Sinteg e l’IA: responsabilità, preparazione e persone al primo posto

“Abbiamo investito in tecnologia fin dall’inizio e continueremo a farlo per restare al passo con i tempi lasciando, però, intatto il fattore umano”. Lo ha dichiarato Francesco DI CASTRI, AD di Sinteg, durante la convention dei venti anni dell’azienda, leader nel settore dei servizi immobiliari, che si è svolta nel pomeriggio dello scorso venerdì 13 giugno a Firenze presso la Sala Congressi dell’Hotel Albani Firenze.

 Già in sold out settimane prima della data clou, l’evento – che ha visto la partecipazione delle più grandi realtà italiane pronte a raccontare i propri dilemmi aziendali – si è basato su cinque fattori chiave costantemente chiamati in causa: il fattore umano, l’empatia, la valorizzazione delle persone, la forza della rete, l’esperienza professionale.

“Chi non si è trovato di fronte a un dilemma, grande o piccolo che sia stato? – ha chiosato DI CASTRI -. Da parte nostra ne abbiamo avuti diversi e anche difficili – dieci anni fa ci avevano dati per spacciati – ma sono state proprio queste difficoltà che hanno stimolato la nostra creatività e ci hanno fatto guardare oltre l’orizzonte classico facendoci spiccare il volo. Oggi la nostra azienda è diventata il punto di riferimento di circa un milione di persone con un livello di soddisfazione clienti elevatissimo grazie ad uno scambio in abbondanza: nei contratti garantiamo la risposta nell’85% dei casi al primo tentativo, anche se di solito non andiamo mai al di sotto del 97%. Il nostro fare quotidiano dice no alle lentezze burocratiche e dice sì alle sinergie. Nell’arco di un anno gestiamo oltre 110mila richieste di interventi di manutenzione coordinando circa 27mila aziende presenti sul territorio nazionale che in gran parte dialogano con noi tramite le nostre tecnologie”.

“Già venti anni fa – ha proseguito Francesco DI CASTRI tra una testimonianza e l’altra – parlavamo di cambiamento del mercato e della necessità di una preparazione adeguata. Ho sempre anticipato i tempi, ma oggi con l’Intelligenza Artificiale mi trovo di fronte a un mondo e a modalità completamente diverse rispetto a quanto vissuto finora. Personalmente non credo che l’AI possa fare il bene dell’umanità se non sarà detassato il lavoro umano, tassata l’IA e non saranno adottate misura sociali volte a contenere gli effetti dell’inevitabile disoccupazione che sarà generata.  Per la prima volta nella storia siamo di fronte a una tecnologia che non si limita a migliorare il lavoro dell’uomo ma, nella gran parte dai casi, lo può sostituire.

In tutto questo, anche se l’entusiasmo per la riduzione di alcuni iter lavorativi fa perdere di vista il senso delle cose, sappiamo bene che almeno entro i prossimi cinque anni non sarà così autonoma da poterci affidare completamente a lei, bensì sarà necessario controllarne le risposte, cosa possibile, come ho sottolineato prima, solo se si hanno le conoscenze adeguate.

Inoltre l’interlocutore potrebbe essere anche la signora Pina e allora come si fa in questi casi dove la reale richiesta è uno spicchio di umanità? Siccome l’IA non ha questa capacità di riconoscere la necessità reale perché non ha una propria esperienza ma l’esperienza di tutti noi e si basa su analisi statistiche, resta fondamentale, e da preservare, l’interazione umana. Siamo noi ad avere buon senso e capacità adattative in relazione alle esigenze che si presentano, mentre l’AI è tassativa proprio perché è stocastica.  Questo non significa demonizzarla – anzi grazie al suo utilizzo stiamo alzando il livello gestionale operativo per garantire più servizi a costi inferiori che potrebbero anche azzerarsi più avanti e stiamo elaborando un progetto che va oltre il mondo del condominio – ma significa non perdere mai di vista il capitale umano e il controllo dei processi”.

“Indubbiamente – ha concluso l’AD di Sinteg, Francesco DI CASTRI il futuro che ci aspetta impone grandi riflessioni E noi lo stiamo facendo. Infatti con il deposito del prossimo bilancio ci potrebbe essere un cambiamento non solo per me, ma per Sinteg: per giocare in un mondo più grande servono partner più grandi e allora abbiamo deciso di aprire il capitale e valutare le diverse proposte che ci arrivano da tempo. Un ciclo si chiude per dar vita a una nuova storia, ma di questo parleremo la prossima volta”.

Tra gli altri hanno portato la loro testimonianza live alla convention che si è poi conclusa la sera negli splendidi ambienti del Grand Hotel Baglioni del capoluogo toscano: Emanuele Zucchi (LC Agency), Maria Maddalena Gioia (CDC Franchising), Vincenzo Acunto (AD ENA Spa), Simone Monti (Gruppo Montebianco), Paolo Pasina (Studio Pasina), Lucia Pinto (Pro-Gest Srl), Davide Fabbrico (UniFI e University of Chambridge), Alessandro Fontana (Italsoft Human Tech for Living), Salvatore Dolce (Laserwall), Antonio Giarrusso (Userbot), Paolo Bellini (Academy Italsoft), Carlo Pikler (Studio Pikler), Massimiliano Sammarco (Refe Holding Spa), Marco Suisola (Marco Suisola Amministrazioni).

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