Allarme FAO: il Corno d’Africa vive l’invasione di locuste più grave degli ultimi 25 anni, colpa del clima

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In questi giorni il Corno d’Africa è alle prese con una biblica invasione di locuste, la peggiore degli ultimi 25 anni. A lanciare l’allarme è l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), secondo la quale il “contagio”, originatosi in Etiopia e Somalia, si è propagato in Kenya e potrebbe raggiungere il Nord-Est dell’Uganda e il Sud-Est del Sudan. Si tratta di sciami grandi 2.400 chilometri, quasi il doppio della superficie della città di Roma. Basti pensare che 13 gennaio scorso, un B737-700 della Ethiopian Airlines, è stato costretto ad interrompere l’atterraggio a Dire Daua, nell’est Etiopia, dopo essere stato investito da uno sciame di insetti.

Ma le invasioni di locuste rappresentano una minaccia non solo per i voli, ma anche per i raccolti e la vegetazione locale, aggravando la generale scarsità di cibo che i tre Paesi coinvolti stanno affrontando. A preoccupare maggiormente il Direttore Generale della FAO Qu Dongyu, è infatti l’enorme potenziale distruttivo degli sciami, capace di minacciare la sicurezza alimentare dell’intera regione. Secondo quanto confermato dall’Istituto specializzato delle Nazioni Unite, la peste delle cavallette ha già distrutto 175 mila acri di terreno, solo in Somalia, aggiungendo che nei prossimi mesi le famiglie che vivono nelle zone rurali poterebbero essere messe ancora più a dura prova dalla fame.

Gli sciami possono infatti percorrere oltre 150 km al giorno, devastando i mezzi di sussistenza rurali delle popolazioni locali. Un secondo allarme è stato lanciato da Save The Children che rileva come le gravi forme di malnutrizione che interessano più di 4 milioni di bambini in Kenya, Etipia e Somalia, rischiano di essere aggravate dai danni causati dall’invasione.

Secondo gli esperti la proliferazione delle locuste è stata favorita dalla recente e prolungata stagione delle piogge, che ha portato a inondazioni in tutti e tre i Paesi, oltre che dalle forti piogge causate dal ciclone Pawan, che lo scorso dicembre ha colpito la Somalia. La FAO sta fornendo previsioni, allerte precoci e avvisi sulla tempistica, la portata e la localizzazione delle invasioni e delle zone di riproduzione, incoraggiando la cooperazione tra i governi locali per contrastare l’emergenza, evitando un’ulteriore diffusione.

Bookreporter Settembre

1 Comment

  1. It occurs in most of Africa south of the Sahara Desert, but its main breeding ground, and the original source of most plagues, is on the floodplains of the Niger River in West Africa. Much of the time this locust adopts a solitary lifestyle, but under certain conditions it becomes gregarious; the young nymphs, known as hoppers, form bands that move together and the adult insects form swarms that may reach plague proportions. Plagues of this locust took place from 1891 to 1903 and again from 1928 to 1941. After many years without outbreaks of the insects, further plagues occurred in the last two decades of the twentieth century.

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