L’Unione Europea compie un passo decisivo verso l’autonomia tecnologica e la sicurezza digitale con Iris2, una nuova costellazione di satelliti che rappresenta la risposta europea a Starlink di Elon Musk. La Commissione europea ha firmato un contratto di concessione con il consorzio SpaceRise per la progettazione, lo sviluppo e la gestione del sistema, che prevede una rete multiorbitale di 290 satelliti. Questo progetto ambizioso, che si affianca ai programmi Galileo (posizionamento satellitare) e Copernicus (monitoraggio ambientale), rafforza la leadership dell’Europa nella tecnologia spaziale e risponde a sfide fondamentali come la resilienza e la sicurezza delle infrastrutture digitali.
Un programma per la sicurezza e la connettività globale
Iris2 (Infrastruttura per la resilienza, l’interconnettività e la sicurezza via satellite) rappresenta il terzo programma faro dell’Ue nel settore spaziale. Secondo Henna Virkkunen, vicepresidente della Commissione europea, “questa costellazione all’avanguardia proteggerà le nostre infrastrutture critiche, collegherà le aree più remote e aumenterà l’autonomia strategica dell’Europa”. Grazie a una rete di satelliti in orbita terrestre media e bassa, Iris2 fornirà connettività sicura agli Stati membri, alle autorità governative e ai cittadini. Il sistema offrirà inoltre banda larga ad alta velocità, estendendo la copertura anche alle zone più isolate, finora prive di connettività.
Il progetto rappresenta una risposta strategica alla crescente domanda di servizi di comunicazione satellitare sicura e resiliente, posizionando l’Europa come leader mondiale in un settore sempre più cruciale nell’era digitale.
Una partnership pubblico-privata per l’innovazione europea
Il consorzio SpaceRise, incaricato di sviluppare e gestire il sistema, riunisce tre operatori satellitari di punta – SES, Eutelsat e Hispasat – e include un ampio network di subappaltatori, tra cui aziende leader come Telespazio, Airbus Defence and Space, Thales Alenia Space, Orange e Deutsche Telekom. La collaborazione pubblico-privata, che prevede un contratto della durata di 12 anni, rappresenta uno dei punti di forza del progetto. Come sottolineato dalla responsabile per la sovranità tecnologica e la sicurezza della Commissione, questa iniziativa “dimostra il potere della cooperazione tra pubblico e privato per promuovere l’innovazione e offrire vantaggi tangibili a tutti gli europei”.
I finanziamenti per il progetto provengono sia da risorse pubbliche, tra cui il bilancio dell’Ue e il contributo dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), sia da investimenti privati da parte del consorzio. Per garantire la sostenibilità economica del programma, sono previsti impegni di bilancio da parte dell’Ue nell’attuale quadro finanziario pluriennale, con una pianificazione futura subordinata all’approvazione del Parlamento europeo e del Consiglio.
Verso l’autonomia strategica europea
Con Iris2, l’Ue consolida la sua posizione come leader nella connettività satellitare sicura, ponendo le basi per una maggiore autonomia strategica in un mondo sempre più digitalizzato. Il progetto non solo affronta le esigenze attuali di connettività e sicurezza, ma prefigura anche un modello di resilienza tecnologica che permetterà all’Europa di rispondere alle sfide future, garantendo una posizione di rilievo nello scenario globale.
Entro il 2030, Iris2 sarà pienamente operativo, offrendo servizi sia per usi governativi sia per scopi commerciali. Questo sistema rappresenta una pietra miliare per il futuro digitale europeo, combinando innovazione tecnologica, sostenibilità economica e inclusività sociale per costruire un’Europa più connessa e sicura.