Kebkabiya, Sudan – Più di 100 persone sono morte e centinaia sono rimaste ferite in un raid aereo che ha colpito il mercato cittadino di Kebkabiya, nel Nord Darfur. Tra le vittime ci sono anche bambini. La denuncia arriva dall’organizzazione Emergency Lawyers, che ha descritto l’evento come un “orribile massacro” e una flagrante violazione del diritto internazionale.
“Un orribile massacro è stato commesso oggi da aerei da guerra nel mercato cittadino, uccidendo più di 100 persone e ferendone centinaia, fra cui bambini,” ha dichiarato l’organizzazione, chiedendo un’indagine immediata su quello che considera un crimine contro l’umanità.
L’attacco è avvenuto nel giorno del mercato settimanale, un momento in cui la popolazione locale si raduna per fare acquisti e commerciare, rendendo l’evento ancora più devastante per la comunità.
Una regione devastata dalla violenza
Questo tragico episodio si inserisce in un contesto di crescente violenza nel Darfur, una regione che da anni è teatro di conflitti e gravi violazioni dei diritti umani. Solo poche settimane fa, un altro attacco aereo aveva colpito un mercato nella città di El Koma, sempre nel Nord Darfur, uccidendo 65 persone, tra cui 13 bambini.
L’escalation della violenza nella regione è una conseguenza del conflitto civile in corso tra le forze armate sudanesi e le milizie ribelli, in particolare il Rapid Support Forces (RSF). I civili rimangono intrappolati in una spirale di violenza, con bombardamenti indiscriminati e una crescente crisi umanitaria.
Appelli internazionali
Le organizzazioni per i diritti umani e le agenzie umanitarie continuano a chiedere alla comunità internazionale di intervenire per proteggere i civili. Tuttavia, la situazione sul campo rimane estremamente difficile, con accesso limitato agli aiuti umanitari e un numero crescente di sfollati.
Secondo fonti locali, la comunità internazionale deve rafforzare gli sforzi per garantire la protezione dei civili e promuovere indagini indipendenti sui crimini di guerra commessi nella regione.
La vita sotto assedio
Nel frattempo, per i civili del Darfur, ogni giorno è una lotta per la sopravvivenza. La devastazione dei mercati, luoghi centrali per l’approvvigionamento di cibo e beni di prima necessità, aggrava ulteriormente una crisi già insostenibile.
Questo attacco è un ulteriore segnale della brutalità del conflitto in Sudan, un paese che continua a essere lacerato dalla violenza e dall’impunità. La speranza rimane che la pressione internazionale possa portare a una de-escalation e a una maggiore protezione per le vittime innocenti di questo conflitto senza fine.