Crocodile, la droga di strada russa alle porte dell’Europa

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In Europa la chiamano la droga “degli zombie”. In Russia è conosciuta come “droga di strada”. E’ il Krokodil o Crocodile, sostanza sintetica, di origine russa che deve il  nome alle brutali devastazioni che riesce a provocare sul corpo di chi la assume. Marina Akmedova, giornalista e scrittrice di Mosca, ne ha documentato gli effetti nel 2012 quando decise di trascorrere quattro giorni in compagnia di alcuni consumatori nella città di Ekaterinburg, Russia centrale. Le autorità russe, 74 ore dopo la pubblicazione del reportage, ne imposero la rimozione, adducendo al fatto che nell’articolo veniva descritta la sua fabbricazione apparentemente facile e casalinga.

Poi, una legge successiva decise di bloccare la vendita nelle farmacie dei medicinali contenenti codeina, il principale componente, fino a quel momento richiedibili senza ricetta. Quel reportage aveva tutt’altro obiettivo, quello di testimoniare gli effetti del crocodile e raccontarne la diffusione, sempre più ampia e sempre più devastante. Ora quel reportage è diventato un libro, uscito recentemente in Italia con il titolo di “Crocodile”, mentre la diffusione della droga continua  imperterrita a mietere vittime. Sono cinque milioni i consumatori nella sola Russia, altri se ne stanno aggiungendo.

Dalla città russa di Tolyatti, porta di ingresso in Europa dell’eroina proveniente dall’Afghanistan, ora epicentro della diffusione del crocodile, alcune partite hanno già raggiunto la Germania e qualche mese fa anche l’Italia, dove una prima partita è stata sequestrata nel centro di Padova in un ristorante di lusso: mezzo chilo di sostanza mischiato con barbiturici. L’allerta per questo resta alta.  A consumarla  in Russia sono spesso malati di Aids o terminali. Oppure persone indigenti, con tanta voglia di dimenticare a costi accessibili. Il crocodile ha effetti molto più forti dell’eroina ma costa dieci volte di meno. In Russia è possibile acquistare un grammo spendendo due o tre euro.

L’eroina è molto, molto più costosa. Il crocodile agisce sul sistema nervoso. Il dolore passa, tutto diventa più grande e bello, almeno fino a quando l’assunzione non provoca effetti travolgenti e devastanti. Le impurità contenute nelle sostanze che servono a produrla come benzina, olio, detersivo industriale, iodio, devastano il corpo. La pelle diventa squamosa, il tessuto osseo si indebolisce fino a deteriorarsi al punto che in alcuni casi è stato resto necessaria l’amputazione degli arti colpiti dal degrado. L’aspettativa di vita di un consumatore abituale non è superiore ai 3 anni.

Creare il crocodile è sufficientemente semplice. La droga  è ricavata dalla reazione chimica della codeina, potente analgesico venduto puro o come componente all’interno di medicinali venduti per curare semplici mal di testa. La sintesi della codeina provocata tramite l’utilizzo di iodio e fosforo rosso, produce desomorfina, sostanza oppiacea inventata nel 1932 negli Stati Uniti come derivato dalla morfina. Fino al 2012 per chiunque era facile procurare tutti gli ingredienti, “cucinati” in casa, utilizzando eventualmente anche detersivo industriale, benzina, olio, e poi iniettati in vena. La dipendenza sorprende già dopo un paio di iniezioni e sfuggirne, in un percorso di riabilitazione, è drammaticamente difficile.

Bookreporter Settembre

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