Il magazine della tua Città

Category archive

POLITICA

Politica Italiana, nazionale e locale

Sanità, a Latina 124 nuovi posti letto

CRONACA/POLITICA by

ASSESSORE PALAZZO: “CON DELIBERA DI GIUNTA 124 NUOVI POSTI LETTO, CON ORGOGLIO ANNUNCIAMO UN CAMBIO DI PASSO GRAZIE ALLA NOSTRA AMMINISTRAZIONE”

. “Voglio esprimere la mia soddisfazione per l’intervento della giunta regionale che con una delibera straordinaria e necessaria mette di fatto a disposizione dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina 124 nuovi posti letto”, lo dichiara in una nota l’assessore Ambiente, Transizione Energetica e Sport della Regione Lazio, Elena Palazzo.

Keep Reading

Itticoltura, fuori dal golfo di Gaeta solo gli allevamenti di pesce, si salvano quelli di molluschi

CRONACA/POLITICA by

Gli allevamenti di molluschi potranno rimanere all’interno del Golfo di Gaeta. Quelli di pesci, invece, dovranno essere spostati.

Lo ha stabilito la Giunta regionale del Lazio, presieduta da Francesco Rocca, che ha approvato le modifiche – su proposta dell’assessore all’Ambiente e allo Sport, Elena Palazzo – alla delibera del 19 febbraio 2010 che, invece, vietava nell’area del golfo sia la piscicoltura che la mitilicoltura.

Keep Reading

ZES UNICA, Palazzo: “Bene lettera del Presidente Rocca al Ministro Fitto”

POLITICA by

ZES UNICA. PALAZZO: “BENE LETTERA PRESIDENTE ROCCA A MINISTRO FITTO PER ESTENDERE REGIME SPECIALE ANCHE A PROVINCE DEL BASSO LAZIO”

. “Dobbiamo sostenere le aziende che operano nell’area di Latina e Frosinone, in questo momento non comprese nella cosiddetta Zes Unica. Le province del basso Lazio, infatti, vicine geograficamente a quelle inserite nella Zona Economica Speciale, rischierebbero di soccombere non potendo contare sulle stesse agevolazioni riconosciute invece al Mezzogiorno”, lo scrive in una nota l’assessore Ambiente e Sport della Regione Lazio, Elena Palazzo.

Keep Reading

Incontro Sanchez Meloni

Questa mattina, presso Palazzo Chigi il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha incontrato il capo del governo spagnolo Pedro Sanchez.

La Spagna sta per assumere la presidenza di turno del Consiglio europeo ed in quest’ottica si è rafforzata la sintonia tra Italia e Spagna, in particolare sui temi del partenariato strategico in particolare sui settori dell’energia e della cultura.

La Premier ha commentato l’aggiudicazione della gara per l’Alta Velocità in Spagna, con la presenza dei nostri Frecciarossa.

Confermato l’appoggio da parte dei due governi, verso il governo Ucraino, sia sul piano militare, economico ma soprattutto umanitario, Sanchez ha confermato la presenza di 170mila profughi ucraini che vivono in Spagna.

La riforma del mercato elettrico sarà un argomento che la Spagna, con l’appoggio dell’Italia, porterà in Ue come principale impegno.

Il tema dei migranti, come problema europeo e no delle singole nazioni, è un altro impegno che la Spagna porterà in consiglio europeo.

Al termine dell’incontro Sanchez, fuori da Palazzo Chigi, è stato contestato da una cinquantina di universitari spagnoli.

45° anniversario del rapimento di Aldo Moro e dell’uccisione degli agenti della sua scorta

Il Ministro Piantedosi: «Nostro dovere ricordare chi pagò con la vita per difendere eroicamente Democrazia e Istituzioni»

«Sono trascorsi quarantacinque anni da quel 16 marzo del 1978 quando a Roma, in via Fani, i terroristi delle brigate rosse rapirono Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, assassinando ferocemente i cinque componenti della sua scorta.

Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Francesco Zizzi e Raffaele Iozzino sacrificarono la propria vita per proteggere lo statista democristiano, poi barbaramente ucciso il 9 maggio di quello stesso anno.

Una pagina drammatica della storia repubblicana che ebbe un impatto profondo sulla politica italiana e ancor oggi rappresenta uno fra i momenti più dolorosi della storia del nostro Paese.

È nostro dovere oggi ricordare e onorare il sacrificio di chi pagò il prezzo più alto per difendere eroicamente la Democrazia e le Istituzioni che la rappresentano.

La memoria di quegli eventi e degli Uomini che, in anni bui, hanno combattuto per custodire la nostra Repubblica contro ogni tentativo di destabilizzazione, rimane un riferimento forte per tutti coloro che, ogni giorno, operano per riaffermare i valori di libertà e giustizia.

Con profonda e immutata commozione rivolgo il mio memore pensiero alle vittime e la vicinanza, mia personale e del Ministero dell’interno tutto, ai loro familiari».

Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in occasione del 45° anniversario del rapimento del Presidente Aldo Moro e dell’eccidio di via Fani.

Ufficio Stampa Ministero dell’Interno

Il Sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri questa mattina ha deposto una corona d’alloro presso la lapide commemorativa di via Fani, in occasione del 45° anniversario del rapimento di Aldo Moro e della strage della sua scorta.

Era la mattina del 16 marzo 1978, quando l’auto che trasportava il presidente della Democrazia Cristiana dalla sua abitazione alla Camera dei deputati fu fermata in via Mario Fani da un commando delle Brigate Rosse. I terroristi uccisero Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Francesco Zizzi, Raffaele Iozzino, i cinque componenti della scorta e rapirono Moro. Dopo una prigionia di 55 giorni, il corpo di Aldo Moro fu ritrovato il 9 maggio nel cofano bagagli di una Renault 4 a Roma, in via Caetani.

Ufficio Stampa Roma Capitale

 “Il 16 marzo del 1978 è una data che rimarrà per sempre impressa nella coscienza civile del popolo italiano, così come la grandezza dello statista Aldo Moro sarà un imperituro esempio cui tendere,  come cittadini e uomini delle Istituzioni.

A noi, infatti, spetta il compito di custodire e ravvivare nella memoria delle giovani generazioni il ricordo di questa pagina buia e drammatica della storia repubblicana.

Sono trascorsi quarantacinque anni dal feroce assassinio a Roma, in Via Fani, ad opera dei terroristi delle Brigate Rosse di Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Francesco Zizzi, Raffaele Iozzino, i cinque componenti della scorta del Presidente Aldo Moro che pagarono con la loro vita il tentativo di proteggere lo statista democristiano, rapito e ucciso al termine di cinquantacinque giorni di prigionia,  il 9 maggio dello stesso anno.

Il nostro pensiero, deferente e commosso, è rivolto alle vittime e ai loro parenti, per un agguato che rappresentò un vile attacco alla tenuta democratica del Paese.
Non dimenticheremo mai il sacrificio di questi uomini dello Stato uccisi durante il loro servizio reso all’intera Nazione”.
 
Francesco Rocca
Presidente della Regione Lazio

Cerimonia di celebrazione dell’anniversario dei Patti Lateranensi

Tradizionale vertice bilaterale a palazzo Borromeo a Roma. Fra i temi affrontati: Giubileo, immigrazione e famiglia. Il cardinale Parolin sulla guerra in Ucraina ribadisce la necessità di un cessate il fuoco per tutelare la popolazione. Il vice premier Tajani parla di un confronto molto positivo

Alessandro Guarasci – Città del Vaticano

“Clima sereno”, massima collaborazione tra Italia e Santa Sede, a cominciare dall’immigrazione, alla guerra in Ucraina, per arrivare alla famiglia. E’ quanto è emerso nel tradizionale vertice bilaterale stasera a Palazzo Borromeo, a Roma, in occasione dei 94 anni dall’anniversario dei Patti Lateranensi. Presenti, tra gli altri, il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Da entrambe le parti è stata sottolineata la volontà di dialogare per il “bene della società”.

Giubileo 2025 e famiglia

Fra i temi affrontati il Giubileo del 2025, in un’ottica di “collaborazione”. “Siamo anche già un po’ in ritardo – ha detto il cardinale Parolin. Una parte dell’incontro è stata dedicata alle tematiche più vicine alla Chiesa italiana, come famiglia, povertà, scuola. E sulla famiglia, dal vertice dei Patti Lateranensi, è arrivata la volontà di rafforzare questa cellula fondamentale della società, soprattutto nell’ottica di combattere la denatalità.

Sulla guerra in Ucraina arrivare a un cessate il fuoco

Sul conflitto in Ucraina, il porporato ha sottolineato che si registra “la difficoltà di arrivare al cessate il fuoco, di mettere fine ai combattimenti. E soprattutto tenendo conto, l’aspetto umanitario che sta molto a cuore alla Santa Sede”. Insomma, le condizioni di vita in cui vive buona parte della popolazione ucraina sono fonte di preoccupazione. Discorso simile per quanto riguarda i migranti, con la necessità, da parte vaticana, “di individuare percorsi di regolarizzazione dei flussi migratori”.

La disaffezione al voto solleva molti interrogativi

Sulle elezioni regionali di ieri in Lombardia e Lazio, che hanno visto un’affluenza del 40%, il segretario di Stato vaticano ha detto che non è stata evocata “la questione dell’astensionismo”, tuttavia “è indubbio che è una disaffezione che solleva molti interrogativi, soprattutto sui giovani, e che appare proprio come un richiamo alla politica”.

Tajani: con la Santa Sede percorso comune su tante questioni

Anche da parte italiana è stato messo in evidenza il clima di collaborazione con la Santa Sede. Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine della cerimomia per i Patti Lateranensi, ha aggiunto che “si potrà seguire un percorso comune su tante questioni. Anche sulla politica estera ci siamo confrontati parlando di pace, della situazione in Africa, nei Balcani, degli aiuti umanitari che stiamo portando, delle minoranze cristiane nel mondo dove c’è un forte impegno anche del ministero degli Esteri. Quindi un incontro molto positivo. E poi la presenza del presidente Mattarella ha rinforzato il  confronto e quindi direi che è stata una giornata positiva”.

Ufficio Stampa Vaticano

Analisi giuridica dello “jus covidianus…” ad personam…

POLITICA by

Nella miseria legislativa a cui stiamo assistendo ormai da quasi dieci mesi nel susseguirsi di provvedimenti governativi e decreti-legge solo approvati con massiccio ricorso alla “fiducia” ed assenza di qualsiasi dibattito parlamentare, non solo si trovano svarioni anche di lingua italiana e giuridici – segno che gli estensori ministeriali di leggi e decreti gareggiano in povertà intellettuale e legislativa con i politici che tali provvedimenti suggeriscono – ma emergono anche norme che nulla hanno a che fare con la lotta contro il Covid-19.

Keep Reading

“Nel nome di Craxi”. Un nuovo saggio di Mirko Crocoli su un altro capitolo della storia d’Italia.

POLITICA by

Ormai alcuni giorni fa è uscito un libro su un personaggio che è stato fondamentale nella storia e per la storia contemporanea del nostro Paese.

La copertina del libro

Un saggio che a pieno titolo occupa già la vetta delle classifiche dei libri venduti on-line, e non sto esagerando (potete verificare).
Si tratta del libro “Nel nome di Craxi”, nuova fatica letteraria dell’autore viterbese Mirko Crocoli – di cui chi scrive ha già avuto modo di recensire alcune opere – scritta per i tipi di A.Car Edizioni.
Stavolta il nostro autore si è soffermato sulla storia, l’importanza ed il significato socio-politico di Bettino Craxi.
Non ci soffermeremo assolutamente, in questo articolo, su disquisizioni di natura politica ma, invece, vogliamo sottolineare l’importanza – specie in giorni come questi – di ricordare un personaggio come quello che abbiamo testé citato. Studiare Craxi, infatti, a prescindere dal proprio credo politico, è utile per comprendere al meglio la storia dell’Italia contemporanea, di cui Bettino è stato a pieno titolo un protagonista.
All’autore, va infatti il nostro apprezzamento per aver svolto – nel suo stile senza fronzoli, a cui siamo ormai abituati – un’opera di studio documentale, incrociata con interviste e contributi inediti di persone che hanno conosciuto, a vario titolo, direttamente o meno, Bettino Craxi.
Nel libro di Crocoli figurano contributi di Paolo Pillitteri, Gennaro Acquaviva, Claudio Signorile, Ugo Intini, Enzo Carra, Stefano Andreotti (il comandante della base di Sigonella, ndr), il generale Paolo Inzerilli (Gladio, ndr), Stefano Cagliari (figlio di Gabriele Cagliari, ndr), l’ex magistrato Tiziana Parenti, ma anche giornalisti, storici e vecchi collaboratori e amici dell’ex leader socialista.
Amici, conoscenti e collaboratori per farci arrivare all’assunto che moltissimi Italiani lo hanno amato, qualcuno lo ha odiato – pensiamo al tristissimo episodio dell’Hotel Raphael – e alcuni hanno solo avuto il coraggio di osservarlo da lontano.
Con uno stile narrativo particolare, a volte un po’ urlato, e sicuramente con una prosa diretta e volutamente poco leziosa, Mirko Crocoli ci racconta il personaggio “Craxi” in molte, se non tutte, le sue sfaccettature: il socialista, l’uomo innamorato della politica, lo statista, il risolutivo leader nella nota vicenda di Sigonella, la vittima di Mani Pulite.. E non solo.
Scorrendo i capitoli del libro, si nota come in esso si alternino racconti storici, commenti, interviste di personaggi che ne hanno potuto saggiare l’esperienza di vita, la qualità dello statista, il buon senso come amministratore, l’intuito politico e, forse, anche la capacità predittiva.
In questo libro c’è di tutto: dalle notti di volantinaggio per il padre Vittorio (candidato in parlamento) alla prima tessera (non ancora maggiorenne) alla sezione del PSI di Lambrate, dall’attivismo nei turbolenti anni universitari ai primi passi nelle amministrazioni lombarde, passando per le cariche interne al PSI, alla prima elezione alla Camera, allo strappo con i comunisti italiani, all’elezione come segretario nazionale del suo partito.
E poi, il contributo alla battaglia per la liberazione del Presidente DC Aldo Moro, la consacrazione di Sandro Pertini al Quirinale, l’appoggio al primo governo Cossiga per gli Euromissili, il sostegno al governo Spadolini e la Presidenza del Consiglio dei Ministri del 1983… Insomma, non solo (ma anche) Sigonella: molti sostengono che a Craxi si debba il rimodernamento dell’apparato pubblico, una nuova modalità di lotta al terrorismo, il rilancio del Made in Italy e delle esportazioni, e – in generale – un nuovo prestigio internazionale. Qualcuno lo definisce “socialista liberista e liberale”, “innovatore”, “avanguardista”, e addirittura “profetico”.
Un nota personale: chi scrive sa che questo libro è frutto di una riflessione dell’autore maturata più di qualche tempo fa, quando altri progetti editoriali erano già in cantiere o altri ancora erano stati appena esposti alle luci della ribalta. E’ chiaro come – a prescindere da quello che si possa pensare di Craxi e della Prima Repubblica – un’opera del genere vada letta con la dovuta attenzione, proprio in virtù della raccolta informativa e dei racconti che vengono riportati su Craxi.

La quarta di copertina.


Un’attività che non si è superficialmente soffermata sulla mera lettura di qualche articolo presente sugli archivi internet, su wikipedia, o su qualche filmato YouTube.
Come per tutti i capitoli della storia d’Italia un po’ controversi, molto affascinanti, meritevoli di approfondimento e ignoti al grande pubblico – come del resto sono tutti gli argomenti che l’autore ha cercato e cercherà di affrontare nei suoi scritti passati ed in quelli futuri – noi ci limitiamo a consigliare la lettura di questo libro per giovare di una visione il più possibile onnicomprensiva del ruolo che Craxi ha avuto, dell’uomo, del politico, e del mito che attorno a lui è stato costruito.
Una chiave di lettura diversa e non conforme, per capire quello che è accaduto dopo la Prima Repubblica e, forse, per comprendere cosa sta succedendo adesso.

Domenico Martinelli

Articolo comparso anche sulla rivista euNOMIKA a questo link.

Ong battenti bandiera Tedesca, protesta all’ambasciata

POLITICA by

Nel mediterraneo nonostante l’emergenza Covid continua l’attività di alcune Ong che raccolgono i migranti partenti dalle coste libiche per poi portarli sulle coste italiane.

L’ammiraglio De Felice esponente della Lega ha manifestato presso l’ambasciata tedesca per protestare sulla mancata presa di posizione del governo tedesco sulla questione.

Keep Reading

Turismo, la Lega accusa Zingaretti

POLITICA by

TURISMO, SANTORI (LEGA) “REGIONE LATITA MENTRE SETTORE CROLLA, SERVE CURA-SHOCK” 

“Lo studio di Bankitalia sull’economia del Lazio evidenzia un tracollo del settore turismo e di tutto l’indotto. Non solo, Unioncamere denuncia che, a causa dell’emergenza Coronavirus, tra marzo e maggio c’è stato un drammatico meno 5.000 (rispetto allo stesso periodo del 2019) per quel che riguarda le nuove imprese: dovevano nascere soprattutto nella ristorazione e nel turismo, ma non hanno mai visto la luce. A fronte di questi dati, la Regione Lazio tace e si gira dall’altra parte”. Lo sottolinea Fabrizio Santori (Lega), secondo il quale “per far ripartire davvero l’economia regionale serve una cura-shock, che parta proprio da questi comparti e da tutto ciò che ruota loro attorno: serve una fortissima iniezione di liquidità, un sostegno vero e concreto per tutte le aziende dell’ospitalità e per tutti i lavoratori massacrati dall’assenza di visitatori stranieri (guide e operatori turistici in primis)”.

Keep Reading
1 2 3 22
admin
0 £0.00
Go to Top
× How can I help you?