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ElectroKids – Il primo festival per bambini elettrici e digitali

in ARTE/COMUNICATI STAMPA/CULTURA/European Affairs/INIZIATIVE ED EVENTI by

Dal 13 al 28 aprile arriva a Roma

ElectroKids

 Il primo festival per bambini elettrici e digitali

 

Luci, suoni, immagini e creatività: sono queste le parole chiave che si nascondono dietro ElectroKids, il primo festival di arte digitale e videomapping interamente dedicato a bambini, ragazzi e alle loro famiglie. Dal 13 aprile al 28 aprile, nella VR arena del Casilino Sky Park di Roma sedici giorni di installazioni interattive e realtà virtuale, fantasmagorici videomapping e una sala immersiva di 200 metri quadrati dove gli spettatori potranno immergersi totalmente nell’ipnotica arte di uno dei principali artisti del Novecento: Gustav Klimt. Nei weekend, inoltre, tanti laboratori gratuiti per diventare artisti digitali dedicati a bambini e ragazzi dai 5 ai 13 anni le cui opere realizzate entreranno a far parte della mostra.

Il festival prevede la presenza di artisti italiani e internazionali per introdurre i più giovani, ma anche le loro famiglie, alla sperimentazione artistica con le nuove tecnologie multimediali: immersive art, video arte, arte digitale, video mapping, interactive art.

Dopo i record di presenze registrate e la recente esposizione in Messico, torna a Roma, in esclusiva nella sala immersiva del festival, la spettacolare Gustav Klimt Experience (a cura di Fake Factory). Grazie a videoproiezioni monumentali e sofisticate tecnologie digitali, in soli dieci minuti i piccoli spettatori con le loro famiglie potranno immergersi nella sinuosa arte del pittore austriaco, avendo così la sensazione di entrare nei suoi quadri e di avvicinarsi ai suoi colori e protagonisti. Un’occasione unica per scoprire i segreti nascosti nella mente di Klimt e della sua creatività, grazie ad un nuovo modo di vivere l’arte che sfrutta le potenzialità delle nuove tecnologie in cui si fondono spettacolo e fruizione.

Nello stesso spazio, a rotazione ogni 60 minuti, gli spettatori potranno immergersi nei mondi virtuali di quattro diversi artisti e artiste e collettivi: “Automatic Retro Impression” di Ari Dykier (Polonia) dove lo spettatore si confronta con il mondo dei ricordi e dei sogni; “Auctus” di Glowing Bulbs (Ungheria) che esplora il concetto di crescita all’interno di un mondo dominato da creature fantastiche; “Landscape Fantasy” di Emiko (Polonia), mostra un universo di forme, colori e paesaggi surreali;  “No Borders” di LIZ del collettivo FLxER (Italia) immagina un mondo senza confini e barriere architettoniche.

Alla realtà immersiva si affiancano gli spettacolari videomapping con alcune delle opere di Darklight Studio (VJ Eletroiman – Brasile), che con Sacred Geometry #2 compie un viaggio nel passato e nella rappresentazione di teoremi geometrici enunciati da matematici e filosofi che si sono interrogati sul concetto di spazio; di Kanaka (Italia) che con il progetto Colorama avvicina i bambini alla bellezza e alla diversità del mondo dei colori; e del collettivo BLIVET, composto dagli studenti RUFA di Multimedia Arts and Design.

Sulla facciata del Casilino Sky Park le videoproiezioni sono a cura di Zazarac (Romania) che, in un viaggio digitale, esplora le possibili geometrie create dall’interazione tra la luce e l’ombra.

Nella sala installazioni è possibile sperimentare l’opera interattiva “Particles” realizzata da FLxER (Italia) in cui il vero protagonista è lo spettatore che partendo da particelle elementari, attraverso una leap station, potrà creare forme geometriche astratte. Sarà inoltre possibile visitare Fantomas – VR Arab Science Fiction, una mostra d’arte in realtà virtuale dove il pubblico può utilizzare visori VR per sperimentare i progetti creati dai 6 artisti egiziani e palestinesi in cui immergersi nella vita di una rana, nel mondo del cinema, nelle emozioni del virtuale, della solitudine, della vita e della propria coscienza.

Sabato 13 e domenica 14, sono i tre workshop gratuiti in programma: Immersive Art for kids per capire come colorare e progettare una stanza immersiva, Video Mapping for Kids per apprendere le prime tecniche di questa tecnologia e NO APP per imparare a vivere senza cellulare. Sabato 20 e domenica 21 i bambini fanno i primi passi per produrre musica elettronica, creeranno immagini video con tecniche antiche nel laboratorio di Incisione e Videomapping e potranno scoprire come animare astronavi e dischi volanti nel Laboratorio di stop motion astronomico.

A completare il programma di Electro Kids tutti i fine settimana sono in programma dei Dj e Vj set per far ballare insieme grandi e piccini. Sabato 13 si balla con la musica pop e spaziale di Luzy L (Toretta Stile) accompagnata dalle immagini digitali/analogiche dell’artista Tzu ツツing, sabato 20 è dedicato all’elettronica di Lady Maru con l’accompagnamento video di VJ Nikky. 

Si conclude sabato 27 aprile con l’artista multimediale inglese Tobyz che presenta il suo nuovo progetto “Fuel”, una performance visuale che parte dal racconto di una Love Parade di Berlino: un documentario sperimentale che prende la forma di un dj set.

Il programma aggiornato e tutte le informazioni sono disponibili sul sito: www.electrokids.net.

Il progetto ElectroKids è vincitore dell’Avviso Pubblico “Raccolta di Proposte progettuali per la realizzazione di eventi, manifestazioni, iniziative e progetti di interesse per l’Amministrazione capitolina di rilevanza cittadina” promosso da Roma Capitale in collaborazione Zètema Progetto Cultura.

ElectroKids è prodotto da Flyer srl, che nel 2004 ha dato vita a LPM Live Performers Meeting, il più grande evento del settore. Giunto alla sua venticinquesima edizione, di cui 11 a Roma e le altre, anche grazie al supporto della Comunità Europea, a Xalapa, Minsk, Città del Messico, Cape Town, Münster, Eindhoven e Amsterdam. Dal 2004 LPM ha ospitato oltre 4600 artisti, 2625 performance, workshop e showcases, con 72 paesi partecipanti e più di 1.500.000 visitatori.

ElectroKids fa parte del network AVnode, rete internazionale con oltre 60 membri che promuovono oltre 200 progetti tra festival, meeting e workshop.

ElectroKids si svolge al Casilino Sky Park, negli spazi del Centro Commerciale Casilino nel quartiere Alessandrino. L’ingresso è possibile da Via Casilina 1011 e da Viale della Bella Villa 106, il parcheggio è gratuito. La location è raggiungibile in auto utilizzando i parcheggi del centro commerciale, con la Metro C fermata Alessandrino oppure in autobus, linee 106, 213, 313, 552.

 

INFO

ELECTROKIDS, dal 13 al 28 aprile, Casilino Sky park VR Arena – Centro, Commerciale Casilino, via Casilina 1011, metro Alessandrino Roma.

Laboratori ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria, rivolta a tutti i bambini e ragazzi di età compresa tra i 5 e i 13 anni.

Numero massimo partecipanti: 20.

Biglietto d’ingresso per le mostre: €7.

CONTATTI

https://www.instagram.com/electrokidsfestival/

www.electrokids.net

UFFICIO STAMPA GDG PRESS

 info@gdgpress.com

Giulia Di Giovanni 3341949036

Roberta Matticola 3336766019

Auditorium Parco della Musica – God’s Spell: Kaylah Harvey & The Bronx Black Kayes

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Auditorium Parco della Musica – God’s Spell: Kaylah Harvey & The Bronx Black Kayes

L’ensamble di Kaylah Harvey traghetta un pubblico entusiasta verso il nuovo anno

Roma 30 Dicembre 2023

Articolo e Foto di Grazia Menna

L’appuntamento con il Roma Gospel Festival si chiude con l’esibizione di  Kaylah Harvey ad il suo gruppo: i Bronx Black Keys.

Kaylah Harvey giunge a Roma dopo essersi già esibita in altri prestigiosi teatri italiani nel suo tour natalizio ed aver raccolto trionfanti successi; la formazione con la quale Kaylah Harvey si presenta al pubblico romano  che ha gremito  la Sala Sinopoli:
Soprani: Jy’nea Williams , Vash’ti La’Vie Sexton , Kaiya Stevens , Curtis Jennings
Tenori; Marcus Robinson ,Isaiah J. Tart
Alti: Christina Jester ,Alanis J Harris
Bassi: Yao Bogue 
Christopher Martin alle tastiere e Elijah Revell alle percussioni

Si aggiunge alla formazione sopra elencata, l’ M String Quartet, composto da  Michele Palumbo, Iris Amico, Mirella Genova, Alessio La China.

Kaylah Harvey, è ritenuta sia dagli addetti ai lavori sia dal pubblico che ha potuto assistere ai suoi concerti, la nuova e intensa  voce della Black Community di New York;  nel concerto tenuto in Sala Sinopoli ha dato prova delle sue ampie doti vocali e timbriche, che ha messo al servizio del suo modo di fare Gospel. La scaletta dei brani proposti prende per mano il pubblico presente facendolo viaggiare attraverso una colonna sonora con un ritmo scandito dal tempo fatto di battito di mani, di canti e da una forte comunicazione corporea, proprio come vogliono i canoni del Gospel. 

Kaylah Harvey leader di questa formazione, ha lasciato che ognuno dei valenti componenti dell’ensamble, potesse far ascoltare al pubblico, le proprie preziose doti interpretative e canore, interpretando con voce solista un brano specifico. L’escursus dei brani che gli spettatori in Sala Sinopoli hanno potuto ascoltare, tra gli altri brani, ha visto l’esecuzione dell’intenso “Hallelujah” (Leonard Cohen), dell’ “Ave Maria ” (Schubert), “Joyful, Joyful” (che abbiamo imparato a conoscere dal film: Sister Act) 

L’innesto della M String Quartet, che ha suonato nella prima parte del concerto con Kaylah Harvey, ha evocato nella mente e nel cuore degli spettatori ballate dense di Groove mixando voci e strumenti propri della tradizione nero-americana.

Tra gli altri  brani che il pubblico ha avuto la possibilità ed il piacere di ascoltare, solo per citarne alcuni:  Bless the LordRide on King Jesus come on and bless the lord with me,  Total praise, Everything, Every praise, Let it rise,  I need you to survive, Idk what you come to do, Stand by me, I will follow him, Lean on me, Amazing grace.

Il pubblico è stato più volte sollecitato a prendere parte al canto e l’ensamble è scesa in sala a coinvolgerlo sia attraverso il canto sia attraverso il ballo; il sentirsi comunità è il messaggio veicolato da Kaylah Harvey ed il suo gruppo  attraverso la loro presenza in sala, dimostrando che non vogliono essere solo un gruppo da ascoltare, ma con cui condividere un trasporto emozionale e religioso.

Ovviamente in chiusura del concerto al pubblico è stato regalata l’esecuzione di Oh happy Day, nella unica e magistrale esecuzione di  Kaylah Harvey ed i Bronx Black Keys.

Si ringrazia l’Ufficio Stampa della   GDG Press , nella persone di Alessandro Gambino e Ilenia Visalli che hanno reso possibile il racconto fotografico.

Auditorium Parco della Musica – God’s Spell: Ty Morris & H.O.W.

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Auditorium Parco della Musica – God’s Spell: Ty Morris & H.O.W.

Quando il gospel si fonde con Urban, Hip-Hop, R&B, Retro-Funk, Jazz e sfumature di Neo-Soul

Roma 29 Dicembre 2023

Articolo e Foto di Grazia Menna

E’ la sera nella quale, in Sala Sinopoli, si esibisce Ty Morris ed il suo gruppo conosciuto come “The Show” o  anche “The Hit Squad“.

E’ passato oltre un decennio e si può affermare che il sogno di Ty Morris, ossia dedicarsi completamente alla sua passione per la musica costruendo qualche cosa di tangibile nel panorama musicale del gospel, si sarebbe fatto realtà dando vita allo show che l’arrangiatore, cantautore e ministro del Vangelo va divulgando in giro per il mondo, con la sua partecipazione agli innumerevoli  festival musicali, conferenze ed eventi.

Il concerto parte subito fortissimo , con brani hip&pop e Rap, Ty Morris non concede al pubblico di distrarsi neanche per un istante, tenendolo sempre connesso con lui, attraverso una performance elettrizzante e coinvolgente, disinibita e vivificante. Con i loro brani, utilizzano un approccio non convenzionale per indirizzare gli spettatori verso una nuova forma di preghiera.

Il pubblico in sala è stato non solo spettatore, bensì anche attore della performance dell’ensamble di Ty Morris.

Il gruppo si è esibito in quasi tutto il mondo, a citare solo alcuni luoghi:  Austin City Limits, Varsavia, Polonia, Germania, Caraibi (St. Thomas, Barbados, St. Lucia, St. Maarten), America Centrale (Nicaragua) , Live Nation, House of Blues, Telluride Blues and Brews, Stubbs, Blues from the Top, Night Vision Music Festival, L.A. County Fair, Colorado State Fair, Aspen Jazz Festival, Vail Jazz Festival, Heavenfest.

Si sono esibito assieme ad artisti di spicco del settore Kendrick Lamar, Drake, A$AP Rocky, Foo Fighters, Red Hot Chilli Peppers, Stevie Wonder, Billy Idol, Kanye West, Alabama Shakes, Katy Perry e  moltissimi altri ancora.

Ty Morris & How hanno pubblicato il singolo #SHOUT (2016), l’album WeDeclare (2013) e The Chronicles of Praise and Worship (2009), che ha ottenuto loro la distribuzione nazionale attraverso Integrity. nel 2020 hanno pubblicato il singolo: Good Summer e nel 2023 il singolo: Just Can’t Keep It to Myself 

Come dichiara lui stesso sulla sua pagine web : “Every word of God is pure; he is a shield to those who put their trust in Him. “. Di questo ha fatto il suo mantra ed è questo messaggio che è stato trasmesso al pubblico in sala, ancora una volta foltissimo, Segno che questo Festival Gospel di Roma ha centrato l’obiettivo ancora una volta.

La loro musica è presente sulle piattaforme web più conosciute.

Per chi volesse approfondire: https://www.tymorrishow.com/

Si ringrazia l’Ufficio Stampa della   GDG Press , nella persone di Alessandro Gambino e Ilenia Visalli che hanno reso possibile il racconto fotografico.

Auditorium Parco della Musica – God’s Spell: Earl Bynum The Mount Unity Choir

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Auditorium Parco della Musica – God’s Spell: Earl Bynum The Mount Unity Choir

Earl Bynum realizza in Sala Sinopoli il suo proponimento: “I want to push others to live their dreams.”

Roma 27 Dicembre 2023

Articolo e Foto di Grazia Menna

Questo è il primo dei due attesi concerti che Earl Bynum e The Mount Unity Chior tiene in Sala Sinopoli, nell’ambito del “Roma Gospel Festival“; il pubblico presente nella gremitissima sala, conosce già sia Earl Bynum sia il coro, tant’è che fremente con ripetuti applausi prima dell’orario di inizio, chiama sul palco la formazione ed il suo leader.

Earl Bynum si presenta all’appuntamento in Sala Sinopoli con una formazione composta di 5 elementi,  selezionati dalla corale The Mount Unity Choir, che è parte integrante della Mount Lebanon Baptist Church, corale con oltre cento elementi con sede nel Norfolk chiamata “The Mount”. sul palco:

Earl Matthew Bynum Jr. (direzione, voce tenore solista), Tiffany Elliott e Alianna Smith  (voci soprano), Cynthia Beckwith e Aisha Renee McCollum (voci contralto), Stephon Rodgers  (voce tenore), Cedric Rouson (tastiere), Charity Zion Salom (basso),  Simon Richardson (batteria).

Earl Bynum grazie alle sue capacità di compositore, alla sua creatività nell’arrangiamento vocale ed abilità artistica nella musica gospel, è diventato velocemente uno dei leader più riconosciuti nella musica; la sua bravura negli anni è stata riconosciuta a livello nazionale e internazionale. Figura chiave nella panorama musicale della Virginia, suo stato d’origine, ha diretto il Virginia Mass Choir, è stato primo vicepresidente della Virginia Gospel Radio Announcers Guild.

Bynum è anche conosciuto come “Mr. Internazionale”, per le sue numerose  tournée che lo hanno visto protagonista in Danimarca, Italia, Spagna, Svizzera e Giappone.

Il suo duro lavoro e la sua integrità nella musica nel corso degli anni gli hanno fruttato un impressionante elenco di premi e riconoscimenti. .

Tra i tanti  premi ricevuti dal Mount Unity Choir , si cita: l’importante riconoscimento come Miglior Coro Church ai “Neighbourhood Awards” nel 2013 ed a gennaio 2014 ha vinto gli “Stellar Awards” come Miglior Coro Gospel Contemporaneo. Nel 2010, Bynum e il suo progetto OPEN MY HEART sono stati nominati per due Stellar Gospel Music Awards come cantante maschile contemporaneo dell’anno e Coro contemporaneo dell’anno

Tra i brani ascoltati dal pubblico che ha gremito la Sala Sinopoli,  eseguita dalla voce solista di Bynum: “Bless The Name Of The Lord” , che negli anni è diventato un successo radiofonico e dal 2013  cori e gruppi di culto in tutto il paese hanno reso il loro “Inno di culto dell’anno”.

Nell”esecuzione dei brani proposti, si percepisce un’autentica testimonianza di condivisione, di preghiera partecipata,  quelli che possono essere considerati i canoni di esecuzione del Gospel originario; troviamo un mix perfetto di arrangiamenti gospel tradizionali, contemporanei, vicini al jazz, dosati ed espressi con cura, maestria ed energia. I brani scelti hanno deliziato i più, coloro che ben a fondo conoscono il lavoro di Bynum, ma non tutti gli spettatori presenti; Bynum ha comunque deliziato , alla fine del concerto, tutto il pubblico  con la sua personale esecuzione di “We are the World”  cantata assieme agli spettatori e con gli immancabili cellulari a far da lucciole in sala; come brano di chiusura e come gli spettatori si aspettavano da un coro Gospel, l’immancabile “O Happy Day”.

Per chi volesse approfondire: www.themountunitychoir.com

Si ringrazia l’Ufficio Stampa della   GDG Press , nella persone di Alessandro Gambino e Ilenia Visalli che hanno reso possibile il racconto fotografico.

Auditorium Parco della Musica – God’s Spell: Harlem Gospel Choir

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Auditorium Parco della Musica – God’s Spell : Harlem Gospel Choir

9 solisti strepitosi, un’unica voce per l’Alleluja e gli auguri natalizi

Roma 25 Dicembre 2023

Articolo e Foto di Grazia Menna

E tra i regali di Natale l’Auditorium Parco della Musica di Roma dona agli spettatori che, oggi 25 dicembre 2023, hanno riempito la Sala Sinopoli, il magnifico concerto degli Harlem Gospel Choir il più famoso e longevo coro gospel d’America.

Data 1986 quando il suo fondatore, purtroppo scomparso nel 2018, Allen Bailey crea il coro dopo aver assistito ad una celebrazione in onore di Dr. Martin Luther King Jr. ad Harlem; sceglie le più belle voci di Harlem e New York City, provenienti dalle numerose Black Church attive nella città.

Facendo un po’ di storia del Gospel, non possiamo dimenticare che questo genere musicale si lega alla storia della tratta degli schiavi afro-americani; parliamo del 1700 circa, quando gli schiavi africani portarono la loro unica eredità musicale africana in America e la combinarono con la loro nuova fede: il cristianesimo. Si indica questo prima forma musicale con il termine di Spirituals (volto in prevalenza all’esaltazione di una prospettiva di liberazione del popolo nero); le prime monodie religiose raccontano quindi dell’approccio dei neri al Cristianesimo, ancora in forma clandestina, perché proibite dai loro pa­droni. I loro canti erano una rielaborazione in chiave cristiana della musica rituale africana. Lo schema interpretati­vo, che ancora oggi rileviamo nel gospel che ascoltiamo, è strutturato con un leader che pronuncia ad alta voce una frase, (allora generalmente tratta dalle Sacre Scritture) mentre il coro la ripete subito dopo, riprodu­cendo la stessa intonazione e le medesime inflessioni della voce guida.

Ma la svolta arriva negli anni Trenta grazie a Tom A. Dorsey che con Il suo sforzo, pienamente riuscito, ha modernizzato gli antichi moduli espressivi degli Spirituals creando il nuovo genere il GOSPEL, fondendo il sacro (spirituals e inni) ed il profano (blues e jazz).

Da questo momento in poi il Gospel si espande a macchia d’olio prima in America e quindi nel resto del mondo, non si dimentichino interpreti del calibro di Mahalia Jackson, Clara Ward, James Cleveland, Aretha Franklin, Della Reese, Lou Rawls  e Ray Charles, solo per citarne alcuni.

Tornando all’Harlem Gospel Choir il repertorio che hanno proposto al pubblico romano, in visibilio per la performance, è incentrato sul gospel contemporaneo, dove si ritrovano elementi musicale del jazz e del blues; le collaborazioni e le esibizioni dell’Ensamble americana annota eventi con Bono, Diana Ross, The Gorillaz, Andre Rieu, Damon Albarn, Pharrell Williams JamieXX, Raury, KBS Korea Traditional Music Orchestra e Lang Lang, Lou Gramm of Foreigner, Dee Snider of Twisted Sister, Sia, Yolanda Adams, The 1975, Ibeyi, Nile Rodgers, Kathy Sledge e al Grammy Award Show 2018 con Sam Smith.

Si sono esibiti per tre presidenti (il presidente Obama, il presidente Carter e il presidente Nelson Mandela), due papi (papa Giovanni Paolo II e papa Benedetto XVI), Ban Ki-Moon e l’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Hanno registrato con Keith Richards, The Chieftains e Trace Adkins, tra gli altri.

Gli Harlem Gospel Choir si sono esibiti nella formazione composta da 9 vocalist e la band a supporto; il gruppo ha omaggiato Whitney Houston interpretando il suo brano “I Will Always Love You”

Come si può leggere dal loro sito (https://www.harlemgospelchoir.com/charitable-involvement/) :

“il gruppo ha collaborato con Feed The Children , si è esibito in una serie di eventi di beneficenza, tra cui: Coat Drive del 2008 della ABC TV (il coro ha contribuito a raccogliere oltre 50.000 cappotti per i senzatetto) ; La banca alimentare del New Jersey; le Voci dell’11 settembre che fornisce aiuto e sostegno alle famiglie delle vittime dell’11 settembre; e i campi Hole in the Wall Gang di Paul Newman che offrono meravigliose esperienze all’aria aperta ai bambini malati di cancro terminale. L’Harlem Gospel Choir si è esibito al Tabernacle on Martha’s Vineyard per raccogliere fondi per le famiglie di entrambi i Ft. Soldati Bragg che combattono in Iraq e Afghanistan e per la NAACP. Si è anche esibito con Ashford & Simpson al BB King Blues Club per raccogliere fondi per l’associazione di beneficenza ebraica Save A Heart che fornisce interventi chirurgici al cuore a prezzi accessibili per i bambini gravemente malati in Israele.

Il coro crede che i bambini siano il nostro futuro e unisce le forze con enti di beneficenza locali per bambini quando possibile, sia a casa che in tournée. Attualmente il coro è orgoglioso di collaborare con Operation Smile, un ente di beneficenza che fornisce operazioni correttive gratuite ai bambini nati con difetti schisi. Il coro dona tutti i proventi della vendita dei suoi esclusivi braccialetti in silicone arancione a Operation Smile, nonché i profitti derivanti dalla vendita dei suoi CD ai concerti in tutto il mondo.”

Qualcuno ha detto che ogni concerto del gruppo è come un giro sulle montagne russe tra canti e balli; qui in Sala Sinopoli, le vertigini da montagne russe sono state vissute da tutto il pubblico in sala, cantando, applaudendo a ritmo ed emozionandosi per i brani eseguiti.  I cellulari in sala non sono serviti solo ad illuminare e rendere magica l’atmosfera di questo Natale 2023, ma anche a registrare e portare con se, ognuno nel proprio device, un momento di magia, solidarietà e appartenenza ad una comunità.

Tra i brani natalizi di cui gli Harlem Gospel Choir ha omaggiato il pubblico che ha gremito la sala, non poteva mancare Oh Happy Day , che è  assurta a brano rappresentativo del Natale senza la quale , non sarebbe NATALE!

 

Si ringrazia l’Ufficio Stampa della   GDG Press , nella persone di Alessandro Gambino e Ilenia Visalli che hanno reso possibile il racconto fotografico.

 

Auditorium Parco della Musica – God’s Spell con i Florida Inspirational Singers

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Auditorium Parco della Musica – God’s Spell con i Florida Inspirational Singers

Energia pura dell’Ensamble americano che traporta il pubblico fin sul palco a ballare con loro

Roma 24 Dicembre 2023

Articolo e Foto di Grazia Menna

Il secondo appuntamento del  “Roma Gospel Festival,vede protagonisti i Florida Inspirational Singer, l’ensamble proveniente dalla Florida Centrale , costituito unicamente dai migliori solisti gospel della loro area geografica.

Nathan Mitchell,  “grammy nominated” , tenore , pianista con una discografia pluripremiata per il  genere gospel, sould, jazz e inspirational , insime al tenore Pastor John Polk, sono i direttori del gruppo; sia Nathan Mitchell quanto  Pastor John Polk, sono conosciutissimi dal pubblico italiano avezzo a questo tipo di sound, ed entrambi vantano un solido background  sia a livello di performance live sia come elementi attivi e partecipativi  nella vita religiosa della loro comunità americana; ricordiamo che il gruppo ha partecipato nel 2022 ad una puntata di “Domenica In”, in occasione delle festività natalizie.

Il concerto ha proposto coreografie fotografiche, virtuosismi vocali e strumentali e tanto coinvolgimento con il pubblico, che non solo  ha ballato in sala al ritmo della musicalità del gruppo, ma alcuni fortunati si sono potuti esibire sul palco con loro;  anche per i Florida Inspirational Singers  i cellulari si sono accesi, a mo’ di moderne candele, ad accompagnare e rendere magica l’atmosfera in sala.

Un omaggio dell’ensamble è stato reso a Tina Turner, che ricordiamo ha praticato il gospel come tanti suoi altri colleghi, interpretando il pezzo: “Simply the Best” alla loro maniera. Ed un omaggio è stato reso all’Italia cantando un duetto in italiano.

In chiusura acclamati da tutto il pubblico, i Florida Inspirational Singer hanno regalato il bis con il brano simbolo stesso del gospel in tutto il mondo, ‘Oh happy day’.

Si ringrazia l’Ufficio Stampa della   GDG Press , nella persone di Alessandro Gambino e Ilenia Visalli che hanno reso possibile il racconto fotografico.

Auditorium Parco della Musica – God’s Spell: Eric Waddell & The Abundant Life Singers

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Auditorium Parco della Musica – God’s Spell:  Eric Waddell & The Abundant Life Singers

“God’s Spell” parlare di Dio: nella Sala Sinopoli atmosfera magica con la performance di Eric Waddell ed il suo coro

Roma 22 Dicembre 2023

Articolo e Foto di Grazia Menna

Con questo articolo e con le immagini in esso contenute, si inizia il racconto del “Roma Gospel Festival” , racconto che proseguirà per tutti gli eventi in calendario, che si è inaugurato il 21 dicembre 2023, presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma.

Ad aprire la rassegna l’onere e l’onore spetta ad Eric Waddell & The Abundant Life Singers, tra i gruppi di spicco nel panorama gospel di Baltimora.

Il coro, nato nel 2013 ha raggruppato via via un numero sempre crescente di vocalist di alto spessore: a Roma il coro si è presentato con circa centocinquanta coristi e una band d’eccezione. Con la direzione magistrale di Eric Waddell, front-man  e leader del gruppo, ha raggiunto un livello di perfezione vocale che,  a chi conosce a fondo la musica gospel ed i suoi maggiori interpreti, ricorda le formazioni di Hezekiah Walker e Ricky Dillard.

La prima volta del gruppo in Italia risale al dicembre 2017,  riscuotendo uno straordinario successo di pubblico e critica. In Italia si sono esibiti, solo per citare alcuni concerti, a L’Aquila, con i Solisti Aquilani, in un  Concerto di Capodanno in Piazza a Firenze, il concerto del Primo dell’Anno nella Piazza del Campo a Siena. Le esibizioni del gruppo annoverano loghi  prestigiosi  quali il Petruzzelli  a Bari, la Tuscany Hall di Firenze, la Basilica di San Lorenzo a Napoli, il Teatro Bellini di Catania, la Chiesa Del Collegio di Trapani, l’Arcimboldi di Milano, il Teatro Ristori di Verona e moltissimi altri ancora.

Eric Waddell ed il suo gruppo, si è trovato a esibirsi con leggende della musica quali Pastor Timothy Wright e Albertina Walker;, le stelle del gospel BeBe & CeCe Winans, Pastor Marvin Sapp, Vashawn Mitchell, Vanessa Bell Armstrong, Pastore Charles Jenkins, Dorothy Norwood, Keith Pringle senza dimenticare la figura leggendaria di Dottie Peoples.

Tra  le incisioni discografiche più importanti realizzate dal gruppo, si menziona: “Put a Praise On It ” (realizzato nel Settembre 2012 ),  “Hour of Power” (in marzo, 2013) , “Release”  in collaborazione con Overseer Kervy Brown and Isaiah D. Thomas (a Maggio 2013), “The Church Sound” (nel  Marzo  2017 ). Il loro ultimo lavoro, presente anche sulle piattaforme web è “The Journey” del 2022.

La produzione artistica del gruppo creata da Eric Waddell è costellata anche di premi, per citarne alcuni nel  2014 ha ricevuto il “Rhythm of Gospel Awards” quale  miglior CD Tradizionale dell’anno e l’Year & Best Performances by Choir/Director.

L’importanza e la bravura di questa formazione gospel si evince anche dagli eventi significative ai quali è stata invitata, tra cui  : “BET’s Bobby Jones Gospel” ad agosto del 2014, “Gospel Heritage Month” presso il Kennedy Center sempre ad agosto 2014,  all’Inaugurazione del nuovo mandato presidenziale americano nel gennaio 2017. ricordiamo che il gruppo era nato solo nel 2013!

Eric Waddell  uno fra i più eccellenti Ministri di Musica, direttore di coro , docente e compositore che ha studiato presso il Conservatorio Peabody come salmista; egli ha proposto al pubblico romano che ha affollato la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica, molti dei brani in repertorio di sua composizione, abbinando un sound dalle sonorità del gospel tradizionale con le nuove tendenze del Contemporary gospel.

GOD’s Spell : “parlare di Dio”, o meglio in questo caso “parlare con Dio”, e gli spettatori romani accorsi a riempire la Sala Sinopoli hanno partecipato, trasportati dal l’esortazione “Clap your hands” di Eric Waddell che non ha mai smesso di coinvolgere un pubblico inizialmente intimidito, invitandolo ad unirsi nel canto.  Tra i brani eseguiti i celebri “We we wish you a merry Christmas” e “Silent Night“, accompagnati dall’ondeggiare delle torce dei cellulari, che hanno fatto magicamente vivere ai presenti una dolce atmosfera natalizia. Il concerto è finito con il brano “Oh happy day” e la standing ovation di tutta la sala per Eric Waddell & The Abundant Life Singers.

 

Si ringrazia l’Ufficio Stampa della   GDG Press , nella persone di Alessandro Gambino e Ilenia Visalli che hanno reso possibile il racconto fotografico.

 

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Grazia Menna
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