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Pontida, la Lega si riunisce dalla Sicilia alla Lombardia sul famoso prato

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Grande affluenza alla festa della Lega che come di consueto si svolge a Pontida sul prato che trenta anni fa ha visto nascere il movimento che oggi è al governo del paese per la seconda volta nella sua Storia.

Sul palco si sono alternati i ministri e i presidenti delle Regioni della Lega tra i quali anche Miccichè in rappresentanza dell’espansione al Sud del partito che molti ancora non vogliono ammettere nel tentativo di delegittimare la sua nuova vocazione unitaria.

Il colpo d’occhio dal palco da una percezione sicuramente diversa del nuovo popolo della lega, le bandiere leghiste si mescolano con il quattro mori sardi e con la trinacria siciliana, per rispondere anche a chi durante le recenti elezioni ha appellato i leghisti romani buffoni e inimmaginabili come rappresentanti di un partito che ha appellato per anni Roma Ladrona, epiteto che non si rivolgeva ai romani ma alla dirigenza politica di quegli anni che ha fatto della capitale e del paese lo sfascio che oggi vediamo.

Tra i punti caldi toccati nel lungo discorso del leader Matteo Salvini, quasi 60 minuti, l’Europa, l’Immigrazione, la lotta alle Mafie e il futuro della Lega stessa.

“Le Europee dell’anno prossimo saranno un referendum fra l’Europa delle élite– ha sottolineato Salvini poco prima di salire sul palco –  delle banche della finanza, dell’immigrazione e del precariato, e l’Europa dei popoli e del lavoro” una Europa che la Lega vuole cambiare come dirà poco dopo dal podio.

Una giornata di festa in famiglia più che una festa di Partito, perché come ha detto Salvini, lo spirito della Lega non cambia, quello che è cambiato è il mondo circostante che oggi trova in questo partito le risposte alle domande che si pone la gente comune, un partito che sarà sempre di più improntato alla meritocrazia, alla valutazione del merito piuttosto che di altri parametri “ fate entrare nelle sezioni e nel partito persone che valgono più di voi, non abbiate paura di far crescere il partito o che quella persona venga eletta sindaco prima di voi” questo l’appello lanciato dal palco per il futuro della Lega.

Per quanto riguarda l’Europa lo sguardo è sicuramente alle prossime elezioni del parlamento europeo il prossimo anno, una sfida che dovrà portare anche in quel consesso un gruppo di rappresentanti che possano coalizzare le forze populiste europee e portare un cambiamento epocale a Bruxelles per far diventare l’Europa una comunità di popoli e non una comunità di pochi finanzieri senza scrupoli pronti a guadagnare sullo spread o sulle importazioni di generi alimentari dai paesi extracomunitari a scapito del nostro sistema agroalimentare.

“Immigrazione, aiutare queste popolazioni a casa loro”

Per quanto riguarda l’immigrazione la linea impostata in questi giorni non cambia, la politica dei porti chiusi impedirà ai trafficanti di esseri umani di utilizzare la via del mare per introdurre illegalmente i migranti in Europa attraverso l’Italia, “ I soldi saranno spesi per aiutare queste popolazioni nelle loro nazioni in modo che possano evitare di dover emigrare” progetti a lungo termine e controllo dei finanziamenti nei paesi di provenienza questa l’idea per ridurre i flussi migratori indiscriminati alimentati dalla organizzazioni criminali internazionali. Riguardo la polemica sulla questioni porti  con Roberto Fico che dichiara che si debbano tenere aperti Salvini risponde che “è una opinione personale, rispetto le opinioni personali di tutti Ma i ministri non hanno opinioni. I ministri fanno” e un fatto è che “ci sono barconi che non arrivano”.

L’Italia che vogliamo è quella che vedrà la quota 100 nelle pensioni e delle tasse sostenibili

Impegno prioritario del programma di governo è quello di modificare la legge Fornero introducendo la quota 100 per l’erogazione della pensione, se non addirittura l’abolizione della legge che come ha detto nel suo discorso Salvini .

Una legge iniqua che ha messo in ginocchio tanti italiani e che insieme al complesso di norme legate al Jobs Act ha demolito lo stato sociale a scapito di interessi superiori magari internazionali che preferiscono vedere un paese demoralizzato e incapace di reagire.

Inoltre  ha dichiarato che sarà prioritario anche “abbassare le tasse per le famiglie e le imprese, cercheremo di farlo rispettando i vincoli che abbiamo, ma se per evitare di far scappare i nostri figli all’estero, se per far stare bene la gente dovremo ignorare i vincoli di Bruxelles lo faremo”

Lotta dura alle organizzazioni Mafiose

“Una delle battaglie che più di tutte vogliamo portare avanti – Ha detto  Matteo Salvini nel suo discorso – “è quella di sradicare e cancellare da questo paese le schifezze che rispondono al nome di mafia camorra e andrangheta e li combatteremo con ogni mezzo necessario da Nord a Sud.”

Un impegno molto importante che permetterebbe il rilancio delle regioni del meridione, il ripristino della legalità in vaste zone del paese dove esiste lo stato solo formalmente ma di fatto sono sotto il controllo di famiglie mafiose che si muovo indifferentemente con metodi violenti o di pressione occulta come è testimoniato da recenti indagini in Calabria dove sono stati evidenziati intrecci tra Andrngheta, Massoneria e Politica, intrecci che risalgono adirittura agli anni settanta con le rivolte di catanzaro e Reggio Calabria.

Questa lotta non sarà solo fatta di indagini e arresti ma anche culturale “ prendendo per esempio chi ha combattuto per una vita le mafie” – continua Salvini “come rosario Livatino, morto a 38 anni vittima della mafia, un giudice onesto e coraggioso, che ha donato la sua vita per l’Italia, questa è l’antimafia che aiuteremo, Da Pontida arriva l’avviso per i camorristi e mafiosi è finita la Pacchia, via dalla Sicilia e dalla Lombardia”, un promessa fatta ai leghisti e agli italiani tutti fatta in qualità di Ministro dell’Interno di tutti gli italiani qualsiasi sia la loro fede politica.

Terminando il discorso Salvini ha fatto anche una dichiarazione di apprezzamente per il Movimento 5 stelle con il quale la Lega condivide un programma di governo “Ho conosciuto i dirigenti e i ministri del 5 stelle e ho trovato gente onesta e preparata, vogliono farci litigare  ma non ci riusciranno”

“Sono convinto che il senso di responsabilità dimostrato dalla Lega già dall’inizio, quando ancora c’era difficoltà nel far partire la presidenza di Camera e Senato, di governo, siano state le ragioni che hanno portato all’aumento del consenso, però è il mantenimento degli impegni presi del nostro programma nel contratto con il M5s che può portare a mantenere quel consenso. La gente vuole vedere i fatti”

Un discorso pacato che si è interrotto solo per dare lui stesso delle comunicazion di servizio a favore di chi sotto il palco da ore si sentiva poco bene, o per far avvicinare un uomo con un cartello che non leggeva bene da lontano, nelle sue ultime parole i ringraziamenti a tutta la lega che nei mesi scorsi ha partecipato alle elezioni in ogni suo livello invitando tutti a non far riferimento ai sondaggi che sono solo premonitori di false informazioni realizzati per influenzare l’opinione pubblica piuttosto che per sentirne il polso.

Appuntamento al prossimo anno ancora una volta con una promessa, quella di fare, di passare dalle parole ai fatti per far ripartire il paese.

Alessandro Conte
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