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European Affairs Roma - page 5

“1000 Beautiful Faces” – Simone Cecchetti in mostra allo Spazio Field di Palazzo Brancaccio

in CULTURA/MOSTRE/PHOTOGALLERY by

Ha inaugurato a Roma lo scorso 21 Aprile, una mostra davvero unica nel suo genere:  “1000 Beautiful Faces” di Simone Cecchetti. Ad ospitarla all’interno della sua splendida cornice, è lo Spazio Field di Palazzo Brancaccio nel rione Monti.

“1000 Beautiful Faces” è molto di più di una semplice mostra fotografica, si tratta di un’esposizione in continuo divenire che omaggia al contempo l’espressione musicale e quella visiva.

Visitatrice assorta

L’idea è nata dal sodalizio ormai consolidato fra il curatore, Marco Dionisi Carducci, e Simone Cecchetti, fotografo musicale affermato, con alle spalle una carriera ventennale, più di una mostra già all’attivo e un documentario dedicato al suo lavoro su Sky Arte.

Grazie ai tanti anni passati a scattare sotto ai palchi e nei backstage di artisti di fama mondiale, Cecchetti ha messo assieme una collezione infinita di ritratti, momenti rubati, immagini in movimento, attraverso le quali sembra di poter percepire l’energia stessa della musica. Un archivio immenso da cui attingere per mettere insieme una narrativa di ampio respiro.

Da qui nasce l’idea di un concept di mostra diverso, fatto di ben mille fotografie, stampate in formato cartolina e appese una accanto all’altra a formare un coloratissimo patchwork di immagini. Un viaggio lunghissimo tra “1000 Beautiful Faces” che si muove nello spazio e nel tempo per raccontare la scena musicale di quasi due decenni.

Alcuni degli scatti in mostra

Lo sguardo di Simone Cecchetti è sempre riconoscibile e gli permette di catturare suggestioni e dettagli che sfuggirebbero ai più, ma che rappresentano significativamente l’essenza della performance live ed artistica.

L’unicità di questa mostra, tuttavia, non risiede unicamente nel numero di foto scelte per l’esposizione, ma soprattutto nel fatto che le immagini stesse possono essere staccate ed acquistate dai visitatori della mostra, per poi venire sostituite da altre che non necessariamente saranno uguali o verranno collocate negli stessi spazi.

Un’esposizione in continuo divenire quindi, all’interno della quale i visitatori possono perdersi, alla ricerca del volto dell’artista preferito, o semplicemente nella scoperta di un’immagine particolarmente suggestiva. Non di rado peraltro, capita di scorgere anche artisti del panorama musicale contemporaneo, i quali, attenti e divertiti, scorrono con lo sguardo le foto appese in cerca della propria immagine.

Vinicio Capossela

Le stanze dello Spazio Field si popolano così di appassionati di musica e fotografia, che vagano tra i vari luoghi della mostra attraversando eteree tende con immagini di Springsteen, Capossela, Roger Waters, ed altri giganti della musica, per poi fare capolino in nuove stanze ancora da scoprire.

All’interno di una di queste è rappresentato, ma non ancora svelato nella sua interezza, il nuovo progetto di Cecchetti, ultima idea scaturita dalla sua “Music Photography Academy”.

Il progetto prende il nome di MONO ed appare come un solido contenitore in legno nero dalle linee minimaliste. Difficile poter dire cosa potrebbe arrivare a contenere, ma di sicuro si tratterà di qualcosa di eccezionalmente unico.

MONO

A MONO ed alle “MONO Weekly Exibitions” è poi dedicata un’intera parete  della sala stessa, sulla quale di settimana in settimana verranno esposte alcune immagini di altri fotografi musicali in gruppi di quattro. Si tratta di uno spazio che Simone Cecchetti ha voluto condividere e mettere a disposizione di chi come lui scatta sotto ai palchi, con l’intento di promuovere la voglia di collaborazione e di confronto costruttivo, in completa antitesi con la competizione spesso spiacevole che tende a crearsi nell’ambiente.

MONO Weekly exibitions

Ma ancora le peculiarità di questa mostra così variegata non finiscono qui. La collaborazione tra Dionisi e Cecchetti, coadiuvata dagli ampi ambienti dello Spazio Field, fa sì che di tanto in tanto “1000 Beautiful Faces” ospiti anche veri e propri eventi musicali. Il primo ha avuto luogo lo scorso 10 Maggio, nel ventennale del famoso concerto di Paul McCartney al Circo Massimo.

A far rivivere ai presenti le emozioni di quella serata memorabile, Emanuele “Manny” Angeletti, leader degli “Apple Pies”. Seduto al pianoforte ed avvolto da luci soffuse, Manny ha regalato al suo pubblico una serata davvero magica, la prima di molte altre che seguiranno nei mesi a venire.

Emanuele “Manny” Angeletti

“1000 Beautiful Faces” resterà momentaneamente chiusa da domani 14 Maggio fino al 15 Giugno ed in questo periodo sarà visitabile esclusivamente previa prenotazione.

Per info e prenotazioni
📩 info@spaziofield.com

Riaprirà e sarà poi visitabile gratuitamente, salvo chiusure per eventi speciali, fino al 5 Settembre. Una mostra per tutti coloro che amano la fotografia, la musica ed il piacere della continua scoperta.

Dove: Spazio Field – Palazzo Brancaccio

Via Merulana 248

Dal 21 Aprile al 5 Settembre 2023

Orari: dal Martedì al Sabato 12:00-23:00

Per info aggiornate: https://www.spaziofield.com, www.simonececchetti.com e tenete d’occhio le relative pagine Instagram e Facebook)

Dente live al Monk per presentare il nuovo album “Hotel Souvenir”

in CULTURA/MUSICA/PHOTOGALLERY by

A tre anni dall’uscita dell’omonimo “Dente”, torna di nuovo in tour Dente, al secolo Giuseppe Peveri, per presentare il nuovo album “Hotel Souvenir”. L’artista di Fidenza sceglie il Monk per la sua tappa romana, e si riconferma senza alcuno sforzo come una delle migliori voci cantautoriali degli ultimi anni.


Dente non sembra aver interesse nel produrre brani da classifica, né nell’andare incontro a temi e sonorità del corrente mainstream musicale. Dimostra invece di voler continuare a portare al suo pubblico brani dai testi profondi, spesso introspettivi e malinconici, sovrapponendoli però a melodie e ritmi spesso leggeri, che portano gli ascoltatori a riconoscersi nei temi delle canzoni, ad accoglierle e farle proprie.


“Hotel Souvenir” è un viaggio tra passato, presente e futuro, una collezione di riflessioni, pensieri, ed immagini messe in musica, come un album fotografico che rappresenti frammenti del vissuto.
La sinergia fra Dente e il suo pubblico è qualcosa di magico. Esponenti di almeno tre generazioni diverse accolgono l’artista quando appare sul palco, con lo stesso calore che si riserverebbe ad un caro amico. Cantano canzoni vecchie e nuove con il sorriso stampato in volto, si lasciano stregare dalle sue melodie e seguono il concerto con un’attenzione più unica che rara.


Un concerto davvero particolare, per un artista che non scende a compromessi, ma rimane sempre fedele a sé stesso ed alla vena poetica che lo contraddistingue. Oggigiorno davvero una rarità.

Sick Tamburo “Non credere a nessuno” Tour – Live @ Largo Venue

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Tornano a calcare nuovamente i palchi italiani i Sick Tamburo carichi come non mai, e pronti a presentare il loro nuovo disco “Non credere a nessuno”, attraverso l’omonimo tour.
A solo un anno dall’uscita del loro ultimo progetto, “Back to the roots (Forse è l’amore)”, i Sick Tamburo dimostrano di avere ancora tanto da offrire al loro pubblico e si lanciano in un live travolgente che dà la carica e coinvolge con melodie punk e alternative rock.
La scaletta scorre serrata e Gianmaria Accusani e i suoi non si risparmiano un solo secondo.
Largo Venue è straripante di fans, perché ancora una volta la band ha registrato il sold out, ed il pubblico balla sulle note di ogni singolo brano e canta fino a perdere il fiato.
Un live veramente da non perdere, per chi ha amato prima i Prozac + e poi i Sick Tamburo. Ritmi che trascinano e testi che fanno riflettere e appaiono spesso come lo specchio delle difficoltà di un’intera generazione, ma che puntano a ricordare che una via d’uscita per superarle c’è sempre.
Qui sotto la scaletta del concerto di Roma e la photogallery della serata.

Scaletta:
1- Bevo
2- Agnese
3- Suono
4- Colore
5- Amore
6- Andrea
7- So che sai
8- Fiore
9- Demone
10- Sorrido
11- Menomale
12- Farcela
13- Festa
14- Cimitero
15- Collina
16- Chemio
17- Per sempre
18- Mano
19- Giorno
20- Bisogno
21- Aiuto

I “Metri Quadrati” di Carlo Valente

in CULTURA/MUSICA/PHOTOGALLERY by

Il Concerto Live presso il Risto-Club: L’Asino che vola, Roma

Roma 28.04.2023

Foto e testo di Grazia Menna

Il cantautore reatino Carlo Valente ha presentato in un concerto live al Risto-Club “L’asino che Vola”, il suo ultimo lavoro discografico: “Metri Quadrati” album uscito il 6 marzo 2023 per l’etichetta TotoSound.
Fanno parte dell’album otto brani di cui due donati a Carlo Valente rispettivamente da Francesco De Gregori con “Disastro aereo sul canale di Sicilia” e da Pino Marino con “La vita non vista”.

Valente ci invita ad entrare nei suoi “metri quadrati” intesamente vissuti nel lungo periodo di clausura domestica impostaci dalla pandemia per Covid e lo fa accogliendoci con la sua musicalità, la sua forza vocale, la profondità dei testi che ci propone.

Accompagnato da un gruppo di musicisti di alto spessore: Edoardo Petretti alle tastiere, Toto Giornelli al basso e Francesco De Rubeis alla batteria (al groppo va aggiunto Stefano Ciuffi che per l’occasione non era presente), con i quali suona dal 2018, apre la serata con il pezzo che da il nome al suo ultimo lavoro: “Metri Quadrati”; è poi un susseguirsi senza sosta di brani sia componenti l’ultimo l’album, sia facenti parte di precedenti lavori:

Botero“,”Sto giocando”,”Solamente se ci va”,”Due righe“,”Amore senza titolo“, “Canzone moschina”

Sul palco insieme a lui, chiama per due duetti gli amici: Pino Marino, notissimo cantautore romano con oltre 20 anni di carriera cantautoriale alle spalle, autore del brano “Calcutta” (Album “Tilt”) che eseguono insieme , con lo stesso Marino alle tastiere ed in voce.

L’altro amico fraterno Setak ,al secolo Nicola Pomponi, che oltre ad essere un valente cantatuore solista, nella sua carriere è stato “session man” per Mannoia, Noemi, Locasciulli, Rettore.
Con lui interpreta il brano, in dialetto “pennese” date le origini abbruzzesi di Setak, “Pane e ‘ccicorje” dello stesso Setak che lo accompagna alla chitarra ed in voce.

Il concerto live continua con l’esecuzione di:
La vita non vista” (di P.Marino) ,”Corpi celesti“, “L’uomo nero”, “Mentre qualcuno nasce a Belgrado“, “Disastro aereo sul canale di Sicilia“(di F.De Gregori).

Ma c’é spazio anche per l’esecuzione di “Crociera Maraviglia” dal suo precedente lavoro, perchè il discorso musicale intrapreso da Valente in “Metri Quadrati” rappresente un “continuum” con tutti i suoi precedenti lavori discografici.

Come è stato scritto dall’Ufficio Stampa, rappresentato da Chiara Giorgi, nel comunicato redatto da Laura Rizzo per la promozione dell’album:

“Metri quadrati è un disco che compie otto atti, otto atti d’amore, in cui si parla di inizi, di abbracci (in quel momento materia illegale) necessari, larghi quanto la distanza tra la Sierra Nevada e l’universo. Ma si parla anche di morte, di finali indispensabili a capire quanto sia illusorio l’infinito e quanto sia invece reale la mortalità delle cose.
Otto atti, uno di De Gregori, uno firmato da Pino Marino e sei scritti da Valente, centellinati, cercati, scavati sotto la malta di quel pavimento e portati alla luce. Sottotraccia, un filo comune che lega tutti i pezzi tra loro, una sorta di percorso inquadrato da due righe (come recita il titolo di uno dei brani), che viaggiano parallele, a cornice di amore e morte, trionfo e rovine, croce e delizia di ogni individuo. Si ama e si muore continuamente in questo disco, pezzo dopo pezzo, restando spesso nudi di fronte a una verità disvelata dalle fughe di quelle mattonelle.
Tutto è nuovo, il linguaggio, gli ossimori, le dicotomie e la grande coerenza di una ricerca interiore cavata a mano. Di nuovo c’è anche il suono, rispetto al passato: compare una dimensione elettronica, che accanto allo stile intimo di Carlo Valente, crea un voluto contrasto. Come due righe, come l’amore e la morte, come l’inizio e la fine di ogni cosa”

Carlo Valente travolge , il numerossimo pubblico presente, non solo con la sua musica ma anche con i suoi testi, le emozioni, i quesiti esistenziali che ci trasmette.
E come un cerchio che si chiude, il suo bis lo esegue prima sulle note di “Tra l’altro” quindi ancora su quelle di “Metri Quadrati

Il concerto live è stato ospitato presso il risto-club “L’Asino che vola” ubicato a Roma in via Coppi 12;
il risto-club è un progetto pensato “Per chi crede negli “Asini che Volano”, così come dichiarano i fondatori Igor e Piero La Fontana, i due fratelli calabresi che con grande slancio, tenacia e passione,
animano e danno vita ad uno spazio multiculturale, dove ascoltare tutti i generi musicali, dal jazz al funk ,
con una predilezione per una produzione musicale autoriale.

In questo spazio sono stati ospitati artisti quali De Gregori, Greg & The Rocking Revenge , Onderoots solo per fare alcuni nomi.

Tiago Nacarato, una ventata di Portogallo a Roma

in MUSICA/PHOTOGALLERY by

Ritorna a Roma Tiago Nacarato stavolta per aprire una serie di date di un brevissimo tour che poi riprenderà in estate.

Dopo l’esperienza ad ottobre in Officina Pasolini infatti ieri sera nella sala Borgna dell’Auditorium Parco della Musica il nuovo talento portoghese ha portato la sua musica, tra cultura lusitana e influenze brasiliane, all’attenzione di una sala estremamente attenta.

Conosciuto ai più per aver ripreso una canzone di Vinícius de Moraes e Toquinho prima e per un duetto con un’altra star portoghese, Salvador Sobral, ha presentato il nuovo lavoro, Peito Aberto che, come da lui dichiarato  “E’ più sperimentale Un disco di transizione, che si discosta un po’ dal mio modo di scrivere le canzoni. Ho provato sicuramente a cercare un nuovo suono. È stato scritto durante la pandemia, quindi per me è un album di cambiamento. Sicuramente segna la fine di una fase in cui ero più ossessionato dai problemi del mondo, e dai miei personali, e inizia una nuova fase, più speranzosa e con il cuore aperto a tutto quello che verrà.  Quello che mi interessa nella musica è l’elemento sorpresa, non amo dare etichette al mio lavoro. A me piace provare le cose. Mi sento un cantautore sperimentatore, di origine brasiliana, ma molto legato alle mie radici portoghesi e mi piace mescolare queste culture. Mi rendo conto che questo può rendere difficile il lavoro di chi ama catalogare, del mercato per esempio, che preferisce etichettare le cose“.

Ospiti della serata l’amica Tosca e Joe Barbieri.

I nostri ringraziamenti a Vertigo Music e l’ufficio stampa Antonella Mucciaccio.

Le fotografie sono di Giulio Paravani.

Punkreas – Deja Tour a Largo Venue

in CULTURA/MUSICA/PHOTOGALLERY by

Tornano sul palco di Largo Venue i Punkreas, giunti nella capitale per la tappa romana del loro Deja Tour 2023.

Una serata esplosiva fra ritmi punk e ska e sonorità a tratti reggae, che ha fatto ballare tutti senza sosta.

Cippa e i suoi hanno dimostrato ampiamente di avere ancora energia da vendere nonostante i trent’anni di carriera. La scaletta che hanno presentato al loro pubblico era una carrellata infinita di brano travolgenti, e non è mancato neppure l’ospite a sorpresa: il nostrano Giancane.

L’artista romano è comparso sul palco travestito da rider e si è unito al gruppo per una versione travolgente di “Ipocondria” che ben si sposava con il sound della band del nord.

I Punkreas hanno poi continuato e hanno regalato ai presenti più di un bis, come se non volessero più lasciare il palco. Regalo apprezzatissimo a conclusione di una serata fatta per ballare, divertirsi e cantare fino a restare senza fiato. 

Qui sotto la scaletta della serata a Largo Venue:

1. Le Mani In Alto
2. Battaglia Persa
3. Voglio Armarmi
4. Vulcani
5. Déjà-vu
6. Non C’e’ Più Tempo
7. Tutti In Pista
8. Sotto Esame
9. Disagio
10. Uomo Medioevo
11. Gufo
12. Salta
13. Tempi Distorti
14. Dai Dai Dai
15. Orologio
16. Disgusto Totale
17. Aca Toro
18. Sosta
19. Guerra
20. Modena – Milano
21. Il Prossimo Show
22. Il Vicino
23. Canapa

Tiago Nacarato a Roma con la prima data del tour italiano.

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/MUSICA by

È uno dei nuovi talenti più apprezzati del momento: dopo aver conquistato lo scorso ottobre il Premio Parodi “Albo d’oro internazionale” ed essersi raccontato al pubblico dell’Officina Pasolini diretta da Tosca, la giovane star della musica portoghese Tiago Nacarato torna in Italia ad aprile, questa volta per tre concerti del suo tour legato all’ultimo album Peito Aberto.

La prima data all’Auditorium Parco della Musica di Roma venerdì 28 aprilePoi Nacarato proseguirà sabato 29 per Napoli e domenica 30 per Bari per suonare rispettivamente allo ZTL Zurzolo Teatro Live e allo Spazio 13.

Ma il passaggio italiano di Nacarato non si ferma qui. Ad agosto, insieme ai suoi musicisti, il cantautore farà di nuovo ritorno nel nostro Paese per alcuni concerti molto speciali dedicati a Vinicius de Moraes, nell’anno in cui si celebrano i centodieci anni dalla nascita del poeta e autore di testi di alcune delle più belle canzoni brasiliane dell’epoca della bossa nova.

Tra i più talentuosi compositori e interpreti della nuova generazione di musicisti portoghesi, il cantautore lusitano si è imposto all’attenzione internazionale grazie a uno stile personalissimo, che fonde le influenze delle sue radici brasiliane con la musica della sua patria, il Portogallo. 

Grazie a timbro, tecnica e a una straordinaria voce melodiosa, Tiago Nacarato ha portato nell’attuale panorama musicale una ventata di novità. Merito certamente del suo essere estraneo alla musica di rapido consumo. Il suo stile essenziale mescola con eleganza elementi della tradizione e sperimentazioni sonore contemporanee che regalano all’orecchio un’esperienza di ascolto unica. E la semplicità con cui si presenta al pubblico, accompagnandosi con la sua inseparabile chitarra, lascia l’ascoltatore affascinato da una “purezza” così suggestiva.

Balzato all’onore delle cronache musicali internazionali nel 2017, ancora tutti ricordano la sua toccante interpretazione voce e chitarra di Onde Anda Você di Vinícius de Moraes e Toquinho alla tv portoghese, il cui video è diventato subito virale con quasi 30milioni di visualizzazioni su YouTube. 

Oggi, poco più che trentenne, Tiago Nacarato è oltreché una star in patria anche uno dei nomi più riconosciuti e apprezzati a livello internazionale con tournée in Europa e oltreoceano. 

Dopo aver stregato il pubblico con l’album d’esordio Lugar Comum, di cui fanno parte i due singoli di grande successo come A Dança e Tempo, quest’ultimo in duetto con un’altra stella della musica portoghese Salvador Sobral, Tiago Nacarato ha pubblicato il suo secondo CD di inediti, Peito Aberto. Un disco che crea un ponte tra la cultura latina e quella africana, con un tocco di world music, pieno di emozioni, ritmi danzanti, canzoni dai testi poetici toccanti, nati da suggestioni personali oppure ispirate a temi sociali, politici, economici.

Questo secondo album è più sperimentale – spiega – Un disco di transizione, che si discosta un po’ dal mio modo di scrivere le canzoni. Ho provato sicuramente a cercare un nuovo suono. È stato scritto durante la pandemia, quindi per me è un album di cambiamento. Sicuramente segna la fine di una fase in cui ero più ossessionato dai problemi del mondo, e dai miei personali, e inizia una nuova fase, più speranzosa e con il cuore aperto a tutto quello che verrà. E aggiunge: Quello che mi interessa nella musica è l’elemento sorpresa, non amo dare etichette al mio lavoro. A me piace provare le cose. Mi sento un cantautore sperimentatore, di origine brasiliana, ma molto legato alle mie radici portoghesi e mi piace mescolare queste culture. Mi rendo conto che questo può rendere difficile il lavoro di chi ama catalogare, del mercato per esempio, che preferisce etichettare le cose.

Tiago Nacarato è uno dei cantanti più completi della musica portoghese. All’età di diciotto anni decide di investire nella sua formazione musicale, iscrivendosi alla Scuola di musica Valentim de Carvalho. In questo periodo si presentano le prime opportunità e Pedro Cardoso (Peixe di Ornatos Violeta), il suo insegnante, lo invita a unirsi a un’orchestra. Il ritorno alle sue radici brasiliane avviene qualche anno dopo, quando si unisce come vocalist all’Orquestra Bamba Social, progetto che riunisce musicisti portoghesi-brasiliani che rendono omaggio a classici della MPB, riadattandoli con nuovi suoni. Con Lugar Comum, l’album di debutto uscito nell’ottobre 2019, si è esibito sui palchi di alcuni dei più grandi festival in Brasile, come MEO Marés Vivas, NOS Alive o Festival F, anche sulla scia dell’enorme successo internazionale del singolo A Dança. Per Tiago Nacarato la musica ha senso solo se raggiunge il pubblico, suo e degli altri. In questo contesto, durante la pandemia, è emerso il progetto Casulo, nel quale si è assunto il ruolo di curatore, contribuendo a promuovere il lavoro di sette artisti, attraverso sette episodi e sette concerti nella sua città, Oporto.

A maggio 2022, con la pubblicazione del suo secondo album di inediti, Peito Aberto, si conferma come uno dei più grandi talenti che il Portogallo possa offrire, in un disco pieno di emozioni, ritmi ballabili e canzoni che non lasciano indifferenti. Con una poetica incentrata sulla vita quotidiana dell’artista e su ciò che osserva del mondo economico e sociale, Peito Aberto è uno “spazio” di tempo pieno di sorprese.

TRACK LIST

PEITO ABERTO

  1. Andorinha
  2. Aprendiz
  3. Preparar o carnaval
  4. Cantando eu sou
  5. Estado novo
  6. Filosofia
  7. Pode ser que eu ñao mereça
  8. Matriz
  9. Peito aberto
  10. Novo começo
  11. Paz interior

DATE TOUR Peito Aberto

28 aprile – ROMA – Auditorium Parco della Musica/Sala Borgna – Biglietti a questo LINK

29 aprile – NAPOLI – ZTL Zurzolo Teatro Live LINK

30 aprile –  BARI – Spazio 13 – Biglietti a questo LINK

Ascolta PEITO ABERTO su Spotify

Ascolta 3 brani PEITO ABERTO

Guarda il VIDEO Paz interior

Guarda il VIDEO Matrix

Guarda TIAGO NACARATO CANTA VINICIUSEpisódio 1  Episódio 2 – Episódio 3

TIAGO NACARATO

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Auditorium Parco della Musica – Teatro Studio Borgna

Viale Pietro de Coubertin, 30 | Roma

Biglietti in vendita su ticketone.it 

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Ufficio stampa 

Antonella Mucciaccio 

c 347.4862164 | @ amucciaccio@fastwebnet.it

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“Dove eravamo rimasti? Tour” – I Calibro 35 ritornano a Largo Venue

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Reduci dalla pausa pandemica i Calibro 35 tornano finalmente a suonare live, con il loro tour “Dove eravamo rimasti?” che anticipa l’uscita del loro nuovo lavoro discografico.
I Calibro si presentano sul palco di Largo Venue accolti dal calore di un pubblico di affezionati. Non si risparmiano in nulla, e con grande verve ed energia trascinano il pubblico con una carrellata di brani che spazia da pezzi già rodati ad anticipazioni del nuovo album.

Trascinati dai ritmi di Fabio Rondanini alla batteria i quattro musicisti affascinano con le loro melodie funk jazz, mentre Enrico Gabrielli passa con nonchalance dalle tastiere, al sax al flauto traverso ricreando le sonorità care agli ascoltatori dei Calibro.

Un concerto serrato e coinvolgente, assolutamente da non perdere. Il tour prosegue con altre date ed il nostro consiglio è di tenere d’occhio il calendario, e, nel caso vi foste persi la data di Roma, di recuperare al più presto con una delle prossime.

La scaletta del live di Roma:
Il Consigliori
Stainless Steel
You, Filthy Bastards!
Extraordinaire
Apnea
SuperStudio
Modulor
Gun Powder / Galactica
CLBR35
Universe of 10 Dimension
S.P.A.C.E.
Bouchet Funk
Ottofante
Stan Lee
Fail It
Trafelato
Notte in Bovisa
Giulia Mon Amour

L’Imperatrice – La storia di Niki de Saint Phalle

in CULTURA/TEATRO by

Niki de Saint Phalle è stata una artista francese che nel nostro paese è ricordata principalmente per la realizzazione del Giardino dei Tarocchi, parco di sculture che rivelano la magia e l’inconscio della creatrice stessa.

La vita dell’artista ieri sera è stata portata all’attenzione del pubblico in una messa in scena all’interno dell’ Auditorium di Mecenate, ninfeo romano decisamente sconosciuto ai più, una sala seminterrata decorata da importanti affreschi situata nel quartiere Esquilino.

L’Imperatrice – Auditorium Mecenate

A realizzare L’Imperatrice, opera di Roberta Calandra con la regia di Mariano Lamberti, è Caterina Gramaglia nelle vesti di Niki de Saint Phalle, con la preziosa presenza di Juan Diego Puerta Lopez per la voce dei Tarocchi e in sinergia con  Andrée Ruth Shammah.

Un ringraziamento particolare ad Elisa Fantinel.

NAIP al Monk per “Dovrei dire la mia in tour”

in CRONACA/MUSICA/PHOTOGALLERY by

Nessun Artista In Particolare. Basterebbe già il nome per incuriosire le persone ad assistere ad un concerto.

E infatti la gente al concerto di Roma, al Monk ci è andata, cosi come già per Torino e Milano, e immaginiamo ci saranno a riempire anche le sale delle altre due date rimanenti, Livorno e Bologna.

Naip, al secolo Michelangelo Mercuri, chitarra, synth e voce, è l’esempio di vivere la musica a tutto tondo.

Ospite sul palco Maccio Capatonda e Francesco Centorame.

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Giulio Paravani
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