“Per prevenire la guerra, la NATO deve spendere di più”: il monito di Rutte alla vigilia dell’evento Carnegie Europe

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La sicurezza non è mai stata così cruciale come oggi, in un mondo segnato da conflitti, nuove minacce e tensioni geopolitiche crescenti. È con questa premessa che Mark Rutte, segretario generale della NATO, interverrà domani a Bruxelles nell’ambito di un evento organizzato da Carnegie Europe. Il messaggio centrale della sua partecipazione è chiaro: per prevenire la guerra e garantire una pace duratura, la NATO deve aumentare i suoi investimenti nella difesa.

Rutte ha sottolineato che l’attuale soglia del 2% del PIL, fissata come obiettivo minimo di spesa per la difesa dai paesi membri, non è più sufficiente. “Ora possiamo difenderci, e nessuno dovrebbe provare ad attaccarci,” ha dichiarato di recente, “ma voglio che questa situazione resti invariata anche tra quattro o cinque anni.” In un contesto di rapida evoluzione tecnologica e geopolitica, l’alleanza deve prepararsi ad affrontare le sfide di domani, non solo quelle di oggi.

Le sfide emergenti: dalla Russia alle nuove minacce non convenzionali

L’evento di domani, che si terrà al Concert Noble di Bruxelles, offrirà a Rutte l’occasione di delineare le priorità strategiche della NATO per i prossimi anni. Tra i temi centrali, la guerra della Russia contro l’Ucraina rimane un punto focale, ma le sfide vanno ben oltre. Dal cyberspazio all’intelligenza artificiale, dai droni alle minacce non convenzionali come la guerra ibrida, il panorama della sicurezza è in costante trasformazione. Rutte discuterà queste questioni con Rosa Balfour, direttore di Carnegie Europe, sottolineando l’importanza di rafforzare la cooperazione transatlantica e modernizzare le capacità difensive dell’alleanza.

L’invasione russa dell’Ucraina, iniziata nel febbraio 2022, ha rappresentato una scossa per molti paesi membri della NATO, spingendoli ad aumentare significativamente le proprie spese militari. Tuttavia, secondo Rutte, questo sforzo deve essere intensificato. La deterrenza, ha affermato, non è solo una questione di numeri, ma anche di innovazione e adattamento alle nuove realtà strategiche.

La NATO del futuro: investire oggi per la sicurezza di domani

Nel suo discorso, Rutte dovrebbe fare riferimento non solo alla necessità di maggiori investimenti, ma anche al modo in cui queste risorse dovrebbero essere utilizzate. Il segretario generale insiste sull’importanza di una NATO tecnologicamente avanzata, capace di affrontare le minacce provenienti da nuovi domini come il cyberspazio e lo spazio esterno. Questo richiede non solo un aumento della spesa, ma anche una collaborazione più stretta tra i membri dell’alleanza per sviluppare tecnologie condivise e strategie comuni.

Rutte si trova anche a confrontarsi con il contesto politico globale, inclusa l’imminente entrata in carica del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha già espresso opinioni critiche sul ruolo americano nella NATO. Garantire un equilibrio tra le aspettative degli Stati Uniti e le responsabilità degli altri membri sarà cruciale per mantenere la coesione dell’alleanza.

La forza della cooperazione transatlantica

La NATO, definita da Rutte come “l’alleanza di difesa più efficace e di maggior successo della storia”, deve ora affrontare la sfida di adattarsi senza perdere di vista i principi fondanti che ne hanno garantito il successo per oltre 70 anni. La cooperazione transatlantica resta il pilastro centrale, ma deve essere sostenuta da impegni concreti e condivisi, soprattutto in un momento in cui il mondo è sempre più frammentato.

L’evento di domani offrirà un’opportunità per discutere come i paesi membri possano bilanciare esigenze nazionali e obiettivi comuni, mantenendo viva la promessa di sicurezza collettiva che è il cuore della NATO.

Conclusione

“Una NATO più forte è essenziale per preservare la pace,” ha dichiarato Rutte. Ma la pace ha un costo, e secondo il segretario generale, quel costo deve essere accettato ora, per evitare conflitti in futuro. L’appuntamento di domani a Bruxelles sarà un’occasione per riflettere non solo sul presente dell’alleanza, ma anche sul suo futuro, in un mondo che richiede risposte rapide e visioni lungimiranti.

Bookreporter Settembre