La Sardegna torna a essere teatro della più imponente esercitazione interforze organizzata dalla Difesa italiana. Joint Stars 2025 non è solo un’esercitazione militare: è un banco di prova per testare la capacità del Sistema Paese di rispondere in modo integrato a scenari di crisi complessi e ibridi, sempre più realistici e aderenti alle nuove forme di conflitto.
Nella fase attuale dell’esercitazione, condotta sotto la supervisione del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), l’attenzione si è concentrata su due dei domini oggi più strategici: lo spazio e il cyberspazio. Due fronti che, sebbene immateriali, sono ormai centrali nelle moderne strategie militari.
La guerra invisibile del cyberspazio
Il Comando per le Operazioni in Rete (COR) ha simulato una serie di attacchi cibernetici DDoS (Distributed Denial of Service) mirati a infrastrutture critiche nazionali: reti energetiche, sistemi bancari e trasporti pubblici. L’esercitazione ha incluso anche la simulazione del deragliamento di un treno causato da una paralisi digitale, evento che ha richiesto l’attivazione coordinata di Forze Armate, Vigili del Fuoco e Corpo Militare della Croce Rossa Italiana. Un esempio concreto di come un attacco informatico possa tradursi in una crisi reale, con ricadute sull’ordine pubblico e sulla sicurezza dei cittadini.
Difesa orbitale: proteggere i satelliti per garantire le comunicazioni
Il dominio spaziale ha visto in azione il Comando delle Operazioni Spaziali (COS) in uno scenario tanto fantascientifico quanto plausibile: la distruzione deliberata di un satellite da parte di una potenza ostile, con lo scopo di generare detriti orbitali e mettere a rischio altre costellazioni satellitari. La risposta italiana ha previsto una manovra simulata di un satellite nazionale per evitare la collisione e garantire la continuità delle comunicazioni delle unità impegnate a terra. Un intervento che sottolinea l’importanza crescente della space security, soprattutto in un’epoca in cui ogni conflitto potrebbe iniziare – o finire – nello spazio.
Sinergie civili e militari per la sicurezza nazionale
Joint Stars 25 rappresenta un’evoluzione della tradizionale esercitazione militare. Non solo Esercito, Marina e Aeronautica sono coinvolti nella fase di warfighting in corso, ma anche agenzie civili, corpi armati dello Stato e il mondo accademico. L’obiettivo è testare, nella pratica, la capacità dell’Italia di affrontare minacce che non si fermano ai confini fisici ma si estendono nel cyberspazio, nelle orbite satellitari e negli ambiti della disinformazione e delle crisi ibride.
In un mondo dove la guerra si combatte con armi invisibili e i nemici possono essere anche algoritmi o satelliti vaganti, Joint Stars 2025 dimostra la volontà della Difesa di adeguarsi alla nuova realtà strategica. Un segnale forte di preparazione, innovazione e coordinamento tra tutte le componenti del Sistema Paese.