Roma, Santori (Lega): Uno schiaffo alle leggi la manifestazione dei mussulmani a piazza Esquilino

in POLITICA by

Servono poche parole per commentare la manifestazione-corteo pro migranti che si terrà il prossimo 7 ottobre da piazza Esquilino fino a Via Cavour, dove molti migranti scenderanno in strada per rivendicare documenti, residenze e cittadinanze facili.

Uno schiaffo all’attuale sistema giuridico italiano, poiché chi scenderà a manifestare rivendicherà addirittura la cittadinanza italiana dopo soli 730 giorni di dimora sul suolo italiano: questo è un aspetto che ci preoccupa particolarmente, calcolando come molte di persone dopo due anni trovano ancora difficoltà a integrarsi con il sistema sociale italiano e soprattutto ad apprendere la nostra lingua. Fa riflettere come la manifestazione sosterrà anche la tutela di quelle sale di preghiera islamiche, nonostante alcuni di questi luoghi di culto sparsi in giro per l’Italia siano stati oggetto della cronaca italiana perché alcuni imam avvicinavano seguaci dell’Islam più radicale alla realtà terroristica dell’ Isis, o indottrinavano decine di persone con una visione estrema della religione musulmana. Una manifestazione che posta così va assolutamente fermata, poiché rivendica situazioni di totale illegalità in moltissime cause esposte e rivendica una forzatura del sistema giuridico italiano”. Così dichiara Fabrizio Santori, dirigente regionale della Lega Lazio – Salvini Premier.

“Non c’è da meravigliarsi che questa manifestazione sia promossa anche da chi già in passato era stato promotore di iniziative per la creazione di moschee in luoghi impensabili e di difficile controllo, o per l’apertura di un cimitero islamico a spese dei contribuenti italiani. Tutto questo avviene in un quadro difficile di Roma come il quartiere Esquilino, dove di romano e italiano è rimasto ben poco: basta camminare in questa zona, così come ad esempio a Tor Pignattara, per capire come qui siano presenti quasi interamente attività multietniche e di dubbia qualità, che negli ultimi anni hanno sostituito anche quelle attività commerciali che storicamente erano presenti nella nostra città. Una condizione che ha abbassato per i residenti la qualità della vita, tra continue risse di gruppi appartenenti alle diverse etnie e scene di puro disagio sociale che toccano i migranti” conclude Santori.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

*