Al MAXXI la scuola del futuro discussa dall’ANP

in CULTURA by

Durante il convegno “La scuola del futuro al MAXXI – Bellezza, efficacia, sicurezza”, Antonello Giannelli, Presidente dell’ANP, risponde al Ministro Bussetti che, durante l’audizione alla Commissione Cultura della Camera nell’ambito dell’esame in sede consultiva del ddl bilancio, ha dichiarato che “verrà meno la chiamata diretta dei docenti per le scuole di ogni ordine e grado.”

“Via le graduatorie, è uno dei punti cardine di questo convegno. Se vogliamo davvero parlare di reclutamento snello, per usare le parole del ministro, i Dirigenti scolastici devono poter scegliere i docenti, in particolare i supplenti, sulla base delle competenze e non delle guaduatorie. La responsabilità è, e deve essere, del dirigente. Non è però accettabile che i docenti di ruolo non abbiano una formazione iniziale di qualità. Non possiamo tornare indietro rispetto ad una fondamentale conquista culturale”.

A proposito della dichiarazione del ministro Bussetti di assunzione a tempo pieno di 226 tra i 700 dipendenti assunti lo scorso anno a tempo parziale come personale amministrativo e tecnico delle scuole, Giannelli precisa che “si tratta di una notizia positiva ma ricordiamo che le segreterie delle scuole, nel frattempo, sono alla paralisi. Manca il personale amministrativo e tecnico e spesso sono i dirigenti a dover sopperire a queste carenze”.

In conclusione il presidente dell’ANP ribadisce i tre punti che hanno caratterizzato il dibattito di queste due giornate di lavori: “via le graduatorie”, lasciando al dirigente scolastico la possibilità di scegliere gli insegnanti supplenti sulla base delle competenze; “via le materie”, inteso come superamento della rigida separazione tra discipline scolastiche a favore della centralità di argomenti significativi; “attenti ai solai”.

“Il Ministro ha parlato di finanziamenti alle province per la manutenzione dell’edilizia scolatica. Lo scorso anno si è registrato un crollo a settimana all’interno delle scuole e solo per fortuna non ci sono stati incidenti gravi. Non basta battere i solai con un bastone e neanche la mappatura satellitare delle scuole, servono controlli seri perché si possa parlare di scuola sicura”.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

*