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POLITICA - page 21

Politica Italiana, nazionale e locale

Roma, finalmente lanciato il bando per la rimozione veicoli

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Finalmente pubblicato il bando per la rimozione della auto, un provvedimento che la città aspettava da tempo e più volte rimandato.

Quattro rinvii hanno messo in difficoltà la città che ha dovuto soffrire non solo per la sosta selvaggia ma anche per le carcasse d’auto che purtroppo affliggono da mesi tante zone della Citta’ senza contare i tanti operatori che negli ultimi due anno sono stati licenziati dalle società che gestivano il servizio e che sono disoccupati da tempo.

Comparso sull’albo pretorio de comune il bando ha però riservato una soprpresa, una Niova modalità di esercizio e atta richiesta dalla gara, infatti i servizi non saranno affidati a concessionari proprietari di mezzi che si divideranno il territorio ma in un concetto diverso di aggregazione su piattaforma tecnologica online i servizi saranno coordinati dall’assegnatario che gestirà la piattaforma un call center e assegnerà di volta in volta secondo una logica da verificare a diversi attori sul territorio, un po’ come fanno per esempio siti online come deliveroo.

Il bando prevede “l’affidamento del servizio di gestione di una piattaforma aggregatrice web, finalizzato alla rimozione di veicoli e alla loro costudia e restituzione”.

Anche il periodo di affidamento è diverso da consueto si parla infatti di 28 mesi invece che i consueti 48 mesi dei precedenti bandi, una scelta che dovrà essere illustrata speriamo a breve

Il direttore generale di Roma Capitale ha illustrato la differenza tra i due servizi dichiarando che “ il nuovo modello permetterà una riduzione di costi notevole sfruttando un modell già utilizzato per altri servizi come foodora o mytaxi

Era stato lo stesso Franco Giampaoletti, Direttore Generale di Roma Capitale, ad illustrare le differenze tra i due servizi. Rispetto a quello tradizionale, il modello di business prescelto comporta una riduzione dei costi. “Si trova un soggetto, un’impresa, assimilabile a ‘My Taxi’ o ‘Foodora’, che non abbia in pancia i mezzi e il personale necessari all’esecuzione ma che sia in grado di predisporre un’organizzazione amministrativa, con software, hardware e call center, e che poi possa affidare a società esterne e dedicate, consorziate, il servizio di rimozione” ha dichiarato Gianpaoletti.

Per quanto riguarda l’opposizione il consigliere di FdI Francesco Figliomeni ha dichiarato a European Affairs che “ Finalmente dopo tante promesse e vari rinvii è stato pubblicato il bando per le rimozioni delle auto, un servizio necessario al fine di far defluire meglio il traffico e ridurre il livello di inquinamento acustico ed atmosferico che la maleducazione degli automobilisti indisciplinati contribuisce ad aumentare. “

Una analisi attenta della situazione in cui versa la città dopo mesi di assenza del servizio, uno di quelli fondamentali per la viabilità cittadina e non solo .

“ Abbiamo affrontato la questione alcuuni mesi fa nella commissione trasparenza capitolina dove è emerso che, con il vecchio sistema, in molti casi c’erano delle gravissime criticità dovute soprattutto al fatto che vi era una eccessiva penalizzazione per chi doveva ritirare il proprio veicolo rimosso che poi doveva andare a ritirarlo a distanza di decine e decine di chilometri e ciò a tutto vantaggio di qualche società di rimozione. Un ingiustificato spreco di risorse, quindi, ed un eccessivo disagio che, con il nuovo servizio, temiamo possa continuare a creare problemi alla collettività anche se ci auguriamo vengano eliminati o comunque ridotti.”

Questo primo passo aiuterà sicuramente il riordino del Cap in cui versa la città ma si spero che ci siano altre azioni a sostegno di questa notmalizzazione “Confidiamo, inoltre, che l’Amministrazione Capitolina voglia celermente migliorare le politiche per la mobilità- continua Figliomeni – sia pubblica che privata, che farebbe sicuramente diminuire il numero delle rimozioni che in ogni caso costituiscono un danno per tutti.

In generale qualche dubbio, dovuto forse ad una mancanza di informazioni che speriamo di poter avere nei prossimi giorni, sorge a proposito del modello che vede una piattaforma di gestione regolamentata da un appalto che poi deve attuare una serie di accordi con enti terzi che possono fisicamente esercire il servizio con trattativa privata in un settore quello della rimozione che non è sicuramente uno dei più semplici.

Saremo molto attenti nei prossimi giorni per seguire l’evolversi della situazione.

31 Maggio 2018 “Nasce il Governo del cambiamento”

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La comunicazione ufficiale arriva intorno alle 19:00 in una nota congiunta a doppia firma Luigi Di Maio e Matteo Salvini. “È stato raggiunto l’accordo per un governo politico M5S Lega con Giuseppe Conte Presidente del Consiglio”.

Dopo quasi tre mesi di trattative, nessuno vuole rischiare di prolungare ulteriormente l’incertezza di mercati, partner europei e atlantici, oltre che gli interrogativi dell’opinione pubblica.

Il governo c’è: ed è un governo politico frutto dell’accordo tra Movimento 5 stelle e Lega e già da lunedì 4 Giugno il presidente del Consiglio potrebbe presentarsi al Senato per il dibattito sulla fiducia.

Alle 21:00 il premier incaricato Giuseppe Conte, convocato al Quirinale, ha presentato al presidente della repubblica la lista dei ministri.

Con Conte alla presidenza del Consiglio, Di Maio e Salvini si prendono il ruolo di vicepresidenti del consiglio.

Luigi Di Maio mantiene l’incarico al super ministero dello Sviluppo economico unificato col ministero del Lavoro e affari sociali.

Matteo Salvini ottiene il ministero degli Interni.

Sempre in quota Lega il numero due del Carroccio Giancarlo Giorgetti prende l’incarico di sottosegretario alla presidenza del Consiglio.

Il contestato economista Paolo Savona sarà ministro agli Affari Europei; L’ex ministro Enzo Moavero Milanesi  sarà ministro degli Esteri

L’economista Giovanni Tria, Preside della Facoltà di economia di Tor Vergata e precedentemente presidente della Scuola Nazionale dell’Amministrazione, sarà ministro dell’Economia.

Il deputato pentastellato Riccardo Fraccaro (già questore a Montecitorio) sarà ministero dei rapporti con il Parlamento;

L’avvocato e senatrice della Lega Giulia Bongiorno sarà ministro alla Pubblica amministrazione;

La senatrice della Lega Erika Stefani sarà ministro agli Affari regionali e autonomie;

La senatrice M5s Barbara Lezzi sarà il ministero per il Sud

Il vicesegretario della Lega Lorenzo Fontana sarà ministero per la Famiglia e Disabilità ;

Il deputato del Movimento 5 stelle Alfonso Bonafede sarà il ministero della Giustizia ;

L’analista nei temi della difesa e della sicurezza Elisabetta Trenta sarà in quota M5s il ministero della Difesa;

Il senatore della Lega Gianmarco Centinaio sarà ministero delle Politiche agricole;

Il capogruppo M5s Danilo Toninelli sarà il ministero delle Infrastrutture;

Il provveditore di Milano Marco Bussetti sarà il ministero dell’Istruzione;

Il direttore della Nuova Accademia di Belle Arti Milano Alberto Bonisoli sarà in quota M5s il ministero dei Beni culturali e turismo.

Il capogruppo del M5s alla Camera Giulia Grillo sarà ministero della Salute. Sergio Costa sarà ministro dell’Ambiente.

Il giuramento domani 1 giugno alle 16

Alla festa solenne del 2 giugno l’Italia avrà il suo governo!

Figliomeni (FdI), Riqualificazione del Tevere, ancora nulla dalla giunta Raggi

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Consigliere Figliomeni, i giornali oggi ha grande risalto la notizia che il progetto Spiaggia sul fiume del sindaco Raggi non è ancora partito cosa ne pensa ?

Il degrado presente sulle sponde del Tevere è purtroppo sempre più diffuso a causa della presenza di baracche e giacigli di fortuna abitati da rom e senza fissa dimora nonché rifiuti di ogni genere che attirano la presenza di grossi topi, rettili, zanzare e gabbiani. Ed anche le zone del Tevere limitrofe a Ponte Marconi non sono esenti da queste presenze insopportabili. Anche per questo siamo rimasti meravigliati quando alcuni mesi fa il Sindaco Raggi ha lanciato l’idea di voler attrezzare delle spiagge sul fiume in quella zona così degradata che invece andrebbe seriamente riqualificata da tutti i punti di vista. Riteniamo che, ogni nuovo progetto, per essere credibile ed apprezzato dalla collettività, debba partire dalle effettive priorità non essendo sufficiente lanciare messaggi spot come per il c.d. “piano Marshall sulle buche” rivelatasi poi una vera e propria bufala. E, in virtù di tali considerazioni, occorrerebbe procedere allo sgombero degli abusivi lungo il fiume, alla rimozione dei tantissimi rifiuti, alla pulizia degli argini nonché lavorare con gli altri Enti competenti, quali l’Autorità di Bacino, la Regione Lazio ed il ministero dell’Ambiente, per la effettiva riqualificazione delle sponde e soprattutto dei fondali del Tevere dove, secondo gli studi degli esperti, vi sarebbero ben ventidue carcasse di barconi affondati che sarebbe opportuno togliere per evitare il rischio idraulico con esondazioni che potrebbero essere disastrose per le zone interessate.

Come molte altre parti della città anche il fiume versa in una condizione di abbandono e degrado ma anche di una conclamata gestione poco attenta che può provocare anche grandi danni.

Tra le denunce raccolte dal nostro giornale anche quella dei ciclisti che sono stati sorpresi dalla iena del fiume qualche settimana addietro causata dall’apertura delle saracinesche della diga a monte della città che sono state azionate senza nessun avviso, un evento altamente pericoloso che ha messo in pericolo ciclisti e passanti che stavano utilizzando le banchine del lungotevere.

Roma, San Paolo, stesso fiume ma nessuna spiaggia

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Lo scorso Dicembre il Sindaco Raggi aveva annunciato una nuova iniziativa interessante, la realizzazione di una spiaggia attrezzata in una zona del Tevere nei pressi di Ponte Marconi.

Questa iniziativa avrebbe permesso ai romani di vivere il fiume in un modo diverso dal solito, una idea non nuova visto che tutte le grandi città fluviali hanno da anni una spiaggia cittadina, ma che sarebbe stata apprezzata da molti.

Purtroppo ad un mese dalla stagione estiva ancora non si vede nessun lavoro sulla sponda, e sul sito del comune nessun bando per l’assegnazione della realizzazione e gestione della spiaggia.

Ancora una fake news? Non si sa perché la difficoltà di parlare con l’ufficio stampa del comune e’ cronica e non si riesce ad avere nessuna dichiarazione.

“Una altra iniziativa che avrebbe potuto rilanciare il quartiere del 8 municipio che invece resta ostaggio di degrado e scorribande notturne come è stato denunciato nella notte del 24 maggio” ha dichiarato Alessandro Conte candidato consigliere per la Lega nelle prossime elezioni municipali.

“ Iniziative di rilancio della città se promesse devono essere realizzate altrimenti sono solo fake news se non propaganda” continua Conte “ oltre lo sfalcio dei giardini ad opera di ovini e necessario rimettere in moto la macchina amministrativa e gestionale del comune per non ridurre la Città ad un rudere”.

È partito il totoministri. La svolta dopo 80 giorni!

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L’analisi scrupoloso del Colle ha dato esito positivo e si è concluso con l’incarico di Governo a Giuseppe Conte.

Conte e il Presidente Sergio Mattarella hanno avuto un lungo colloquio, circa due ore, sulle scelte da compiere e sul necessario collegamento europeo dell’Italia. È l’apertura su una squadra di governo il cui aspetto sembra delineata, ma comunque fondata su equilibri fragili.

Diversi sono i nodi da sciogliere come anche le posizioni da assegnare: ecco quali sono le persone in corsa per i ministri di importanza cruciale del nuovo governo.

I due leader saranno sicuramente nell’esecutivo. Matteo Salvini si accomoderà sulla poltrona, per lui strategica dell’Interno. Una posizione da cui potrà agire come regista sui temi della sicurezza e del controllo dell’immigrazione.

Luigi Di Maio avrà il dicastero del Lavoro unito a quello dello Sviluppo Economico, una posizione strategica da cui potrà lavorare al provvedimento simbolo del reddito di cittadinanza.

Per il MINISTERO dell’Economia in prima linea e tra i preferiti di Matteo Salvini c’è Paolo Savona, economista, età 81 anni. E’stato ministro dell’Industria nel governo Ciampi. Spesso è stato critico nei confronti delle politiche monetarie europee tanto da definire l’euro una “gabbia tedesca”. Un secondo nome è quello di Luigi Zingales,55 anni, economista e professore alla University of Chicago Booth School of Business. Fino al 2015 è stato consigliere Eni. Fu promotore del movimento politico “fermare il declino”.

Per il Ministero degli Esteri serve una figura chiave, una figura che confermi la collocazione internazionale ed europea dell’Italia. Il nome più giusto potrebbe essere quello del supertecnico Giampiero Massolo, classe 1954, presidente di Fincantieri dal 2016. Ma il M5s spinge ancora su Moavero Milanesi,già ministro per gli Affari Europei nel governo Monti e Letta.

Per il Ministero della Difesa il nome di Elisabetta Trenta pare non avere avversari. Donna dei pentastellati è docente universitaria di sicurezza e intelligence. Ex consigliere per i ministeri di Esteri e Difesa in Iraq e Libano.

La carica di Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio è una partita cruciale per la formazione del nuovo governo. I nomi che circolano sono due: Vincenzo Spadafora, braccio destro di Di Maio e Giancarlo Giorgetti uomo di Salvini.

Il nome di Giulia Bongiorno viene fatto per diverse caselle. Difficilmente potrà sedere sulla poltrona del Ministero Giustizia dove in pole c’è Alfonso Bonafede. Le altre caselle possibili sono la Difesa e i Rapporti con il Parlmento.

All’Istruzione dovrebbe toccare all’ex direttore di Sky Emilio Carelli. La pentastellata Giulia Grillo, medico, già capogruppo alla Camera, potrebbe sbarcare alla Salute. Gian Marco Centinaio, capogruppo leghista al Senato, classe 1971, dovrebbe guidare il ministero del Turismo. Il deputato leghista Nicola Molteni si gioca il ministero dell’Agricoltura con il vicesegretario Lorenzo Fontana. Laura Castelli, nota pr la sua battaglia sui No Tav dovrebbe al Dicastero per le Infrastrutture.

Sarà questa la squadra di Governo dell’avvocato del popolo?!

Noi gli auguriamo un Buon Lavoro!

Il governo non piace? lo spread schizza alle stelle

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Chissà come mai, ora che l’Italia sta per apprestarsi ad avere un governo che, almeno sulla carta, le ridà la dignità che merita, lo spread schizza e Francia e Germania ci accusano di “giocare con il fuoco”. Gli Stati Uniti parlano perfino di rischio dittatura.

La verità è che al resto del mondo fa comodo un’Italia zerbino, un’Italia “modello Gentiloni” dove si sta a capo chino e si dice sempre si alla UE. Gli italiani lo hanno capito e il 4 marzo hanno risposto: Centrodestra e movimento 5 stelle insieme hanno raggiunto quasi il 70% delle preferenze. Un risultato che non merita critiche né commenti, ma la presa d’atto che la gente si aspetta un cambio di rotta totale.

Basta con questa immigrazione incrollata e lucrosa, basta con i diktat dell’Europa, basta con questi politici asserviti e incollati alla poltrona. Per il bene del nostro Paese mi auguro con tutto il cuore che l’accordo fra Lega e M5s porti i risultati promessi. E pazienza se la stampa, i luminari della politica, e gli altri Paesi sono contrari a quella che chiamano “deriva populista”. Gli italiani esigono rispetto, e con il loro voto hanno deciso da chi vogliono essere governati.

Il resto sono chiacchiere, carta straccia. Anche le elezioni regionali in Valle D’Aosta hanno dato un segnale netto: si sta perseguendo la giusta strada. Speriamo dunque  che questo nuovo governo non ci deluda e avanti tutta ..senza paura né ricatti.

Fabrizio Santori

Portavoce di Difendiamo L’Italia

Governo, trovato l’accordo, c’è il nome del Premier, domani a Quirinale

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L’incontro tra Salvini e di Maio e durato poco ma evidentemente e stato fruttuoso.

“Abbiamo chiuso l’accordo sul premier e sulla squadra di ministri, siamo pronti a partire” ha dichiaro il leader della Lega al termine dell’incontro, trovato il nome del Premier che sarà terzo rispetto a Lega e M5S ma di caratura nazionale come più volte dichiarato “Contiamo di essere chiamati il prima possibile dal Quirinale e spero che nessuno metta veti su una scelta che rappresenta la volontà della maggioranza degli italiani. Si tratta di un nome equilibrato che soddisfa noi e loro”, ha aggiunto Salvini.

Un accordo che viene concluso dopo la stesura del contratto che i cittadini hanno potuto discutere nelle piazze e nelle strade nei gazebi allestiti dai militanti durante il week end.

Le opinioni della base leghista sopratutto a Roma sono state variegate ma unite da un unico filo conduttore la volontà di portare un cambiamento e di tenere sotto controllo il M5S con un contatto chitone definito anche se per molti troppo articolato.

Nel Lazio la Lega muove i suoi primi passi ma sembra convincere molti elettori provenienti si dal Centro Destra ma anche dalla sinistra disillusa dai governi e dalla gestione del patrimonio pubblico degli ultimi governi.

Molti i giovani che si sono presentati ad appoggiare il contratto di governo ai gazebi sintomo di grande cambiamento per una città come Roma che soffre evidentemente di una grave crisi.

“Prevista anche la costituzione di “un ministero per Famiglie e Disabilità e di uno per il Turismo”. Ha annunciato il leader della Lega Salvini che ha ribadito “è dal 4 marzo che faccio passi indietro nonostante abbiamo vinto le elezioni alla Camera, al Senato, sulla premiership. Se ne faccio un altro vado a finire a mare a Fiumicino”.

Per quanto riguarda la presenza di Fratelli di Italia nel governo Salvini se lo augura anche se non vuole forzare nessuno, come dire se ci sono sono ben venuti ma non sono indispensabili.

Berlusconi “Il riabilitato”. “Bentornato Presidente!

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“L’Italia, da oggi, torna ad essere più democratica”.

“Con Berlusconi in campo, il centrodestra torna vincente e, dentro il centrodestra, torna vincente Forza Italia”, esulta Renato Brunetta, che aggiunge: “Berlusconi torna in campo politico a tutto tondo, torna a rappresentare i tanti milioni di italiani che hanno votato Forza Italia e i tanti altri che la voteranno”.

A tre anni dall’espiazione della pena per frode fiscale, scontata in affidamento ai servizi sociali, Silvio Berlusconi ha ottenuto la riabilitazione dal tribunale di sorveglianza di Milano.

L’ex premier – che resta imputato nel terzo filone del caso Ruby ed è indagato per le stragi di mafia del 1993 – è di conseguenza di nuovo candidabile.

Vengono meno, dunque, gli effetti della legge Severino che imponeva l’incandidabilità dell’ex cavaliere per sei anni in seguito alla condanna definitiva a quattro anni. Ora Berlusconi avrebbe il diritto di ripresentarsi e correre per la Camera o il Senato.

Il ritorno in Parlamento è dunque più vicino!

Che cosa succederà adesso? Cambierà qualcosa nella formazione del Governo 5 Stelle-Lega?

Certo, questa svolta arriva come una vera e propria bomba politica. Irrompe sulle frenetiche e complicate trattative per la formazione del governo giallo/verde che potrebbe mutare i prossimi scenari

Il ritorno del Cavaliere scombina il tavolo tra Lega e M5s.

Forse per Salvini l’alleanza con Di Maio rischia di essere un suicidio politico. I Sondaggi,infatti, dicono che in caso di voto anticipato la vittoria della coalizione di centrodestra raggiungerebbe il 40% e le consentirebbero di governare da sola.

Alta mossa da compiere per il leader leghista, potrebbe essere quella di contrattare con il Colle un accorciamento dei tempi, chiedere cioè che si voti in autunno in modo tale da non disperdere il propellente che lo sta facendo salire nel sondaggi. Evitando però di finire nelle sabbie mobili di una nuova legge elettorale dove l’eventuale premio maggioranza, se dato al singolo raggruppamento e non alla coalizione, quasi sicuramente farebbe vincere il Movimento 5 stelle.

Intanto nel Backstage si cerca di capire come in mancanza di voto anticipato, l’ex premier possa tentare di entrare subito in Parlamento grazie alle elezioni suppletive, previste dal Rosatellum, ovvero quelle che si tengono ogni qualvolta un parlamentare si dimette in un collegio uninominale.

Basterebbe, insomma, un «prestanome» e il gioco è fatto. La prima finestra utile, come proposto da Michaela Biancofiore, sarebbe quella delle regionali in Trentino Alto Adige, che dovrebbero tenersi il 21 o il 28 ottobre prossimi, dove ci sarebbero alcuni uninominali disponibili (alla Camera e al Senato) e i probabili candidati alla presidenza sono tutti parlamentari in carica, in quota FI e Lega.

Il primo collegio «libero», sarebbe quello maggioritario camerale di Pergine-Valsugana per il quale dovrebbe correre l’attuale deputato leghista Maurizio Fugatti, che potrebbe cedere il posto al Cavaliere.

Al momento,Berlusconi ancora non avrebbe deciso sul da farsi, anche se il pressing azzurro per candidarsi subito si fa sempre più forte. «Sarà il presidente, a questo punto, a valutare e decidere qual è la soluzione migliore», spiega Giorgio Mulè, portavoce dei gruppi forzisti.

Anche se in queste ore il forcing di FI sul Cavaliere è quasi asfissiante. In tanti, infatti, gli chiedono di tornare al Senato e far sentire il suo peso politico.

«Da quando i parlamentari hanno letto la notizia della riabilitazione – rivela Mulè – è un susseguirsi di offerte di dimissioni di chi è stato eletto negli uninominali per consentire l’ingresso immediato di Berlusconi in Parlamento. Questo a dimostrazione dell’attaccamento, della fiducia e della stima che ognuno di noi ripone nel presidente».

La partita quindi è ancora aperta, il matrimonio tra Salvini e Di Maio forse “non s’ha da fare”

L’accordo sul nome dell’inquilino di Palazzo Chigi tarda ad arrivare, pertanto la tentazione di tornare alle urne con la consapevolezza di una più che probabile vittoria della coalizione di centrodestra fa gola a Matteo Salvini, che lo vedrebbe alla guida sicura dell’esecutivo con Silvio Berlusconi.

Di Anna Maria Massa

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Maxi operazione nei campi Rom, Giannini(lega) bene ma obiettivo chiusura

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– “La maxi operazione condotta questa mattina dal comandante Antonio Di Maggio dimostra ancora una volta come i campi rom siano terra di nessuno e luoghi incontrollati dove regna l’illegalità. Un ringraziamento al comandante della Polizia Locale ed agli oltre 400 agenti impegnati in questa operazione di ripristino della sicurezza. Basta con le politiche buoniste della sinistra rappresentate in regione dal Presidente Nicola Zingaretti e con l’inconcludenza della giunta grillina in comune”.

In questi termini si è espresso il Consigliere regionale della Lega Daniele Giannini sul l’annoso tema dei campi nomadi a Roma.

I campi in molti casi sono isole autonome dal controllo delle istituzioni e in molti casi di cronaca sono risultati essere punti di accoglienza di microcriminalità e di sfruttamento dell’immigrazione.

In linea generale in ogni luogo dove non si riesce a garantire l’applicazione delle leggi si crea un solo diritto quello del più forte e non è tollerabile che questo avvenga in un paese democratico e civile come l’Italia.

“L’unica soluzione ad oggi – continua il consigliere – è la chiusura di tutti i campi all’interno della nostra regione e la proposta della Lega, di destinare parte dei 5 miliardi stanziati per l’accoglienza, ed utilizzarli per il rimpatrio degli immigrati irregolari e l’espulsione dei molti pregiudicati che affollano questi campi, è l’unica via d’uscita per risolvere il problema”.

La giunta Raggi non ha di fatto avviato nessuna azione risolutiva bei confronti del problema che coinvolge la capitale da anni, anzi i recenti fatti che hanno coinvolto i due clan più famosi dei Casamonica e dei Spada testimoniano che la città ancora non si e affrancata dalla cosiddetta Mafia Capitale.

Azzurro, giallo e verdone

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Azzurro, giallo e Verdone.

L’azzurro Cavaliere non scenderà in campo!

Una scelta pragmatica, un’opposizione neutrale. Ma di fronte all’incognita di un voto anticipato, con i sondaggi che danno gli azzurri in continuo crollo, Berlusconi ha deciso di essere più pratico. E di consentire la nascita di un governo politico concedendo al massimo l’astensione (qualcuno ha valutato anche l’uscita dall’Aula) al momento del voto di fiducia, come segnale per non dichiarare ufficialmente morta la coalizione di centrodestra. L’aiuto di Forza Italia, però, si fermerà qui. Perché il Cavaliere, a questo punto della trattativa, preferisce avere mani libere su tutto.

Un esempio che potrebbe seguire anche Fratelli d’Italia poiché la confusione sotto il cielo pentastellato è davvero notevole.

Preferisce stare alla finestra ed attendere l’esito delle scelte di Mattarella. Decide di stare all’opposizione. Dopotutto in questi due mesi di trattative il partito della temeraria Giorgia Meloni è stato del tutto marginale, lontano dai veti dei tre giocatori di questa strana partita del “ gioco dell’oca”.

Si è tornati al punto di partenza, i dadi lanciati in questi 60 giorni non si sono mai fermati sulla casella giusta ovvero su quella di un accordo tra la coalizione che ha vinto le elezioni ed il primo partito votato nel sud del Paese.

E adesso lo spettro delle elezioni anticipate fa tremare la politica. Tremano le sedi dei partiti, tremano i neo-eletti alla camera e al senato. Qualcuno dei cinque stelle sussurra ai microfoni dei giornalisti “date a Berlusconi ciò che chiede, ma no elezioni anticipate”

L’Italia non vuole e non ha bisogno di tornare alle urne in estate. A luglio si va in vacanza. Non si può pensare al Rosatellum

Lo stesso Mattarella sa che portare l’Italia al voto porterebbe soltanto dei rischi enormi al paese. Ci vuole ancora credere, il nostro Presidente. Concede ancora dell’altro tempo a Salvini e Di Maio, congela il suo dream team, e aspetta, aspetterà per qualche altra ora ancora.

Dentro di lui sa che non può non farlo perché anche se dovesse far nascere il governo neutrale questo nascerebbe con una vita breve, anzi brevissima, visto che a sostenerlo sarebbe solo il PD.

Quindi non ci rimane che aspettare.

Gli attori della partita si facciano avanti. Facciano scattare finalmente il semaforo verde, anzi giallo/verde. E che il governo abbia inizio!!

Anna Maria Massa
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