Geolier, il “secondino” della musica

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Emanuele Palumbo, in arte Geolier, è nato il 23 marzo del 2000 a Napoli. Cresciuto a Secondigliano, si è avvicinato alla musica da piccolissimo grazie ai dischi di Co’Sang, Club Dogo, Nas e Rocco Hunt.

L’origine del suo nome è legata al suo quartiere: Geolier significa “secondino” in francese. Nome con il quale gli abitanti di Secondigliano vengono chiamati da quelli degli altri rioni. 

Da piccolo lavorava e andava a scuola. Proprio durante le sue giornate in fabbrica ha scritto il suo primo pezzo. I primi contatti con il mondo della musica li ha con Nicola Siciliano, al quale chiede consigli. Da questa amicizia nasce il brano “P Secondigliano” (per Secondigliano) un inno alla vita di strada e all’amore per il proprio quartiere. Il pezzo diventa in poco un successo: inizia come passaparola tra i telefoni degli amici fino a diventare virale. 

Adesso viene considerato come uno dei rapper più talentuosi della sua generazione. Nel 2019 ha pubblicato il suo album di debutto, intitolato “Emanuele”. Un album che ha come obiettivo descrivere la sua personalità e far conoscere la realtà di Secondigliano, che è conosciuta solo come set di Gomorra.

Nel 2020 ha collaborato con illustri rapper della scena italiana: Samurai Jay, Lele Blade, Boro Boro e Rocco Hunt. Ha anche pubblicato un brano, “M’ Manc”, prodotto da Sablo e in collabroazione con Sfera Ebbasta. È apparso nell’album di Gigi d’Alessio “Buongiorno” e in “Tik Tok RMX” di Sfera, a fianco a Marracash, Gué e Paky.

Adesso è a lavoro per il secondo album, in cui vorrebbe sdoganare del tutto l’uso del napoletano nel mercato discografico.

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