Torna il Premio Nazionale sul Reportage di Guerra “Antonio Russo”, giunto alla sua dodicesima edizione. Sabato 18 ottobre, Palazzo Sirena ospiterà una giornata di memoria e giornalismo dedicata al reporter di Radio Radicale assassinato nel 2000 in Georgia mentre documentava il conflitto in Caucaso.
L’iniziativa, organizzata con l’alto patrocinio della Regione Abruzzo, la compartecipazione del Comune di Francavilla al Mare e il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, si propone di rendere omaggio a chi, come Antonio Russo, ha scelto di raccontare la guerra con coraggio e verità, spesso a costo della vita.
Una giornata tra formazione, cultura e memoria
L’evento prenderà il via alle 15.00 con un corso di formazione per giornalisti riconosciuto dall’ODG Abruzzo, dal titolo “Giornalismo in prima linea: l’informazione nei teatri di guerra”, moderato da Jacopo Ottenga. Interverranno due tra i più autorevoli inviati italiani: Fausto Biloslavo (Il Giornale) e Gabriella Simoni (TG5), che porteranno le loro esperienze dai fronti di guerra.
Alle 17.00, il giornalista Luca Telese condurrà la cerimonia ufficiale di premiazione del Premio “Antonio Russo”, introdotta dai saluti istituzionali di Roberto Santangelo, assessore regionale alla Cultura, della sindaca Luisa Russo e dell’assessora alla Cultura Cristina Rapino.
I vincitori 2025
La giuria, composta da Fausto Biloslavo, Toni Capuozzo, Gabriella Simoni, Guido Alferj e Maurizio Di Fazio, assegnerà i riconoscimenti ai protagonisti del giornalismo di guerra per l’edizione 2025:
• Televisione: Daniele Piervincenzi (reporter freelance)
• Carta stampata: Ugo Tramballi (Il Sole 24 Ore, ISPI)
• Fotografia: Lorenzo Tugnoli (The Washington Post)
• Premio alla carriera: Massimo Alberizzi (direttore di Africa ExPress)
• Premio alla memoria: Giuseppe Zaccaria (storico inviato de La Stampa)
Teatro, musica e testimonianze
La serata sarà arricchita dal recital teatrale “Buonanotte bambini miei”, ideato dal direttore artistico Davide Cavuti e ispirato a una fotografia scattata da Antonio Russo. Sul palco, l’attrice Rossella Mattioli, Candida Libera D’Aurelio (voce) e Martin Diaz (chitarra).
Il recital intreccerà parole e musica con testi di grandi autori come Bertolt Brecht, per riflettere sull’attualità dei drammi umani che la guerra continua a generare.
Un’eredità di verità e libertà
Nel corso della giornata sarà coinvolto anche il Liceo Scientifico “A. Volta”, a cui sarà presentato un libro di Jacopo Ottenga dedicato alla figura di Antonio Russo, nel venticinquesimo anniversario della sua scomparsa.
La chiusura sarà affidata a Michele Russo, presidente della Fondazione Antonio Russo, che ha ricordato:
“Antonio ha scelto di non voltarsi mai dall’altra parte. Questo Premio rappresenta il nostro impegno a proseguire lungo il suo cammino, ricordando che il vero giornalismo deve essere guidato dai valori di libertà, coraggio e verità”.
Antonio Russo, il giornalista che non si piegò
Antonio Russo fu ucciso nel 2000 a 25 chilometri da Tbilisi, in Georgia, mentre documentava il conflitto in Caucaso. I suoi reportage per Radio Radicale avevano denunciato anche il presunto uso di armi chimiche.
Dal 2002, grazie all’impegno della madre Beatrice Russo, il Premio a lui dedicato continua a celebrare il giornalismo indipendente, quello che sceglie di raccontare le guerre “non dalle retrovie, ma dalla trincea dell’informazione”.
