in EUROPA by

Giornata della commemorazione della Memoria

Il 27 gennaio si celebra il 77esimo anniversario della Liberazione del campo di concentramento nazista di Auschwitz-Birkenau per mano dell’Armata Rossa.

E’ un dovere storico e civile ricordare tutti i sopravvissuti e i milioni di donne, uomini e bambini di fede ebraica uccisi barbaramente dal regime nazista, insieme a tutte le altre vittime della croce uncinata. In molte cerimonie, in tutta Europa e nel mondo, verranno chiamati e pronunciati di tutti coloro che furono strappati alla vita dall’olocausto.

Quest’anno ricorre, inoltre, l’80esimo anniversario della conferenza di Wannsee, la riunione che segnò il destino degli ebrei europei. In tale occasione, infatti, decisero di rastrellare sistematicamente l’Europa alla ricerca della gente di confessione ebraica per sterminarla.

La causa culturale di tutto ciò fu l’antisemitismo che riuscendo a disumanizzare il popolo di Abramo aprì le porte alla Shoah.

Non dobbiamo mai dimenticare.

Tuttavia, questa giornata deve essere anche un’occasione per guardare al futuro facendo beneficio del passato. Infatti, ancora oggi l’antisemitismo continua a proliferare nel nostro continente. Dall’inizio della pandemia si sono propagate, sia online che offline, teorie complottistiche e disinformazione di matrice antisemita. Le persone che sfilano per le strade europee indossano al petto la stella di David, paragonando le misure pandemiche al genocidio del regime del terzo Reich, banalizzando e svuotando di contenuto la Shoah.

Ogni europeo deve studiare e conoscere i fatti dell’Olocausto poiché con una sua rappresentazione distorta di rischia di sminuire la sua portata storica e rialimentare la retorica dell’odio.  

Proprio per questo motivo la Commissione Europea ha presentato la prima strategia dell’Unione sulla lotta all’antisemitismo nel segno del sostegno alla comunità ebraica. Questo piano di azione dell’Ue propone oltre 70 azioni concrete tese a: contrastare l’antisemitismo online, garantire la sicurezza delle comunità ebraiche, creare una rete di siti aperti al pubblico per far vedere i luoghi dell’olocausto, tutto al fine di raggiungere la gente del continente con riflessioni su una cultura della Memoria sulla Shoah.

Il fulcro di questa azione messa in atto dall’Europa è quella di garantire a tutte le persone di confessione ebraica di poter esercitare appieno e nella massima libertà le loro tradizioni religiose e culturali. Perché l’Europa potrà prosperare e diventare veramente nazione solo con le potranno farlo anche tutte le sue comunità presenti al suo interno che sono parte integrante della storia del continente e dunque devono essere anche parte attiva nella costruzione del futuro che verrà.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

*