Il romanzo di Cristiano Ferrarese, “Quarantamila. I 35 giorni della città di Torino”, edito Scritturapura, sarà tra i cinque finalisti della XXII edizione del Premio Biella Letteratura e Industria.
Tra storia e fiction, il libro racconta gli scioperi e i picchetti delle tute blu nell’autunno del 1980, allo stabilimento di FIAT Mirafiori, a Torino, in relazione all’annuncio di massicci licenziamenti, e la “marcia dei quarantamila” colletti bianchi, che ne segna la sconfitta. Il racconto è narrato dal punto di vista di una famiglia operaia e, in parallelo, del caporeparto Luigi, che guidò la marcia il 14 ottobre.
Nel romanzo così si legge: “Lo sguardo mi cade sul poster del Toro che celebra l’ultimo scudetto conquistato, nel ’76. Recito la formazione a voce alta: Graziani, Zaccarelli, Pulici… ‘Una delle ultime volte in cui abbiamo battuto la FIAT, speriamo di riuscirci ancora’, sentenzia mio padre. Ed è chiarissimo che non si sta riferendo al derby con la Juve”.
E ancora: “Il signor Luigi non sembra accorgersi delle occhiate, della moltitudine di persone attorno, è qui per ascoltare e provare a capire. Teme che questa situazione si prolungherà a lungo, teme di non poter ritornare al lavoro, teme per il futuro della FIAT e, quindi, per il suo.”
Cristiano Ferrarese, nasce a Busalla, in provincia di Genova. Oggi vive a Bristol. Laureato in Filosofia con una tesi su Max Stirner, è stato, tra le altre cose, operaio e sindacalista CGIL. Attualmente lavora come addetto alla sicurezza in un centro commerciale. Ha curato mostre d’arte, tradotto Austen, London, Mary Shelley, Twain… e pubblicato romanzi.
