Questo Natale aggiungi un posto a Tavola

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Si è chiuso Giovedì 20 Dicembre al teatro Brancaccio di Roma il sipario numero 100 del Musicall “Aggiungi un posto a tavola” di Garinei e Giovannini portato alla ribalta da Johnny Dorelli il cui testimone è stato preso da uno straordinario Gianluca Guidi che da dieci anni ormai interpreta il moderno sacerdote di montagna, Don Silvestro, a cui una dolcissima, ma un po’ indisciplinata, Clementina fa inesorabilmente la corte.

Chiusura con tanto di festa e taglio di torta sul palco e saluto del Direttore Artistico e produttore Alessandro Longobardi. Cento repliche dopo 45 anni di spettacoli a testimonianza che non solo certi valori come l’amicizia, l’amore, la solidarietà, la fede, l’unione e il perdono non muiono mai, ma sono ancora oggi pane quotidiano di una società che spesso però non sa dove approvigionarsene.

Uno spettacolo degno dei migliori musicall al mondo con scenografie magnifiche e un’orchestra dal vivo. Corpo di ballo e attori bravissimi.

Nei saluti finali standing ovation per un intramontabile Enzo Garinei (voce fuori campo di un Dio onniscente un po’ burlone) che, visibilmente commosso, ha ringraziato il pubblico da un angolo della galleria, ed è testimone di una romantica epoca di cui si sente nostalgia non solo a teatro e nello spettacolo in genere.

“Aggiungi un posto a tavola” dovrebbe essere un appuntamento fisso, almeno a Natale, per quelle famiglie che stanno crescendo i loro figli; un investimento, più che il costo per vedere uno spettacolo, per regalare emozioni che di certo rimarranno indelebili nei bambini stessi che forse poi, da adolescenti, sapranno meglio riconoscere le differenze tra testi sani e di dubbio gusto di musica anche commerciale ed essere, senza vergogna, portatori di sani principi e valori anche già dai 14 anni.

La vita di oggi è una roulette in cui il piatto gira continuamente 24 ore su 24 e dove non possiamo mai prevedere dove vada a cadere la pallina. E’ difficile fare programmi, è facile isolarsi e chiudersi a difesa contro tutto e tutti ed uscire allo scoperto solo attraverso una vita virtuale diffusa a mezzo dei social.

Un’ epoca, questa, dove mentre molti sono quelli che soffrono la fame ed il freddo, non solo dormendo per la strada, fanno successo in televisione trasmissioni dove una squadra di fortunati figli di papà ostenta le proprie giornate tra shopping e discorsi inutili, diventando per assurdo modelli per quegli adolescenti che hanno fame di tutto e subito. Una tendenza che arriva anche ai loro genitori, alle diverse classi sociali…nei diversi ambienti di lavoro.

Il denaro innanzi tutto perchè è quello che compra ogni cosa, ma non solo materiale (così si crede oggi ed è questo il virus peggiore), ma anche spirituale. Si pensa che il denaro possa comprare amicizia, amore e soprattutto che ci eviti di rimanere soli.

Si, perché è la solitudine un’altra delle piaghe moderne. E nonostante i mille, tremilla o cinquemila amici che potremmo avere in un solo prodilo Facebook, siamo paradossalmente soli.

Ognuno ha paura dell’altro, perchè viviamo di “RIR”, Rabbia Invidia e Rancore, alimenati da quella competizione sempre virtuale che ci ha reso schiavi di una realtà da comunicare ad ogni costo, in ogni momento, ma che non ci appartiene.

Ecco perché bisognerebbe aggiungere sempre un posto a tavola (almeno in questi giorni)…per quell’amico con cui litigammo…per quel fratello incompreso…per quel vicino rimasto solo…

Tutto dovrebbe ripartire da qui, soffocando con sabbia e cemento il pregiudizio, il rancore… sorridendo di più ricordandoci di apprezzare sinceramente quel che di buono esiste in ognuno di noi. BUON NATALE!

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