Riavvolgiamo il nastro e partiamo dal 24 feb 2022 ore 05 del mattino. Fino quella mattina, avevo letto qualche articolo per cercare di capire cosa stava accadendo, ma non mi sarei aspettato un’invasione militare su più fronti di quelle dimensioni dando inizio ad una guerra che oramai dura da 3 anni. Problemi che partono da molto lontano, mai risolti e trascinati nel tempo. L’indipendenza dell’Ucraina, l’allargamento della NATO ad Est, gli aiuti economici, Siria, la caduta di Gheddafi, episodi distanti e apparentemente slegati, ma la mia convinzione è che nulla accade per caso e la pianificazione strategica militare contempla azioni destabilizzanti lontane, come in una partita a bridge lo scopo principale è fare più prese possibili obbligando l’avversario ad un’enorme dispendio psicofisico di risorse.
Per farmi un’idea ho dovuto leggere e studiare diversi testi e saggi ma ho trovato poche volte riferimenti ad un trattato importante che suggerisco – leggetevi il Memorandum di Budapest. La sua violazione da parte della Russia prima firmataria dovrebbe trovarci tutti d’accordo su chi è l’invasore e chi ha dato inizio alla Guerra !
Dai primi giorni del conflitto ho dovuto fare una scelta importante – documentare la prima linea o come la chiamo io la linea del fuoco oppure osservare da dietro le quinte ma sul posto cosa accadeva e come si poteva dare una mano. Mi piace gestire le situazioni di emergenza e ho ancora uno spirito da crocerossino. Tra una diretta Tv ed alcuni reportage assieme ad altre persone abbiamo cercato di capire le reali necessità per non sprecare tempo e risorse. Fondamentale l’aiuto del Console onorario d’Italia Roberto Sarcià, amico di vecchia data – presente sul confine fin dalle prime ore e con il quale si sono organizzati aiuti mirati e distribuzione sul territorio.
Abbiamo raggiunto un paesello di 5000 anime sul confine ungherese-ucraino – Zaony -che nel giro di qualche ora ha dovuto accogliere 20-25000 persone al giorno. Una solidarietà incredibile – tutto il paese si, è messo in moto per assistere, rifocillare ed accudire masse di persone che arrivavano anche a piedi con uno zaino o una valigia e chi poteva il gattino e niente più. Ricordo ancora la difficoltà di quei giorni a fare riprese o scattare delle foto, è il mio lavoro , era giusto che il mondo sapesse cosa stava accadendo realmente.
Ci fu fortunatamente una grande gara di solidarietà internazionale ed in Autostrada colonne di mezzi di soccorso e camion carichi di viveri, coperte e generi di conforto . Ci sono volute alcune settimane per mettere ordine e coordinare aiuti, loro destinazione ed utilizzo. Sempre grazie al Console un’altro incontro con un italiano che risiede a Budapest Giovanni Colosimo referente Aics Ungheria – un vulcano animato da grande disponibilità d’animo con particolare riguardo verso i ragazzi ucraini per i quali organizza eventi sportivi e culturali – i Ragazzi Ucraini – Vittime innocenti della scelleratezza umana. I numeri a tale riguardo sono spaventosi e la vera contabilità delle vittime la potremmo leggere solo sui futuri libri di Storia.
A proposito dei libri di Storia, ci hanno insegnato che attraverso lo studio e la conoscenza della Storia si possono evitare problemi ed errori nel presente e nel futuro. Visto come va il mondo però, direi che non abbiamo assolutamente imparato niente dalle tragedie e scelte del passato.
Anche nel 2023 e 2024 sono continuate pedissequamente le attività di consegne aiuti ed organizzazione di eventi per cercare di distrarre dagli orrori i piccoli innocenti. Purtroppo molte di quelle donne e bambini conosciuti a Zahony oggi sono donne vedove e bambini orfani ed anche questo sarà un problema non da poco nei prossimi anni. Quando finirà la Guerra ci saranno almeno 20-30 anni di lavoro per ricostruire intere città distrutte – sarà curioso vedere come verranno spartiti i lavori della ricostruzione – tutti pronti come Falchi a riscuotere la propria fetta di aiuti concessi.
Fondamentalmente non è cambiato ancora niente – nelle ultime settimane qualche timida ammissione da parte di Zelensky sulla difficile riconquista della Crimea e del Donbass – c’è poi Trump che afferma di poter chiudere la guerra in 24 ore e di aver fissato un incontro con Putin che però ha subito smentito che ci siano incontri in calendario. La volontà di trovare un punto d’incontro da parte di Russia ed Ucraina è fondamentale ma in assenza di un colpo di fulmine, penso che ne parleremo ancora per diverso tempo.
Chiudo con un grande interrogativo – Ucraina 2025 …… Guerra o Pace ? Nell’attesa degli eventi vi invito a guardare il filmato di riepilogo delle ultime 36 ore trascorse in Ucraina.