Il magazine della tua Città

Tag archive

degrado roma capitale

Figliomeni (FdI), Riqualificazione del Tevere, ancora nulla dalla giunta Raggi

in POLITICA by

Consigliere Figliomeni, i giornali oggi ha grande risalto la notizia che il progetto Spiaggia sul fiume del sindaco Raggi non è ancora partito cosa ne pensa ?

Il degrado presente sulle sponde del Tevere è purtroppo sempre più diffuso a causa della presenza di baracche e giacigli di fortuna abitati da rom e senza fissa dimora nonché rifiuti di ogni genere che attirano la presenza di grossi topi, rettili, zanzare e gabbiani. Ed anche le zone del Tevere limitrofe a Ponte Marconi non sono esenti da queste presenze insopportabili. Anche per questo siamo rimasti meravigliati quando alcuni mesi fa il Sindaco Raggi ha lanciato l’idea di voler attrezzare delle spiagge sul fiume in quella zona così degradata che invece andrebbe seriamente riqualificata da tutti i punti di vista. Riteniamo che, ogni nuovo progetto, per essere credibile ed apprezzato dalla collettività, debba partire dalle effettive priorità non essendo sufficiente lanciare messaggi spot come per il c.d. “piano Marshall sulle buche” rivelatasi poi una vera e propria bufala. E, in virtù di tali considerazioni, occorrerebbe procedere allo sgombero degli abusivi lungo il fiume, alla rimozione dei tantissimi rifiuti, alla pulizia degli argini nonché lavorare con gli altri Enti competenti, quali l’Autorità di Bacino, la Regione Lazio ed il ministero dell’Ambiente, per la effettiva riqualificazione delle sponde e soprattutto dei fondali del Tevere dove, secondo gli studi degli esperti, vi sarebbero ben ventidue carcasse di barconi affondati che sarebbe opportuno togliere per evitare il rischio idraulico con esondazioni che potrebbero essere disastrose per le zone interessate.

Come molte altre parti della città anche il fiume versa in una condizione di abbandono e degrado ma anche di una conclamata gestione poco attenta che può provocare anche grandi danni.

Tra le denunce raccolte dal nostro giornale anche quella dei ciclisti che sono stati sorpresi dalla iena del fiume qualche settimana addietro causata dall’apertura delle saracinesche della diga a monte della città che sono state azionate senza nessun avviso, un evento altamente pericoloso che ha messo in pericolo ciclisti e passanti che stavano utilizzando le banchine del lungotevere.

Insicurezza e illegalità, i Romani hanno smesso di combattere?

in POLITICA by

E’ un periodo che l’insicurezza nella Capitale sembrerebbe non far più notizia. Se ne parlava spesso ai tempi di Veltroni e fu Alemanno a giovarne.

Poi, nel quinquennio del centrodestra, si rinfacciava alla nuova Giunta la presenza di degrado, percezione di insicurezza e campi nomadi in città. Stesso corretto trattamento fu subito da Ignazio Marino, nella breve parentesi post alemanniana.

In questi mesi, invece, l’argomento non sembrerebbe far più notizia, forse perché messo in ombra dall’ondata di profughi e di eventi di criminalità che, effettivamente e con risonanza, si sono registrati in tutta Italia, anche nei comuni più tranquilli del Bel Paese. O forse perché media, salotti e procure erano troppo impegnati a dar fuoco alle polveri sulla questione Mafia Capitale, sulle testate degli Spada e sulla grande criminalità che stendeva la sua longa manu su Roma e le sue periferie.

L’analisi potrebbe anche andare più a fondo, fino ad arrivare a pensare che questa città e i suoi cittadini si siano arresi, o semplicemente abituati, a sacche di degrado, periferie nel caos, nomadi ovunque e, finanche, donne trovate arse in un parco all’Eur.

Non voglio pensarlo, ma come se fosse tutto normale per il romano assistere ad episodi di questo genere, di gravità e brutalità inimmaginabile. Inimmaginabile, almeno fino a poco tempo fa…

Se c’è dunque una fortuna di cui sta godendo la sindaca Raggi è la fine dei processi al Sindaco di Roma sulle questioni inerenti la sicurezza, la legalità, il decoro.

Forse perché, su questo argomento, è stata creata una operazione di rinvio di non poco conto, nel momento in cui la maggioranza pentastellata in Campidoglio dichiarava di avere pronto un Piano Nomadi in grado di risolvere l’annoso problema in città. Di questo piano nomadi, però, non c’è traccia e non si riscontrerebbero neanche passi significativi che facciano pensare a una strategia in corso di definizione.

Sta di fatto che se una signora di 49 anni veniva bruciata in un parco pubblico qualche anno fa, si sarebbe richiesta senza mezzi termini la testa del Sindaco e i Romani non avrebbero esitato a manifestare il proprio sdegno, la legittima feroce critica alle politiche della sicurezza in città.

Oggi non è più così…

Oggi, dopo l’abbuffata mediatica di Mafia Capitale e le lunghe discussioni sul vergognoso malcostume della politica romana, la nostra classe dirigente, e con essa la cittadinanza, non si è posta più l’interrogativo di cosa accadesse nel presente tra le strade della Città Eterna. Parlo di microcriminalità, quella che quotidianamente insidia la serenità del cittadino, in particolare di quello appartenente ai ceti più deboli, su tutti donne ed anziani, ma anche del più vasto e strutturato sistema criminale insediatosi da qualche anno a Roma, dove non si vede più l’ombra della mafia nostrana ma di quella che, naturalmente, l’ha sostituita.

Insomma, ragionare, discutere e, si spera poi, il provvedere in merito alle questioni di sicurezza dovrebbe essere un’abitudine che media e cittadini devono tornare a fare proprie, per non mollare la presa su una priorità che resta tale.

La mafia nigeriana, i cadaveri ritrovati nei parchi e nei campi rom, le sparatorie e le rese dei conti soprattutto nei quartieri periferici non sembrano più fare notizia, come se ciò che doveva restare un romanzo criminale si fosse trasformato in una triste quanto evidente realtà da dover accettare.

E, allora, non posso che concludere augurandomi che i Romani si ridestino da questo torpore, senza strumentalizzazioni ma affinchè la sicurezza e la legalità delle nostre strade tornino, quotidianamente, a rappresentare una delle priorità della classe dirigente cittadina.

Di Fabrizio Santori

Fabrizio Santori
0 £0.00
Go to Top
× How can I help you?