Amnesty International accusa Hezbollah di violazioni del diritto internazionale umanitario per l’uso di armi imprecise

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Un nuovo rapporto di Amnesty International accusa Hezbollah di gravi violazioni del diritto internazionale umanitario nel contesto dell’escalation di violenze tra Israele e Libano. L’indagine documenta l’uso di razzi privi di guida da parte del gruppo armato libanese contro aree civili in Israele, attacchi che hanno causato morti, feriti e distruzione.

Secondo Amnesty, Hezbollah ha lanciato migliaia di razzi imprecisi, violando il principio fondamentale di distinzione tra obiettivi militari e civili previsto dal diritto internazionale. Tra ottobre e novembre 2024, tre attacchi di razzi documentati dall’organizzazione hanno ucciso otto civili e ferito almeno 16 persone.

Crimini di guerra e violazioni documentate

Il rapporto di Amnesty sottolinea che l’uso di razzi a lunga gittata privi di guida da 122mm, 220mm, 240mm e 302mm, impiegati in zone densamente popolate, costituisce un attacco indiscriminato. L’indagine ha verificato 12 video e centinaia di dichiarazioni di Hezbollah che confermano l’impiego di queste armi in aree civili. Tra le città colpite vi sono Haifa, Acri, Karmiel e Krayot, dove i razzi hanno spesso mancato i presunti obiettivi militari, causando danni e vittime tra i civili.

Un esempio citato è l’attacco del 29 ottobre 2024, in cui un razzo ha colpito una casa a Tarshiha, uccidendo un giovane palestinese israeliano di 23 anni. In un altro episodio, il 31 ottobre, cinque lavoratori agricoli – tra cui quattro cittadini thailandesi – sono stati uccisi da razzi caduti in una fattoria a Metula, anziché sul presunto obiettivo militare.

Impatto sui civili e responsabilità delle parti

Amnesty denuncia che l’impiego di armi esplosive con effetti su vasta scala, come i razzi utilizzati da Hezbollah, viola il divieto di attacchi indiscriminati e rischia di configurarsi come un crimine di guerra. Sebbene Israele utilizzi il sistema di difesa Iron Dome, la sua capacità di intercettare razzi non elimina il rischio per i civili nelle aree colpite.

Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International, ha dichiarato: “Gli attacchi diretti contro civili, così come l’uso di munizioni imprecise in aree abitate, sono violazioni del diritto internazionale umanitario che devono essere indagate come crimini di guerra.”

Un conflitto devastante

L’escalation ha avuto un impatto devastante su entrambe le popolazioni. Amnesty documenta circa 4047 morti e oltre 1,2 milioni di sfollati in Libano a causa degli attacchi israeliani, che spesso colpiscono aree civili. Allo stesso modo, gli attacchi di Hezbollah hanno causato più di 100 morti e lo sfollamento di 63.000 persone nel nord di Israele.

Amnesty invita entrambe le parti a rispettare il diritto internazionale umanitario e chiede un’indagine indipendente sui crimini commessi da Hezbollah e dalle forze israeliane nel corso del conflitto.

Bookreporter Settembre