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Detenuti per la manutenzione, siglato protocollo “Mi riscatto per Roma”

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Presentato in Campidoglio il protocollo d’intesa tra Comune di Roma e Ministero della Giustizia per l’impiego di detenuti nella manutenzione sella Città.

Lodevole iniziativa quella lanciata dal Sindaco raggi e dal ministro Bonafede, Verde pubblico e buche i principali obiettivi di questa iniziativa” un progetto a cui crediamo molto – ha dichiarato il Sindaco di Roma, Virginia Raggi – e che rappresenta un passaggio successivo rispetto alla sperimentazione, tutt’ora in corso, che vede impiegati i detenuti nella cura del verde pubblico. Un modo per rendersi utili alla società e avviare un percorso di reinserimento anche agli occhi dei cittadini di Roma”.

Il progetto che coinvolge anche la società autostrade prevede la riparazione delle buche della citta che neintre anni di mandato sono state e sono ancora l’incubo dei romani, e forse anche del sindaco.

Partner nella realizzazione del protocollo di intesa il Ministero della giustizia rappresentato dal Ministro Bonafede, il capo del Dipartimento amministrazione penitenziaria Francesco Basentini, l’Ad di Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci, il presidente del Tribunale di sorveglianza di Roma Maria Antonia Vertaldi, il Garante dei diritti dei detenuti di Roma Capitale Gabriella Stramaccioni.

Da parte di Autostrade il contributo sara operativo come ha dichiarato l’ing Castellucci,“Forniremo le squadra di lavoro, i materiali quale vernice e bitume, ma anche una formazione di lavoro operativo.Ogni intervento verrà effettuato con un progetto ad hoc che confidiamo di far partire già dal mese di settembre. Un progetto importante perché prima di tutto consente ai detenuti di uscire e di poter imparare un lavoro che, una volta scontata la pena, potranno avere la possibilità di svolgere – sottolinea Stramaccioni – Autostrade per l’Italia ci ha spiegato che questo è un mestiere a cui mancano molti addetti, no si esclude quindi la possibilità di una futura assunzione”.

Una iniziativa molto importante e lodevole negli intenti ma della quale si devono verificare gli aspetti piu operativi come per esempio la sorveglianza dei detenuti durante le attività in strada vista anche la situazione della polizia penitenziaria.

“Buona iniziativa finalmente i reclusi si guadagnano da vivere – ci dice Domenico Mastrulli segretario generale del Co.s.p. Sindacato che include la polizia penitenziaria- “ma l’impiego di decina di piziotti penitenziari e mezzi peserà pesantemente sulle già ridotte risorse umane e mezzi siamo a meno 13.000 agenti e le carceri nelle carceri si fanno turni da 8 e 12 ore lo straordinario viene a volte pagato in notevole ritardo ed 1 solo agente nelle prigioni occupa 3/4 posti di servizio con circa 100 o 209 detenuti tutti in vigilanza dinamica.

La situazione dell’organico della penitenziaria peserebbe gravemente su questo progetto e in particolare sulla sorveglianza dei detenuti.

bene quindi iniziativa ma che si proceda a scorrimento vecchi concorsi dal 2011 e con un numero di almeno 5.000 unità iniziali rispetto alle attese – continua Mastrulli – si inizi ad eliminare tutte le scorte a politici e dirigenti.

La situazione della penitenziaria e cosi grave che ancora attendono risposte dal ministro per lo sblocco.

Se questi sono i dubbi sull’operatività della proposta le probabilità che riduca ad un annuncio senza seguito e molto alta.

Alessandro Conte
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