Ugo Montagna, noto per le feste scandalose nelle sue tenute.
Silvia Cassioli, attraverso un mosaico di testimonianze, inchieste giornalistiche e interrogatori, cerca di ricostruire la figura di Wilma Montesi, vittima di un delitto senza colpevoli e oggetto di speculazioni mediatiche. Il romanzo esplora le contraddizioni della società italiana dell’epoca, liberando Wilma dal ruolo di semplice comparsa in un dramma collettivo.
Silvia Cassioli, nata a Torrita di Siena nel 1971, è una scrittrice e poetessa i cui testi sono apparsi su varie riviste letterarie. Tra le sue opere precedenti si ricordano “Unghie, plantari, gambe di legno e altri ex-voto fantastici” (2009) e “Il capro” (2022), pubblicato anch’esso da Il Saggiatore.