Torna il LIBERFESTIVAL ad Altamura

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Dal 5 all’8 gennaio 2023 presso l’ex Monastero Santa Croce ad Altamura (Ba), in via Santacroce 12, l’intera città sarà protagonista dell’evento culturale che coinvolge scrittori, giornalisti, musicisti di fama nazionale e regionale, chiamati, quest’anno, ad affrontare in maniera trasversale il tema scelto per questa quinta edizione: Radici.

Il Liberfestival, organizzato dal Liberfestival APS, è un evento dedicato ai lettori e alla lettura.

«Oggi, con la quinta edizione, – racconta la Presidente, Anna Acquaviva – siamo giunti ad un vero e proprio giro di boa. Ci siamo chiesti dove siamo. Abbiamo tirato le somme di quanto fatto in questi anni e deciso di valorizzare, nel pieno spirito Liberfestival, proprio quella storia semplice da cui tutto è cominciato. Un gruppo di amici inizia a fantasticare, con la voglia di andare avanti, lasciando un’impronta significativa in un contesto arido, senza disconoscerlo. Abbiamo deciso di restare, continuando a credere nella nostra città e nel nostro territorio, illuminando le nostre radici».

Dopo un’edizione “di guerra”, della quarta edizione, realizzata durante l’emergenza Covid 19 come segno di resistenza, il Liberfestival torna con questa dizione, con una nuova veste grafica, un parterre di ospiti e un calendario di eventi davvero ricco ed eclettico che renderà l’Ex Monastero Santa Croce un vero e proprio hub culturale. 

Gli ospiti che prenderanno parte a questa edizione saranno:

  • 5 gennaio

Pierpaolo Lala e Rocco Luigi Nichil – Invasioni di campo nel racconto e linguaggio della politica.

Silvia Gambi – Sommersi dagli Stracci: la moda può essere davvero sostenibile?

“Dopobarba- Armonie profumate dalle barberie di San Vito dei Normanni”, spettacolo a cura del Circolo Mandolinistico (chiesetta Santa Croce).

  • 6 gennaio

Cheapfestival – as CHEAP as POSSIBLE: la public art diventa infestante.

Fabio Magara – Protocollo K: quando la fotografia stimola la memoria collettiva.

Spettacolo Live “Giò Sada live acoustic” a cura di Giò Sada (chiesetta Santa Croce).

  • 7 gennaio

Roberto Mercadini – L’arte del narrare storie, che contengono storie, che contengono altre storie.

L’Ultimo Uomo – Sfide leggendarie che hanno cambiato lo sport.

“Little Boy” monologo in musica di Roberto Mercadini e Dario Giovannini (Multicinema Teatro Mangiatordi. Biglietti acquistabili sul sito o al botteghino).

LiberParty – dj set a cura di Michele Forte e Earthbeat APS (Atrio Multicinema Teatro Mangiatordi).

  • 8 gennaio

Diego Passoni – Isola e il grande sogno milanese.

Chiara Tagliaferri – Strega comanda colore. Storie di donne alla ricerca della propria identità.

Stiamo Malox- Spettacolo di Stand up Comedy a cura di Marco Montrone e Gerry Cassano (IG: Lo Zar).

Oltre alle presentazioni e agli eventi serali verranno esposte quattro mostre, due fotografiche: Protocollo K di Fabio Magara e Ritratto circolare di Tina Massari e Nicola Petrara; due di illustrazione: as CHEAP as POSSIBLE del Collettivo Cheapfestival e Heimat di Elisa Seitzinger.

Non solo talk, spettacoli teatrali, musica e mostre, ma anche tanto divertimento con le nostre attività:

  • Permanenti: – IdentiKit letterario, Farmacia Letteraria, Metti le tue radici in bacheca;
  • Giornaliere:
    • 5 gennaio Lectio su “Fotografia e Memoria” a cura di Nicola Petrara;
    • 6 gennaio Speed Date letterario;
    • 7 gennaio – Attività ludiche per bambini a cura dell’Associazione Il Baule Volante;
    • 8 gennaio – Giochi da tavolo e di ruolo a cura di Another World.

«Ad oggi il Liberfestival – aggiunge la presidente – è un’iniziativa riconosciuta a livello regionale come uno degli eventi più importanti della stagione invernale del territorio appulo-lucano, un esperimento culturale vincente, con un elevato riscontro soprattutto fra la comunità giovanile. È una sfida importantissima per il nostro territorio e la città di Altamura, che non possiamo perdere. L’invito è ad esserci nelle attività proposte, negli incontri per le nostre radici, per le nostre esperienze, per la bellezza di lasciare traccia della nostra cultura, in questa storia».

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