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CANTATA CONTRO LA GUERRA verso LA DOLOROSA al Teatro Palladium

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/TEATRO by

In anteprima al Teatro Palladium dell’Università Roma Tre

CANTATA CONTRO LA GUERRA

verso LA DOLOROSA Prove Aperte

L’opera musicale che mette in scena una festa mondiale per opporsi alla guerra attraverso la musica, la danza e l’entusiasmo.

19 e 20 dicembre ore 20:30

Teatro Palladium, Piazza Bartolomeo Romano 8, 00154 Roma

Il 19 e 20 dicembre alle ore 20:30 va in scena l’anteprima dell’opera musicale “Cantata contro la guerra – verso LA DOLOROSA” al Teatro Palladium, lo spettacolo che unisce le sonorità di un concerto alla danza, generando una festa mondiale che diventa un grido di entusiasmo per opporsi ad ogni tipo di conflitto.

Un anno prima del debutto de LA DOLOROSA, il Teatro Palladium diventa il primo palcoscenico ufficiale di “Cantata contro la guerra”, in un’anteprima all’insegna della musica che vuole affermare il diritto alla pace delle popolazioni coinvolte nei conflitti di oggi. “Cantata contro la guerra – verso LA DOLOROSA” è uno spettacolo musicale in forma di concerto di Natale che vuole mandare un messaggio di solidarietà, rappresentando la vita di una popolazione afflitta dalla guerra che trova un momento di entusiasmo generato dalla musica e dalla danza, nell’apparente convinzione che la storia si fermi, lontana dal conflitto che stanno attraversando. Un vero e proprio inno alla pace scritto da Cristian Ceresoli con le voci di Silvia Gallerano e Fabio Monti.

“Ho desiderato scrivere una canzone, ma che durasse settanta minuti, e da lì vedere cosa ne sarebbe successo. Ma forse, ancor più che una canzone, ho provato a scrivere una festa. Una festa dove un branco di tredicenni si rivolta. Una specie di inno alla gioia” afferma Cristian Ceresoli.

Cristian Ceresoli e Silvia Gallerano, già noti per il successo riscosso con lo spettacolo “La Merda”, il flusso di coscienza poetico sulla condizione umana che ha vinto premi di grande prestigio in tutto il mondo, saranno accompagnati in “Cantata contro la guerra – verso LA DOLOROSA” dalla voce di Fabio Monti, dalla fisarmonica di Gianluca Casadei, dalla direzione musicale di Stefano Piro, la musica di Antonio Pizzicato e Cristina Vetrone, dal coro, diretto da Francesca Olivia Risoli e composto da Lara Ceresoli, Francesca Barba e Anna Maschietti e da Nicola Ceresoli alle lettere di un bambino a Dio.

Cristian Ceresoli è l’autore di La Merda (2012), uno “straordinario, brutale, disturbante e umano” (The Times) testo sulla condizione umana che gli è valso numerosi premi internazionali, tra cui il Fringe First Award for Writing Excellence (primo scrittore italiano) e che è stato tradotto, pubblicato e messo in scena in numerose lingue, tra cui l’inglese, il greco, il danese, il ceco, lo spagnolo, il gallego, il portoghese, il francese, il tedesco, lo svedese, il norvegese. 

Silvia Gallerano è la prima attrice italiana a vincere il The Stage Award for Acting Excellence come Best Solo Performer, il più alto riconoscimento per attori e attrici al Edinburgh Festival Fringe, per la sua interpretazione di “La Merda” di Cristian Ceresoli. 

Un’iniziativa di Spin Time sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, realizzata da Frida Kahlo Productions, Produzioni Fuorivia, Teatro di Dioniso, in collaborazione, con PAV e Centro Alta Formazione Teatro e dedicata alle bambine e ai bambini in guerra.

“Cantata contro la guerra – verso LA DOLOROSA” si inserisce nella stagione teatrale “Vent’anni nel presente” del Teatro Palladium che festeggia il ventennale dalla sua nascita.

I biglietti per le due date di “Cantata contro la guerra – verso LA DOLOROSA” sono disponibili online sul sito boxol.it/teatropalladium. Il prezzo del singolo biglietto è di 15 euro intero, 8 euro ridotto per gli studenti e 5 euro ridotto. Per maggiori informazioni contattare staff.spettacolo@teatropalladium.it

Ufficio stampa HF4 press@hf4.it www.hf4.it

“Bandiere” Il nuovo singolo di Guidobaldi

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/MUSICA by

Il nuovo singolo di Guidobaldi, vincitore della categoria Songwriting Heroes per LAZIOSound.

Alla riscoperta del cantautorato, dell’empatia, della cura e dell’attenzione nell’era accelerata dei social.

Il 7 dicembre è uscito “Bandiere” il nuovo singolo di Guidobaldi, vincitore della categoria Songwriting Heroes per LAZIOSound, un brano che parla del nostro tempo e della crisi che stiamo attraversando da un punto di vista umano. Con “Bandiere” Matteo Guidobaldi torna ad un cantautorato che rimette al centro dell’attenzione l’individuo, ricercando quella cura e quell’empatia che stiamo perdendo nell’era accelerata dei social.

La nostra società si muove a velocità doppia, con una soglia dell’attenzione che non supera i 15 secondi di un TikTok e che sta piano piano riducendo la nostra capacità di empatizzare, ascoltare e muoverci per il prossimo. Matteo Guidobaldi con “Bandiere” propone un cantautorato che dia peso alle parole, alle emozioni, chiedendosi se può esser fatto qualcosa per cambiare la tendenza negativa del mondo accelerato in cui viviamo, per toccare nuovamente i cuori delle persone e risvegliarle da quello che sembra un sonno destinato ad essere interminabile. 

Lo stesso Guidobaldi si esprime così in merito: “Di fronte a questa situazione, noi artisti dobbiamo porci delle domande. Bandiere non è un inno, ma pone un interrogativo: è giusto continuare ad anestetizzare il presente raccontando la nostalgia dei bei tempi andati, da bravi ultimi romantici o possiamo mandare un messaggio con la nostra musica?”

“Bandiere” lancia questo messaggio, un messaggio di cura, empatia e attenzione, elementi necessari per fermare la frenesia dei nostri giorni e per avere il tempo di osservarci. Lo fa attraverso delle sonorità in grado di mescolare l’indie moderno con il cantautorato britannico, regalando un’atmosfera in perfetto stile “made in UK”. “Bandiere” è stata scritta da Matteo Guidobaldi e Marco Proietti, con Edoardo Guerrazzi alle batterie, Roberto Sanguigni al basso e Andrea Zarrilli al pianoforte. Prodotta da Marco Proietti e registrata presso Spettro Studio con Mix e master di VDSS Recording Studio.

Matteo Guidobaldi, noto come Guidobaldi, è un cantautore indie-rock italiano nato a Roma nel 1994. Il suo album d’esordio “Scusate il ritardo”, uscito nel 2021, è stato prodotto da Marco Proietti e distribuito da Believe Digital. Con il suo ultimo singolo “Dire mi manchi” scritto con Marco Proietti e uscito a novembre 2021, ha vinto il contest Songwriting Heroes’ di LAZIOSound 2023. Le influenze nei suoi lavori spaziano dal britrock ai classici del pop italiano degli anni ’60 e ’70: i suoi idoli sono Paul McCartney, Alex Turner e Mina. Guidobaldi ha tenuto diversi concerti in tutta Italia, anche in apertura di grandi artisti dell’indie italiano come Eugenio In Via Di Gioia e Margherita Vicario e ha partecipato grazie a LAZIOSound allo Sziget Festival di Budapest, uno dei festival musicali più importanti al mondo, e a Spaghetti Fest a Villa Ada. Sta scrivendo il suo nuovo album.

LAZIOSound è il programma delle Politiche Giovanili della Regione Lazio, realizzato in collaborazione con LAZIOcrea per supportare e rafforzare lo sviluppo del sistema musicale del Lazio attraverso strumenti economici, interventi mirati, partnership ed attività di promozione finalizzate a sostenere le componenti artistiche giovanili indipendenti.

Ufficio Stampa LAZIOSound / Comunicazione

press@hf4.it

La Resistente Festival della Memoria e della Liberazione

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA by

Il 10 e 11 giugno 2023, visite performative, incontri, spettacoli e concerti con: Jasmine Trinca, Giovanna Marini, Nando Citarella e i Tamburi del Vesuvio,

la compagnia Bartolini/Baronio, Alessandro Portelli, Schola Romana e molti altri

10-11 giugno 2023, dalle 10.00 alle 22.00, Via Tasso 145
Ingresso gratuito

Era il luglio del 1923 quando il governo guidato da Benito Mussolini attuò una serie di provvedimenti per mettere il bavaglio ai giornalisti e all’informazione, provvedimenti restrittivi e censori che avrebbero dato il via alla stagione successiva. Da lì in poi la storia è nota.

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A distanza di 100 anni da quella prima espressione di privazione di libertà del regime, il Museo storico della Liberazione di Roma organizza e propone al territorio due giorni di riflessioni, incontri, spettacoli e visite performative all’interno dei suoi spazi con La Resistente – Festival della memoria e della Liberazione, in programma il 10 e 11 giugno 2023. Gli spazi interni ed esterni dello storico palazzo di via Tasso 145 – che durante i mesi dell’occupazione nazifascista di Roma fu sede del Comando del Servizio di Sicurezza delle SS, sotto la guida del colonnello Herbert Kappler – diventano così sede della prima edizione di un festival che vuole concentrare in due giorni riflessioni e intrattenimento. 

I due giorni coinvolgeranno storici, giornalisti, attrici e musiciste: un insieme di pensiero e cultura per offrire alla città la ricchezza delle attività che quotidianamente si svolgono all’interno del Museo storico della Liberazione di via Tasso.

Un’iniziativa dedicata alle attività quotidiane di ricerca e divulgazione della storia della Resistenza  a Roma durante l’occupazione nazifascista, secondo una lente che guarda a quel periodo storico e e alle sue vicende non solo nelle attività più rilevanti o dei personaggi più noti, ma anche di quel tessuto vario, popolare, sconosciuto che compone la società. Una storia dal basso che intreccia vite ed eventi che sono rimaste nei libri di storia ma anche come cicatrici della città di Roma.

In occasione de La Resistente, entrambi i giorni alle ore 10:00 e alle ore 17:00, sarà possibile visitare il Museo Storico della Liberazione in Roma grazie alla performance organizzata con la compagnia teatrale Bartolini/Baronio che accompagnerà i visitatori in una visita teatralizzata in cui ripercorrere la storia del palazzo e di quelle sale che furono teatro di alcuni degli episodi più tragici della resistenza romana.

Dopo la visita, sabato 10 giugno il programma prosegue con La resistenza al fascismo… sempre!” incontro coordinato dal Prof. Antonio Parisella e che vede interventi di Alessandro Portelli, del giornalista Guido Caldiron, di Valerio Renzi e del collettivo Madri per Roma Città aperta. L’incontro offrirà uno spaccato di oltre un secolo di fascismo in Italia e su come questo abbia assunto caratteri differenti e sviluppato relazioni nella società fondando la sua narrazione su slogan secchi, generando spesso drammatiche conseguenze all’interno del tessuto sociale.

Il pomeriggio si prosegue con la performance di Bartolini/Baronio, mentre alle 19.30 è la volta del reading “La Storia di Elsa Morante” con Jasmine Trinca e Chiara Gioncardi. A chiudere la prima giornata, alle ore 20.30, due concerti in chiave cantautorale e popolare con Schola romana e, a seguire, Nando Citarella e i Tamburi del Vesuvio.

Domenica 11 giugno, spazio ai bambini con il laboratorio e “Il domani era venuto” di e con Erica Silvestri e, sempre alle 11.00, appuntamento con Storie coloniali, storie migranti” coordinato da Valerio Balzametti del Museo Della Liberazione e con Lorenzo Teodonio e Michele Colucci: un excursus sulla storia coloniale, sulle criticità e sui drammatici risvolti di un capitolo di storia che vede l’Italia in prima fila. Il pomeriggio alle 17.00, dopo la visita per formativa, La lunga battaglia delle donne: dalla resistenza alla conquista dei movimenti femministi”: incontro coordinato da Micaela Procaccia con Benedetta Tobagi, Simona Lunadei e Maryam Barak che affronta la narrazione femminile della liberazione, il racconto di quelle donne che furono protagoniste essenziali della lotta di liberazione italiana.

A chiudere il festival alle ore 20:00 dell’11 giugno è il canto popolare di La voce, l’esempio e la memoria, ideato e diretto da Stefania Placidi. Interpretati da Giovanna Marini, Sara Modigliani, Michele Manca, Stefania Placidi, Flaviana Rossi i canti popolari sono testimonianze, il loro trasferimento è sia esercizio di memoria e di coesione, che di continuità di valori di riferimento.

Il Museo di via Tasso racconta nelle sue sale, nei suoi oggetti, nelle persone che lo attraversano e nelle loro parole che lo fanno vivere. La memoria di un luogo che, negli anni più bui del 900, quelli del fascismo e del nazismo, ospitò tortura, sofferenza e privazione. Ma anche dignità, solidarietà e resistenza di uomini e donne. Per questo motivo nel 1955 venne scelto come simbolo museale che raccontasse la barbarie ma, soprattutto, quel processo di comunione tra donne e uomini che portò prima a resistere e poi a liberarsi.La storia che il Museo ricerca indaga e, poi, racconta è quella dei protagonisti e le protagoniste della resistenza; non solo i più noti, ai vertici delle organizzazioni, ma quelli e quelle che nella quotidianità furono il tessuto di una fitta trama. Unincessante produzione storiografica, riordino di materiali ed archivi, provando a far intrecciare generazioni differenti e utilizzando la memoria non come oggetto celebrativo ma come parte della cassetta degli attrezzi nel presente.

 

Il Programma della manifestazione

Info e prenotazioni: eventi@museoliberazione.it 

Schola Romana Regginella il nuovo singolo

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/MUSICA by

Lo sguardo di un’ape, tra versi romaneschi e le sonorità di Schola
Romana, per raccontare le crisi contemporanee tra Natura e Metropoli

Prosegue con Regginella il viaggio dell’album “su rotaia” Dieci Decimi che dal 3 aprile 2023 ha
sancito il ritorno di Schola Romana – a sei anni dall’ultimo progetto discografico e per i suoi 10
anni di attività.
L’11 maggio è uscito, infatti, il videoclip di uno dei brani piú significativi dell’intero album firmato da
Davide Trebbi ed Edoardo Petretti, Regginella: un brano che attraverso il dialetto romanesco,
la poesia e le sonorità inconfondibili di Schola Romana, racconta l’attualità e le crisi socio-
esistenziali contemporanee attraverso la storia di un’ape che, travolta dagli eventi in una
metropoli senza respiro, vive in una città che ne ignora gli equilibri e le necessità vitali; accecata
da luci artificiali e da venti di inquinante modernità, nella sua lotta per la sopravvivenza sembra
assomigliare a un paziente in seduta psicanalitica.

Il Videoclip


“Regginella è un’ape che cerca di sopravvivere alle proprie compulsività volando verso un futuro
immediato quanto incerto. Questione d’equilibrio”, spiega Davide Trebbi, “non c’è tempo per
riflettere, mentre lo schianto è sempre in agguato a ricordarle che siamo tutti sotto questo cielo a
sostenerci con le nostre ali. Regginella è distratta e affaticata da una luce artificiale che la devia
nel suo volo e noi umani siamo ormai distratti da un sole malato che cerchiamo di sostituire con
incerte tecnologie dimenticando che solo sostenendo la nostra vita in natura riusciremo a
sopravvivere da uomini. Triste sarà il destino di Regginella senza il cielo e i fiori che invece
dovrebbero essere il suo habitat naturale, il suo orizzonte di riferimento”.
Regginella è anche tutti noi, alle prese con frenesie, stress quotidiani e la necessità di uno “stop”
che non arriva mai. È così che Schola Romana lancia il suo secondo singolo, accompagnato
da videoclip, ripartendo da una narrazione, come fa storicamente la canzone d’autore di
stringente attualità.
Uscito il 3 aprile, come produzione indipendente, Dieci decimi è un concept «album su rotaia»
che narra scorci, personaggi, storie della capitale; un disco che si propone di avere una
visuale completa (10/10, appunto) della Capitale, raccontata attraverso 7 pezzi originali, 2 cover e
1 intermezzo; un viaggio in dieci brani in cui la Città Eterna è sia protagonista sia cornice con una
galleria scanzonata e fedele di personaggi che la vivono, la percorrono e talvolta la maltrattano. 
La Roma di Dieci Decimi parte dal tram numero 3 (con la traccia Er Tre) per finire con Stazione
Termini, crocevia di arrivi, partenze, malinconie e solitudini, sulle note anni ’50, nostalgiche e
infallibili, di un brano poco conosciuto e riscoperto per l’occasione, a firma Cerri/Testa, affresco
della stazione centrale dell’urbe che vede passare coppie e umanità disparata.
DAVIDE TREBBI. Nato a Roma poco dopo la primavera del 1980. Musicante, libero pensatore,
trovatore innamorato di tutto. Cantautore. Da concerti pubblici e lezioni private.Ha pubblicato
diversi album musicali, preso parte a commedie teatrali, fatto il direttore artistico. Parla 5 lingue.
Non possiede una tv. Attualmente in concerto con Schola Romana, di cui é autore e ideatore.
EDOARDO PETRETTI. Pianista, tastierista e fisarmonicista di estrazione jazz, Edoardo Petretti si

diploma in pianoforte classico al Conservatorio di Frosinone sotto la guida del Maestro Carlo
Negroni, contribuendo così a indirizzare la sua ricerca verso un suono che combini la musica
improvvisata, il lirismo d’estrazione classica e la sperimentazione jazzistica. Nel suo percorso,
ricco di numerose collaborazioni, affianca all’attività di session man quella di Arrangiatore e
Produttore nell’ambito della musica leggera. Dopo i riconoscimenti all’interno del prestigioso
“Premio Tenco” nelle diverse categorie, nel 2021 è arrangiatore e direttore d’Orchestra al 71°
Festival della canzone Italiana di Sanremo.
Appuntamento live con Dieci Decimi giovedì 25 Maggio alle ore 21 presso il QUID, Via Assisi 117,
Roma. L’ingresso è libero con prenotazione obbligatoria. Tel 06/78349259


Ufficio stampa HF4 www.hf4.it
Marta Volterra marta.volterra@hf4.it
Valentina Pettinelli press@hf4.it

LAZIOSound 2023

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/MUSICA by

Riparte il viaggio musicale del Lazio a 360° tra nuove eccellenze del territorio e grandi nomi della scena italiana

Si comincia con le finali e una staffetta d’autore con numerose special guest: Galeffi, Gianni Bismark, Danilo Rea, Adriano Viterbini, Occhi Chiusi in Mare Aperto, Erica Piccotti e Capofortuna Cat. Songwriting Heroes sabato 6 maggio ore 21.00 Sottoscala9 di Latina, con Galeffi, cat. Urban Icon domenica 7 maggio ore 21.00 Rieti, Be’er Sheva con Gianni Bismark,cat. Jazzology domenica 14 maggio ore 18.30  Frosinone, Conservatorio Licinio Orefice con Danilo Rea, cat. Borderless sabato 20 maggio ore 21.00 Colleferro, con Adriano Viterbini e Occhi chiusi in Mare aperto, cat. I Love Mozart domenica 21 maggio ore 18.30 Viterbo con Erica Piccotti cat. God is A Producer giovedì 25 maggio ore 21.00 all’Alcazar di Roma con Capofortuna

Programma diffuso che si snoda per dodici mesi lungo l’intero territorio regionale – valorizzandone risorse e creatività nel segno della musica – anche per il 2023 LAZIOSound Scouting torna con una staffetta di appuntamenti che vedrà protagoniste le eccellenze musicali del Lazio, votate dal pubblico e intercettate da direzione e comitato artistico nel primo trimestre di questo anno, affiancate da grandi nomi della scena italiana e non solo.

LAZIOSound 2023 apre come sempre la sua fitta programmazione live con le finali che, a partire dal 6 maggio, saranno non solo occasione per conoscere dal vivo queste eccellenze musicali, ma anche per ascoltare in una serie di happening musicali alcuni tra gli artisti più interessanti della scena italiana: Galeffi, Gianni Bismark, Danilo Rea, Adriano Viterbini, il quintetto vocale Occhi chiusi in Mare aperto, Erica Piccotti e Capofortuna. Saranno loro, infatti, le guest che accompagneranno sul palco i finalisti di LAZIOSound Scouting 2023, per decretare i vincitori della quarta edizione.

Ogni serata – aperta al pubblico e a ingresso gratuito – si concluderà con un vincitore, individuato dal voto del comitato e direzione artistica, ma anche del pubblico presente che potrà esprimere un giudizio. Sei le categorie coinvolte: Jazzology (per Jazz, Swing, Nusoul, Funk, Soul, Fusion, Progressive, groove, interplay, fraseggio, genio e sperimentazione), Urban Icon (Rap, Trap, R&B: artisti dalla penna veloce e dalle rime taglienti), Songwriting Heroes (Cantautorato, Indie, Pop, Rock, Metal, Folk, Reggae), I Love Mozart (Classica, Composizione Contemporanea e Strumentale), God is a Producer (Elettronica, dance, EDM, techno e tutta la musica che riempie i sound system dei club) e Borderless (dove a farla da padrona è la libertà creativa a 360°).

Con le finali di LAZIOSound 2023 si parte il 6 maggio dal Sottoscala9 di Latina con l’esibzione dei finalisti della sezione Songwriting Heroes assieme a Galeffi, cantautore che negli ultimi anni ha confezionato alcuni tra i successi più ascoltati in radio e sulle piattaforme streaming. Si prosegue il giorno dopo, il 7 maggio a Rieti, al Be’er Sheva, per la finale della categoria Urban Icon con un
altro nome d’eccellenza, il rapper Gianni Bismark. 


Il 14 maggio a Frosinone, presso il Conservatorio Licinio Orefice, sarà la volta della serata Jazzology in cui il jazz e tutte le sue anime, si incontreranno sul palco ciociaro con una guest d’eccezione: Danilo Rea è uno dei pianisti più acclamati della scena italiana e internazionale.

Il 20 maggio appuntamento a Colleferro con la categoria Borderless, sezione speciale di LAZIOSound che unisce e fa incontrare la creatività musicale a 360 gradi. Per l’occasione è prevista la guest di Adriano Viterbini – eclettico chitarrista, cantante e compositore attivo sulla scena da oltre 20 anni, dai Bud Spencer Blues Explosion a tantissime altre collaborazioni – accompagnato dal quintetto vocale Occhi Chiusi In Mare Aperto per una serata speciale che andrà ad accogliere sul palco le diverse anime musicali e la creatività sonora più originale del Lazio. 

Il giorno successivo, 21 maggio si passa in Tuscia, al Teatro dell’Unione di Viterbo, dove, per la categoria dedicata alla classica I Love Mozart, si esibirà come guest Erica Piccotti, astro nascente ma anche affermata violoncellista, reduce e vincitrice di LAZIOSound 2022 in duo con Gian Marco Ciampa nella categoria dedicata alla musica classica. L’ultimo appuntamento con la finale sarà il 25 maggio all’Alcazar di Roma e vedrà protagonista la musica elettronica con God is Producer. L’appuntamento romano chiude la prima tranche ricca di musica di LAZIOSound 2023 con i Capofortuna come guest.

A ognuna delle sei categorie corrisponde una giuria d’eccezione: Mario Ciampà (Direttore Artistico di  Jazz Festival, partner di progetto di uno dei Festival più importanti della Capitale) e Serena Brancale (cantante, Jazz e docente) sono giuria di Jazzology; Danno (icona dell’Hip Hop italiano, mc de Colle der Fomento) e Cristiana Lapresa (Artist Promotion Warner Music Italy) di Urban Icon, Galeffi (cantautore tra i più in voga della scena indie), Marta Venturini (produttrice,  autrice e  label manager) per la categoria Songwriting Heroes; Enrico Dindo (violoncellista di fama internazionale e Direttore Artistico dell’Accademia Filarmonica Romana) e Silvia Colasanti (compositrice) di I Love Mozart, Andrea Esu (Direttore Artistico Spring Attitude e manager) ed Elena Colomba (Producer internazionale) di God Is a Producer; Adriano Viterbini (chitarrista e cantante), Patrizia Rotonda (cantante e docente), La Direzione Under 25 di Dominio Pubblico (Festival partner LAZIOSound) di Borderless, Davide Dose, direttore artistico di LAZIOSound Scouting 2023, Dunia Molina, cantautrice e Martina Martorano, consulente musicale e conduttrice radio e tv.

In palio ci sono percorsi professionali di primo livello che si svolgono attraverso programmi e risorse dedicate alla promozione, alla produzione, alla consulenza manageriale e alla formazione, ma anche a favore della internazionalizzazione e l’organizzazione di live. Per il supporto all’internazionalizzazione è prevista anche la partecipazione a dei Festival internazionali quali il Primavera Sound per la categoria God is a Producer, lo Sziget Festival in Ungheria, tra i più importanti del mondo e per i vincitori delle categorie Songwriting Heroes e Urban Icon, il XIII Festival Internazionale di musica Le strade d’Europa in Lituania per il vincitore della categoria I love Mozart, e infine il celebre 57° Donostiako Jazzaldia a San Sebastián (Spagna) per la categoria Jazzology.

LAZIOSound è il programma delle Politiche Giovanili della Regione Lazio per supportare e rafforzare lo sviluppo del sistema musicale del Lazio attraverso strumenti economici, interventi mirati, partnership e attività di promozione finalizzate a sostenere le componenti artistiche giovanili indipendenti.

Polemica torna il 25 novembre con un nuovo singolo: Ammazzerò.

in CULTURA/MUSICA/PHOTOGALLERY by

Il giovane rapper Polemica torna a sorprendere con un nuovo singolo ed un video in uscita il 25 Novembre: “Ammazzerò”.

Già vincitore, a soli 17 anni del Lazio Sound, contest di rilievo promosso dalla Regione Lazio, Polemica, con questo brano mostra già una maturità artistica ben superiore ai suoi anni.

Ammazzerò” si presenta come un grido di protesta scaturito da un momento di noia.

Un grido di ribellione in rima, un appello alla sua generazione, la generazione Z, a non farsi sopraffare dalla noia ma a reagire piuttosto alle problematiche della realtà che la circonda. 

Polemica canta “Ammazzerò la noia di una mosca cieca con un pensiero sconfitto che ritorna su’, rappresentando in poche parole scelte la necessità di reagire alle batoste della vita rialzandosi, anziché lasciandosi avvolgere dal limbo apatico della noia.

Il giovane rapper reagisce ai colpi di un mondo che spesso sembra cadergli addosso con l’arma della sua musica.

Scrive: “La storia della vita è come eterea mi piomba addosso come una meteora” e promette “Salirò sul palco di un concerto con il microfono aperto per dire andiamo sempre più giù”, veicolando così un messaggio che invita i suoi coetanei a comprendere la spirale negativa in cui rischia di finire il mondo odierno, ed a reagire andando controcorrente, per cambiare le cose e non rischiare di restare intrappolati in un loop senza uscita.

Il rap di Polemica si snoda veloce e ritmato, le rime si accavallano come in un flusso di coscienza musicale, accompagnato da una base melodica di chitarra.

Le sonorità ricordano la musica indie ed il ritmo è allo stesso tempo dolce ma incalzante.

Ad accompagnare il singolo “Ammazzerò” un video di grande impatto visivo realizzato da Massimiliano Greco che certamente contribuirà al successo del nuovo brano.

Polemica è un giovanissimo rapper classe 2005.

Vive a Roma, suona il pianoforte e scrive canzoni sin da bambino. Inizia il suo progetto all’età di 14 anni, influenzato dalla sua passione per il rap old-school, lofi e cantautorale.

Odia gli indifferenti e trova nella scrittura l’occasione per lanciare un messaggio sociale e morale che arrivi al pubblico in maniera incisiva.

Nel 2022 ha vinto il primo premio di categoria “Urban Icon” di Laziosound e il Full Contact Contest promosso dall’etichetta Honiro Label, con la quale ha pubblicato il singolo Gennaio.

Foto di Giulio Paravani
Foto di Simone Bureca
Foto di Simone Bureca

Maker Music a Roma dal 7 al 9 Ottobre

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/MUSICA by

Performance immersive multidirezionali con NAIP, Teho Teardo, Studio Cliché e Samuel, con la direzione artistica di Andrea Lai Tecnologia, creatività musicale aumentata e arte visuale in creazione simultanea

In occasione di Maker Faire Rome – European Edition 2022, giunto alla decima edizione e organizzata dalla Camera di Commercio di Roma, l’area tematica dedicata alla musica (Maker Music) propone un viaggio nel suono attraverso un innovativo Soundscape, un paesaggio sonoroche mette in relazione creatività musicale, arte visuale e tecnologia con performance immersive multidirezionali affidate a NAIP, Teho Teardo, Cliché e Samuel, con la direzione artistica di Andrea Lai.

Suono, luci e video arte si incontrano in una creazione simultanea che unirà in sincrono musica, e immagini in uno spazio unico, una scenografia contemporanea che ospiterà una performance in cui il pubblico – fisicamente al centro della scena – verrà attraversato e avvolto dal suono e dalle immagini, per un’esperienza sensoriale nata dal dialogo creativo tra gli artisti.

Con la curatela di Andrea Lai, Soundscape sarà un’esperienza con al centro il pubblico (100 posti) avvolto a 360° da performance musicali dal vivo – aumentate dalle creazioni video e light design di Studio Clichè, in un dialogo multi-artistico fra linguaggi contemporanei – distribuite nello spazio su un impianto audio intorno al pubblico.

Un’immersione che darà vita ad un nuova modalità di esperienza di musica dal vivo, divergendo dall’idea stessa di concerto e trasformandola: non più frontale palco pubblico, ma multidirezionale, come le stesse performance che prenderanno forma nello spazio di Maker Music.


Soundscape è un organismo composto da suoni, pixel e luci che riceverà, trasmetterà ed elaborerà le suggestioni degli artisti che lo generano. Una rete di impulsi che avvolgerà lo spettatore in uno spazio vivo e immersivo, un viaggio onirico tra le arti che si fondono in un unico linguaggio universale, ancestrale con al centro il pubblico – Studio Clichè

A sperimentare per la prima volta l’inedito live multi-linguaggio, ospiti di Maker Music 2022, saranno NAIP, Teho Teardo, Studio Cliché e Samuel che proporranno performance nate dal dialogo creativo che li ha visti a confronto ognuno con il proprio elemento artistico e musicale. Non a caso si tratta di artisti che, già in passato, hanno sperimentato linguaggi e mezzi differenti, unendo suoni, musica e sonorità con nuove tecnologie e forme d’arte differenti.

Ospite di Maker Music il 7 ottobre ore 14.00, Teho Teardo propone un live accompagnato dal suo quartetto d’archi.

Ospite di Maker Music l’8 ottobre ore 14.00, NAIP propone una performance musicale con elementi teatrali, pensata per intrattenere e far riflettere il pubblico.

Ospite di Maker Music il 9 ottobre Samuel 14.00, propone un suo live elettronico pensato per l’occasione nel quale si alterneranno elettronica, pop, parti cantate e parti strumentali.

Soundscape sarà abitato da performance immersive tutti i giorni dal 7 al 9 ottobre dalle 13.00 alle 19.00. Per assistere alle performance delle ore 14.00 di NAIP, Teho Teardo, Studio Cliché e Samuel è obbligatoria la prenotazione tramite sito: www.makerfairerome.eu/it.

Samuel, NAIP e Teho Teardo hanno dato vita alle loro performance immersive dialogando con Studio Cliché il gruppo di video artisti da sempre impegnato nello sperimentare nuovi punti di intersezione fra arti. Studio Clichè ha realizzato una struttura fatta di totem video alti oltre tre metri che sarà intorno al pubblico arricchita da uno spettacolo di light design. Per ogni performance è stata creata un’installazione video nata dalla collaborazione fra musicisti e artisti, partendo dalle suggestione e dall’immaginario video dei singoli musicisti che si esibiranno.

Andrea Lai progetta nuove visioni della contemporaneità attraverso musica e arti integrate. Disegna progetti di cultura in una visione dell’intrattenimento come forza in grado di muovere e cambiare le persone. È curatore della sezione musica di Maker Faire Rome – The European Edition per Camera di Commercio, consulente di LAZIOsound per la Regione Lazio, consulente del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in azioni diplomazia culturale e promozione della musica italiana all’estero per il quale ha scritto e prodotto due edizioni della serie Music For Uncertain Times. Giornalista, ha scritto per la Repubblica, il Manifesto, l’Espresso e Vanity Fair. Nel 2022 è stato ospite del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia intervistando Morgan presso l’auditorium Francesco al Prato. Per il Museo MAXXI di Roma ha curato la direzione artistica del progetto di sound design dedicato all’architettura di Zaha Hadid. È direttore creativo di Instant Crush Entertainment e ogni mese nel suo show su Radio Raheem esplora la musica elettronica più avanzata.

Maker Faire Rome – European Edition 2022 si svolgerà dal 7 al 9 ottobre negli spazi di Gazometro Ostiense, Ingresso Via del Commercio 9 – 11 – Roma

Orario 10.00 – 19.00 (l’ingresso è consentito fino alle ore 18.00).
Biglietti acquistabili su www.makerfairerome.eu/it

XXIX FESTIVAL DEL TEATRO MEDIEVALE DI ANAGNI

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/MUSICA by

Dal 20 al 27 Agosto 2022 ai piedi del Duomo della Città dei Papi

con

Simone Cristicchi, Giovanni Scifoni, Andrea Buscemi ed Eva Robin’s,
Edoardo Siravo, Marco Simeoli, Francesca Nunzi e Daniele Derogatis e la
lirica diretta dal maestro Claudio Maria Micheli
Piazza Innocenzo III, Anagni (FR) – ore 21.00, ingresso gratuito

Nel segno della bellezza e – per la prima volta – della sostenibilità, dal 20 al 27 agosto 2022 torna per la sua 29° edizione, nella suggestiva scenografia di Piazza Innocenzo III, lo storico Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale di Anagni (FR) con la direzione artistica di Giacomo Zito e con la direzione teorico critica di Gaetano D’Onofrio.

Tra proposte di grande spessore poetico, incursioni ironiche e giocose, fino ad arrivare all’opera lirica, il festival d’eccellenza della Città dei Papi sarà inaugurato con lo spettacolo che sintetizza già nel titolo il suo rapporto con la bellezza sostenibile: Paradiso dalle tenebre alla luce di Simone Cristicchi (20 agosto).

Seguirà il 21 agosto L’Avaro, interpretato da Andrea Buscemi ed Eva Robin’s, e poi il 22 agosto Falstaff e le allegre comari di Windsor, con Edoardo Siravo.

A divertirci con Shakespeare per attori anziani il 25 agosto saranno Marco Simeoli, Francesca Nunzi e Daniele Derogatis.

Ospite della rassegna il 26 agosto sarà uno tra gli attori più apprezzati sul territorio nazionale: Giovanni Scifoni, con il suo Anche i Santi hanno i brufoli.

L’opera lirica, segno distintivo del Festival degli ultimi anni, chiuderà il festival il 27 agosto conOtello, con la direzione del maestro Claudio Maria Micheli.

Per il 2022, sarà quindi la bellezza – in quanto messaggio di sostenibilità e inclusività – l’assoluta protagonista del Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale di Anagni che vedrà alternarsi sul palco spettacoli in grado di raccontare la realtà che ci circonda con uno “sguardo contemporaneo”, attraverso le grandi opere del teatro medievale e rinascimentale, o novità che si ispirano a queste epoche storiche. Si partirà dunque sabato 20 agosto, con uno tra gli spettacoli più significativi di tutta la produzione nazionale: “Paradiso dalle tenebre alla luce”, scritto e interpretato da Simone Cristicchi, che offrirà la sua personale visione di una possibile salvezza, con le musiche dal vivo eseguite dall’orchestra de “I Giovani Filarmonici Pontini” DIRETTA DA VALTER SIVILOTTI, e con proiezioni immersive sulle mura della cattedrale di Santa Maria.

In “Paradiso dalle tenebre alla luce” tensione verso il Paradiso è metafora dell’evoluzione umana, slancio vitale verso vette più alte, spesso inaccessibili, dove la poesia diventa strumento di trasformazione da materia a puro spirito, e l’incontro con l’immagine di Dio è rivelazione di un messaggio universale, che attraversa il tempo e lo vince. Domenica 21 agosto andrà in scena “L’Avaro”, opera di Molière cardine della drammaturgia mondiale, interpretato da Andrea Buscemi ed Eva Robin’s, che stigmatizza la cecità dell’uomo causata dal suo egoismo. Una delle commedie più famose di tutti i tempi in una rilettura contemporanea.

Buscemi trasporta la vicenda al giorno d’oggi, trasformandolo in finanziere capitalista completamente dedito ad accumulare ricchezze, finché non ci si metterà di mezzo l’amore tra equivoci, sotterfugi e memorabili personaggi dipinti con la proverbiale genialità che è stata riconosciuta a Molière nei secoli.

Martedì 23 agosto, poi, il sipario del Festival si alzerà su “Falstaff e le allegre comari di Windsor”, un capolavoro di William Shakespeare dove l’immortale personaggio è interpretato da Edoardo Siravo nella prestigiosa versione di Roberto Lerici. Commedia condotta interamente dalle donne; donne che sarebbe giusto definire, in senso contemporaneo, “libere”, oltre che “allegre”; proprio perché libere di pensare e agire come le donne di oggi. Giovedì 25 agosto tocca a Marco Simeoli e Francesca Nunzi, due straordinari attori, divertire il pubblico con “Shakespeare per attori anziani”, una novità assoluta di quest’anno per la regia di Claudio Insegno.

A partire da Romeo e Giulietta per arrivare alla bisbetica domata, i protagonisti faranno divertire il pubblico tra sketch dai titoli storpiati e centoni musicali fino a scomparire allo scadere dell’incantesimo… per fortuna! Svanendo nel nulla e scusandoci col pubblico garantiamo che la reputazione di William non verrà infangata!

Venerdì 26 agosto sarà uno dei più apprezzati attori emergenti del cinema e della televisione, nonché attore di grande esperienza teatrale, Giovanni Scifoni, con il suo one man show “Anche i Santi hanno i brufoli”, a condividere con il pubblico molti paradossi della nostra esistenza. “Anche i santi hanno i brufoli” prende in prestito le vite e le opere di quattro grandi personaggi: San Giovanni Bosco, Sant’Agostino, San Giovanni di Dio, Santa Francesca Romana. E insieme a loro ripercorre racconti dimenticati, quando nonna parlava e non aveva paura a mescolare realtà e leggenda, e mentre le sue mani impastavano farina e acqua, la sua voce impastava fatti storici e fandonie stratificate nel tempo, ma magnifiche. A chiudere il Festival, sabato 27 agosto, sarà l’opera lirica di Giuseppe Verdi “Otello”, che riempirà di musica e visioni Piazza Innocenzo III, con la direzione del maestro Claudio Maria Micheli.

Il Direttore Artistico del Festival Giacomo Zito spiega: “Difendere e diffondere il principio di bellezza progetto sostenibile attraverso i linguaggi del teatro, della musica, della danza – oltre che dei moderni linguaggi multimediali – è il particolare obiettivo che ci siamo dati in occasione di questa XXIX Edizione del Festival.

Partiamo avvantaggiati, non c’è dubbio: basti considerare la straordinaria scenografia urbana, e ancor prima quella naturale, che Anagni offre agli artisti ospiti e al pubblico di appassionati e di turisti, oltre che ai cittadini. Un luogo di grande energia, alimentata dalla preziosissima acqua che scorre sotto la pietra, dalla ricchezza della terra, dal sole che illumina la collina su cui sorge l’antichissima città”.

La direzione tecnica è affidata a Peppino Scandorcia e quella teorico-critica, nonché la presentazione, a Gaetano D’Onofrio.

Ingresso gratuito, su prenotazione fino ad esaurimento posti. Info:  www.comune.anagni.fr.it  tel
0775 727852
Ufficio Stampa HF4  www.hf4.it  
Marta Volterra  marta.volterra@hf4.it  340.96.900.12
Alessandra Zoia  alessandra.zoia@hf4.it  333.76.23.013

Claire Audrin, il nuovo album HYBRIDO

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Il nuovo album di Claire Audrin, l’artista italiana già inserita da Spotify nelle playlist Equal e Scuola Indie.

La cantautrice che “suonava gli oggetti”, tra web, strade di Londra e grandi palchi torna con un secondo album cosmopolita fluido e contemporaneo

È disponibile su tutte le piattaforme, Hybrido il secondo album di Claire Audrin, prodotto da Alberto Salini per Giallo Ocra: un album cosmopolita, fluido, contemporaneo, in grado di mettere in dialogo stili e sonorità differenti per un viaggio tradotto in musica in cui le emozioni, i linguaggi e gli scenari attraversati dalla giovane cantautrice si mescolano fra loro. Un incrocio di tecniche e stili, di sensazioni, pensieri e energie, attraverso 8 brani e una bonus track per raccontare storie diverse con stili diversi.


Felicità, depressione, amore, ma anche ambiente, viaggi e visioni: a partire dal singolo di debutto italiano, “Sospesa” (uscito già nel 2021), con Hybrido Claire si conferma una cantastorie contemporanea e le storie a cui dà corpo, trasformando la sua personale esperienza in narrazione condivisa, sono quelle di ragazze e ragazzi alla ricerca della libertà, alla ricerca del coraggio di esprimersi e di essere. Tante sono le storie che s’immedesimano nella sua voce, come testimonia Spotify, che la inserisce nelle playlist “Equal” e “Scuola Indie”. 

Claire, infatti, si è fatta conoscere dalle strade di Londra, si è confrontata con palchi autorevoli – al fianco di artisti come Ermal Meta, Fulminacci, Leo Gassman e Gio Evan – ma anche con il vero e proprio busking, dando vita a una sua personalissima cifra stitica in cui convergono mondi ed esperienze, pubblici e ascoltatori diversi.

Questa unione di “sentire” si ritrova nel suo Hybrido, un album che già dal titolo – unendo l’espressione inglese “Hybrid” con l’italiano “Ibrido” – gioca tra suoni e linguaggi, raccontando “semplicemente” la vita di una ragazza di oggi.

Dal pop alternative di “Sospesa” e “Tra le onde” allo stile soundtrack di “Viaggio”, “Tu” e “30 milioni di secondi”, alla dimensione acustica di “Valley”, l’impronta inconfondibile del songwriting di Claire si sposa con un sound che coniuga il folk e l’elettronica. Un album che che conferma l’identità musicale dell’artista, eccellenza musicale riconosciuta grazie alla vittoria, nel 2021, del contest organizzato da Regione Lazio “LAZIOSound”, che le è valso in premio la produzione di questo stesso album.


Quasi tutti i brani provengono dalle esperienze reali vissute da Claire: “D-Dance” racconta delle ferite lasciate da una storia finita, “Sospesa” è uno sfogo e racconta di una rinascita dopo un rapporto nocivo, “Viaggio” è un percorso interiore tra i confini della felicità e della depressione, in “Tra le onde” c’è la speranza di riaccendere un amore appassito, “30 Milioni di secondi” è la presa di coscienza che dopo un grande amore si può ricominciare ad amare, “Valley” è un viaggio in terre sconosciute e il desiderio di fondersi con la natura e le sue bellezze, “Tu”, sulla stessa armonia di “Viaggio” racconta di un tradimento ed esaspera i sensi di colpa, “D-Dance (Acoustic version)” è una versione più intima della traccia 4, arrangiata con chitarra acustica, violoncello e chitarre elettriche riverberate e sognanti, infine come “Bonus Track” c’è “You” che è la versione inglese di “Tu”.

Claire Audrin ha scoperto la musica come valvola di sfogo a soli 14 anni. La sua passione l’ha portata a sperimentare la musica in tutte le forme e, ricalcando le orme di artisti come i Måneskin ed Ed Sheeran, ad esibirsi per le strade di Londra, sperimentando nuovi suoni usando oggetti di ogni tipo. Nel 2016 Claire apre un suo canale Youtube dove realizza cover in chiave acustica, a cappella o creando le strumentali senza strumenti reali, ma realizzate con suoni di oggetti e nell’estate 2016 realizza in questo stile la cover “Sofia” insieme a Michele Bravi e lo stesso Alvaro Soler. 

Nel 2018 sale su un palco molto importante, come quello dell’allora vincitore del Festival di Sanremo, Ermal Meta, aprendo due suoi concerti. Nel 2021 partecipa al contest organizzato da Regione Lazio “LAZIOSound Scouting 2021” vincendo il premio della propria categoria “Songwriting Heroes” e il premio assoluto, che finanzia il suo disco in italiano. Partecipa alla finale di 1M Next 2021 con il supporto di Regione Lazio.

Tra luglio e agosto 2021 apre il tour estivo di Gio Evan, una data di Fulminacci al Castello di Santa Severa e una data di Leo Gassman.

Claire si è recentemente confrontata anche con la produzione di colonne sonore con Il vecchio e la bambina, diretto da Sebastiano Rizzo con Totò Onnis, Maria Grazia Cucinotta e la piccola Giada Fortini, per il quale ha scritto e interpretato il brano “Valley” e con Questa notte parlami dell’Africa, diretto da Carolina Boco e Luca La Vopa,  con Roberta Mastromichele, Corrado Fortuna, Diane Fleri, Marlon Joubert, Maria Grazia Cucinotta, e con Neema Enock Grace,” tutt’ora in lavorazione, dove sono presenti i brani “Viaggio” e “You”.

Link ascolto: li.sten.to/hybrido-claireaudrin


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Marta Volterra marta.volterra@hf4.it 340.96.900.12
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Sherol Dos Santos live a Villa Ada

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Dopo un anno e mezzo lontano dai palchi live,
Sherol torna dal vivo e presenta in anteprima due nuovi brani

3 agosto 2021 | 21:30 | apertura di On: Adriano Viterbini – Ice One – Riccardo Sinigallia
Villa Ada Roma Incontra il Mondo | Via di Ponte Salario, 28
Ingresso gratuito

Dopo quasi un anno e mezzo senza poter incontrare il pubblico dal vivo, Sherol Dos Santos torna in concerto il 3 agosto a Villa Ada Roma Incontra il Mondo con un mini-live dal sound completamente rinnovato, che vede la cantante impegnata in una scaletta che racconta il suo ultimo anno, fra emozioni, voglia di stare a contatto con gli altri, di comunicare, e la resistenza non violenta, quasi resiliente, alle difficoltà.

Sherol Dos Santos

Un appuntamento che diventa occasione per scoprire in anteprima i due nuovi singoli di Sherol, Spazi Densissimi e Spine e fragole firmati dal producer Marco del Bene, in un live che parla di emozioni, di come stare in piedi quando tutto sembra essere troppo duro da affrontare, quando è necessario fare i conti con la violenza della vita e nelle relazioni.
Fra attualità e nuovi suoni, sul palco di Villa Ada il 3 agosto Sherol porta i singoli Pleiadi e Disarmata, prodotti e pubblicati con Instant Crush Records (ICR) di Marco del Bene (AD e producer) e Gianluca Torresi (CEO) – etichetta rivolta al mondo del pop e dell’audiovisivo – e le due nuove canzoni Spazi Densissimi e Spine e fragole. I nuovi brani raccontano di situazioni di incomunicabilità e della forza necessaria a far prevalere l’amore sulle difficoltà della vita: la voce di Sherol accompagna gli ascoltatori sulle note di due emozionanti rock ballad che vanno ad arricchire il bagaglio espressivo di questa giovane e talentuosa interprete.

Marco Del Bene – AD e Producer Instant Crush Records_ph Alessandro Vona

Temi di attualità, non nuovi alla cantante che già nel 2019 aveva partecipato al progetto “Io Non Odio” promosso dalla Regione Lazio; durante il lockdown Sherol, ospite insieme a Noemi, ha cantato per “#UnitedWeStand amplificare, innovare, supportare lo spettacolo dal vivo” minitalk social promosso dalla Regione Lazio; e a settembre 2020 ha partecipato alla fiaccolata della comunità capoverdiana a San Giovanni per chiedere giustizia per il giovane Willy Monteiro Duarte, cantando Halleluja di Leonard Cohen.
Nonostante la pandemia abbia bloccato i live, Sherol non si è fermata: ha continuato a lavorare su nuovi brani ed è rimasta in contatto con i suoi fan attraverso Instagram, anche grazie alla collaborazione con l’amico Diego Micheli che il 3 agosto sarà con lei sul palco di Villa Ada Roma Incontra il Mondo, in apertura di On: Adriano Viterbini – Ice One – Riccardo Sinigallia.
Italiana di origine capoverdiana, Sherol Dos Santos, in arte Sherol, nata e cresciuta nel quartiere di San Basilio a Roma, si è fatta conoscere dal grande pubblico con l’edizione 2018 di X Factor dove, oltre a conquistare i live, ha convinto pubblico e critica. Vincitrice a 17 anni del Tour Music Fest oggi è artista della Instant Crush Records (ICR).

Ufficio Stampa HF4 www.hf4.it

Domenico Cippitelli
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