PNRR, cos’e’ e quali opportunità porta con se

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ll Programma nazionale per la ricerca (PNR) 2021-2027 è lostrumento di programmazione quadro pluriennale italianonel campo della ricerca, attraverso il quale il nostro paese vuole raggiungere gli obiettivi previsti in materia,dai Sustainable Development Goals (SDGs) delle Nazioni Unite, dalle priorità della Commissione Europea, dagli Obiettivi della politica di coesione per il settennio 2021-2027 e dall’iniziativa Next Generation EU.

Il Programma nazionale per la ricerca (PNR) è in altri termini il piano che definisce le politiche e gli orientamenti della ricerca in Italia, individuando le priorità, obiettivi, risorse e azioni per sostenere lo sviluppo, la crescita, la coerenza, l’efficienza e l’efficacia del sistema nazionale della ricerca. 

 

Il nuovo Programma è definito a partire da un’azione partecipata e condivisa del Ministero dell’Università e della Ricerca con la comunità scientifica allargata e il mondo della ricerca, con le amministrazioni dello Stato e delle Regioni. 

 

Per la prima volta la partecipazione alla definizione del PNRR è stata estesa dunque agli stakeholders del mondo della ricerca ovvero i portatori di competenze e di interesse pubblici e privati e alla società economica e civile, tramite una consultazione pubblica svoltasi nei mesi scorsi.

 

Con l’attuazione del PNR 2021-27, il Ministero dell’Università e della Ricerca ha come obiettivo di migliorare ulteriormente i già più che ottimali e positivi standard raggiunti nella ricerca dal nostro paese negli ultimi anni, rafforzando così la competitivitàdel nostro sistema paese. 

 

L’obiettivo è dunque avviare una programmazione strategica,condivisa e sinergica fra tutti gli stakeholders del mondo della ricerca, in grado di contribuire allo sviluppo sostenibile della società economica e sociale del nostro paese e di recepirne le istanze e i bisogni di crescita e soprattutto di innovazione.

 

Il risultato è l’ottenimento di uno strumento di programmazione quadro pluriennale, all’interno del quale si potranno attuare le linee d’azione e iniziative coerenti, nel campo della ricerca e dell’ innovazione, in sinergia fra i diversi dicasteri coinvolti.

 

Il Programma è articolato in priorità di sistema, grandi ambiti di ricerca e innovazione e relative aree d’intervento, piani nazionali e missioni. 

 

Le quattro macro aree in cui è suddiviso il PNRR, consentonodi orientarsi in modo ottimale all’interno dell’ampio progetto settennale, ovvero:

 1. le priorità di sistema (che comprendono gli interventi volti adiminuire ed eliminare nel medio periodo le disuguaglianze e le frammentazioni sociali);2. i grandi ambiti di ricerca e innovazione e le relative aree d’intervento. Definiti sulla base delle sei aggregazioni (clusters) di Horizon Europe, ovvero: salute; cultura umanistica, creatività, trasformazioni sociali e società dell’inclusione; sicurezza per i sistemi sociali; digitale, industria e aerospazio; clima, energia, mobilità sostenibile; prodotti alimentari, bioeconomia, risorse naturali, agricoltura e ambiente;3. i piani nazionali, dedicati al potenziamento e al consolidamento delle infrastrutture di ricerca;4. le missioni, che si inquadrano nell’ambito della Mission Area di Horizon Europe e che rappresentano il risultato di un lavoro complessivo e sinergico, volto a raggiungere in un tempo definito obiettivi ambiziosi e concreti nell’ambito della ricerca.

 

In altri termini si tenta con la programmazione a livello nazionale delle attività di ricerca, di avvicinare la ricerca ai cittadini, alle imprese, al mondo universitario e degli enti di ricerca e ai loro bisogni di innovazione, sviluppo e crescita.

 

 

L’obiettivo principale per i prossimi sette anni – e su questa base è stato strutturato e definito il Programma – è quellodunque di “contribuire al raggiungimento dei Sustainable Development Goals (SDGs) definiti delle Nazioni Unite, delle priorità della Commissione Europea e degli Obiettivi della politica di coesione2021-2027”.

 

In particolare, assume rilievo, per la programmazione del PNRR il confronto con la politica di coesione 2021-2027, che si pone come obiettivo il raggiungimento dei cinque grandi obiettivi di policy proposti ovvero: un’Europa più intelligente, più verde, più connessa, più sociale, più vicina ai cittadini.

 

Programmazione nazionale della ricerca che risulta essere, di seguito a quanto sopra, allineata temporalmente e strategicamente alla programmazione pluriennale dell’Unione Europea 2021- 2027, sia per i fondi strutturali e d’investimento europei sia per Horizon Europe.

 

La programmazione della attività di ricerca effettuata con ilPNRR, risponde concretamente al quesito di individuare e comprendere come e in che modo la ricerca può contribuire allo sviluppo, crescita e benessere del nostro paese e alle dinamiche di innovazione della nostra società economica e sociale.

 

Per dare una risposta al quesito di cui sopra, il Piano PNRR mette a disposizione le eccellenti e qualitative competenze e skill, in tema di ricerca presenti nel sistema paese, favorendo così la crescita di una cultura dell’innovazione, come motore dello sviluppo della qualità e competitività della nostra società economica e sociale.

 

Con lo scopo di diffondere nella società gli obiettivi del PNRR, sono previste, in tal senso, dal piano specifiche iniziative per promuovere la cosiddetta “citizen science”, ovvero avvicinare laricerca ai cittadini, spiegando loro le responsabilità e potenzialità della ricerca, come determinante per un futuro sostenibile ed ecologico, della nostra società economica e sociale.

 

Si vuole in tal senso contribuire a trasformare l’Italia in’ un “Paese attrattivo per ricercatori e innovatori”, creando un clima culturale positivo e favorevole per lo sviluppo della ricerca i e creando opportunità per i giovani e per i talenti.

 

I punti di forza della ricerca italiana, che contribuiscono a fare del nostro sistema paese, un ambiente economico e sociale idoneo alle dinamiche di sviluppo e crescita sono infatti la qualità della ricerca e dell’innovazione, soprattutto nelle PMI.

 

Le sfide, in tal senso, che si pongono per il nostro sistema paese, per favorire l’ulteriore sviluppo,di un ambiente economico e sociale innovativo, sono rappresentate dall’ investimento e miglioramento degli indicatori di qualità delle seguenti variabili: educazione; formazione; sviluppo del capitale umano; ’incremento della competitività; miglioramento dell’ attrattività del sistema delle ricerca; sviluppo della cultura dell’innovazione, rafforzamento dei processi di internazionalizzazione delle PMI.

 

Nel complesso il Piano vale in termini di investimenti per il nostro paese ben 248 miliardi; si tratta evidentemente sia per la qualità delle azioni e degli obiettivi che delle risorse messe adisposizioni, di una sfida epocale per lo sviluppo e crescita del nostro paese, che non possiamo permetterci, per il futuro delle giovani generazioni, di non cogliere e vincere.

Bookreporter Settembre

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