Okkupazioni, ora basta, finalmente sgomberato il Liceo Virgilio

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Sono stati giorni di grande polemica quelli che hanno scandito l’occupazione dello storico Liceo Virgilio.

Iniziata la scorsa domenica con l’accesso illegale degli studenti che hanno poi impedito lo svolgersi delle lezioni e l’organizzino di eventi serali all’interno della scuola come l’ormai famosa “porchettata” nel pieno spregio dell’istituzione e delle norme di sicurezza.

Una polemica alimentata dallo stesso vice preside del Liceo che in una intervista al “Messaggero” dei giorni scorsi aveva accusato la Polizia di mancato intervento a seguito della “comunicazione” di occupazione inviata alla questura.

Comunicazione e non denuncia, spiegano le fonti di polizia, che di per se non può generare un intervento di sgombero ma solo una verifica della situazione che e stata fatta.

Anche il presidente dell’associazione Nazionale Presidi del Lazio si era espresso in modo molto critico nei confronti della polizia dando al mancato intervento anche una connotazione politica.

”Molto spesso i presidi hanno chiesto l’intervento della Polizia e questa non è intervenuta, presumibilmente per gli ordini che deve aver ricevuto” -ha dichiarato Mario Cervoni al Messaggero -“Io non penso che per far entrare la Polizia in una scuola serva la richiesta di un preside – sottolinea – anche perché in questo caso la presidenza ha informato le forze dell’ordine dall’inizio dell’occupazione, che testimonia una illegalità. Penso che sia sbagliato non intervenire perché così si manda un messaggio negativo ai ragazzi”.

Polemica che si e spenta con a denuncia e richiesta di intervento per lo sgombero che si e svolto senza particolari problemi dopo un tentativo di non far entrare le forze dell’ordine durato molto poco al quale e seguita l’identificazione dei maggiorenni e la consegna dei minorenni ai genitori dopo una settimana di “vacanza politica” dei ragazzi.

Un storia di ordinaria “Okkupazione” come purtroppo se ne sono viste tante con i presidi a volte ostaggio psicologico degli studenti tanto da sperare in un intervento autonomo delle autorità come a giustificare la propria imparzialità di fronte agli studenti.

Un messaggio questo si distruttivo nei confronti dei ragazzi che vedono l’autorevolezza dei presidi dissolversi davanti a qualsiasi loro richiesta, dalle occupazioni, alla presenza di droga nelle scuole, una situazione ormai insostenibile in molte parti del paese testimoniata sia da atti di bullismo verso i ragazzi che da veri e propri atti di violenza verso i professori, atti che testimoniano come l’autorevolezza e l’autorità dei professori e dei loro dirigenti sia ormai ridotta ad un lumicino da faro che doveva essere.

Dura condanna della Lega che da tempo denuncia un trend negativo nei licei romani dove indottrinamento polittico, scioperi e occupazioni sono tollerati se non approvati dal corpo docenti.

“Apprendiamo con favore che la situazione nel Liceo Virgilio sta tornando alla normalità” a Dichiara Maurizio Politi, capogruppo della Lega all’assemblea Capitolina” -Siamo stati tutti studenti, ma le scelte di pochi non possono condizionare l’istruzione di molti. Le nostre scuole hanno criticità evidenti, ma non vanno trasformate in un terreno di scontro permanente, dove gli unici a farne le spese sono gli studenti che vorrebbero frequentare le lezioni.”

Dura la condanna di Fabrizio Santori, dirigente regionale della Lega, “Finalmente si interviene al Liceo Virgilio a Roma che ogni anno diventa il simbolo delle okkupazioni studentesche senza controllo. L’occupazione è di fatto una forma di protesta illegale in cui gli studenti manifestano un loro disagio occupando i locali scolastici. Ma spesso queste forme di denuncia si trasformano in zone franche di libertà per fumare cannabis, organizzare party o semplicemente per saltare giorni e giorni di lezioni scolastiche calpestando la libertà di tanti studenti di frequentare la scuola e di sfruttare il tempo in altro modo. Oltre all’intervento delle forze dell’ordine, che ringraziamo per aver riprostinato la legalità, dall’altro è necessario che ci sia un maggior controllo in quello che avviene quotidianamente negli edifici scolastici dove alcuni docenti si rendono complici di un sistema politicizzato che calpesta chi vorrebbe una scuola libera dai partiti e da un certo pensiero dominante a sinistra che orienta i giovani a comportamenti lassisti e passivi.”

Le dimostrazioni e le occupazioni che sono nell’aria in questi giorni pero rappresentano anche il disagio degli studenti che vivono nel quotidiano il sistema scolastico provato da anni di riforme che hanno distrutto la scuola.

“ le istituzioni e la politica devono maggiormente ascoltare il disagio dei giovani a causa dell’inadeguatezza delle strutture scolastiche che cadono a pezzi (poche aule, mancanza di laboratori, spazi freddi etc.) o per cambiare una scuola che non mette al centro gli studenti e la formazione dei docenti “ conclude Fabrizio Santori dirigente regionale sella Lega.

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