Come muoiono le democrazie, di Levitsky e D. Ziblatt

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L’estrema polarizzazione della dialettica politica, l’avanzata dei populismi così come la svolta illiberale di alcuni stati sembra mettere sempre più in discussione il ruolo della democrazia. La regressione democratica, pericolo che sembrava colpire soltanto stati lontani dalla sfera occidentale, come le attualità politiche contemporanee confermano, sta attraversando non solo il vecchio continente, ma anche la nazione affermatasi come “arsenale delle democrazie”: gli Stati Uniti. L’elezione di Donald Trump ha sollevato una questione che già molti in Europa si stavano ponendo: le nostre democrazie sono in pericolo?

Steven Levitsky e Daniel Ziblatt, spettatori attenti delle evoluzioni democratiche statunitensi, in «Come muoiono le democrazie»cercano di rispondere a questa domanda. Studiando i cambiamenti politici che hanno attraversato il globo nell’ultimo decennio, osservando la svolta illiberale ed autoritaria che paesi come il Venezuela, la Turchia, la Polonia e l’Ungheria stanno attraversando, giungono alla conclusione che sì, le nostre democrazie sono in pericolo.

I due professori di Harvard mostrano, attraverso un’accurata analisi storica, cominciando dal fallimento della democrazia in Europa negli anni ’30 passando per le dittature sudamericane degli anni ’70. Come le democrazie non siano più minacciate dalla forza travolgente di rivoluzioni o da colpi di stato militari. Bensì da un silenzioso e lento percorso d’indebolimento delle istituzioni garanti del processo democratico, come l’imparzialità del sistema giudiziario, l’indipendenza della stampa o la graduale erosione di fiducia verso le istituzioni democratiche.

Non esiste più un evento principale, nessun coup d’État, nessuna sospensione della costituzione, nessun momento dove il regime attraversa il Rubicone della svolta autoritaria. Tutti coloro che denunciano gli abusi di potere, sono isolati messi in condizioni di non nuocere o nel peggiore dei casi eliminati come il triste episodio di Jan Kuciack conferma. La fine dello stato di diritto è per la maggior parte delle persone invisibile ed impercettibile.

Il quadro negativo che il contesto internazionale offre, ci spinge a porci un’altra domanda, le democrazie possono ancora salvarsi? Gli autori giungono ad una risposta affermativa, confidando all’ultima parte del libro quasi un messaggio evangelico su come le nostre democrazie possano ancora essere salvate.

Di Ludovico Balducci

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