Si è conclusa ad Ariccia la 68° Sagra della Porchetta

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Mai come quest’anno, forse, l’evento ariccino per eccellenza ha avuto così tanto successo. Una kermesse che fa capo ad una tradizione gastronomica regionale unica nel suo genere.

Alla Sagra di Ariccia se non sei ariccino, lo diventi. Tutto ti abbraccia e ti riscalda al profumo inebriante della Porchetta cotta con l’antica ricetta originale.

Ma se è vero che l’evento è tradizione oramai da 68 anni, il Sindaco Roberto Di Felice si è spinto oltre portando nel piccolo Comune dei Castelli Romani anche chi cerca altro tipo di intrattenimento. Abbiamo voluto farci spiegare da lui non tanto il suo segreto, ma come, con la sua semplicità di figlio della Città, più che politico, sia riuscito nel suo obiettivo.

D – Come si riescono a creare oggi eventi così popolari come questa edizione della “sagra della Porchetta” e attrarre persone da altre parti d’Italia e dall’Estero quando molti comuni piangono crisi?

R – Riteniamo che i fattori che hanno permesso la realizzazione di tali eventi siano una attenta programmazione, un costante coinvolgimento di imprenditori ed altri soggetti economici e un solido lavoro di equipe.

D – Lei ha puntato molto sull’intrattenimento e sulla cultura tanto che Ariccia oggi sta attirando turisti e curiosi anche per il Parco delle Luminarie a Natale e il Festival Internazionale del Cinema di Palazzo Chigi in Autunno. Quale consiglio darebbe a quei suoi colleghi che invece credono che la cultura e l’intrattenimento non siano un investimento ed una crescita per la Città?

R – Possiamo affermare che Ariccia oggi è uno dei principali luoghi di incontro tra le arti visive e la musica, dove i poli culturali sono stati resi fruibili, spesso gratuitamente, a tutti i cittadini e ai turisti. La ricca offerta culturale ha come obiettivo diretto la crescita morale della popolazione ed allo stesso tempo risulta un volano per la crescita economica della Città. L’organizzazione di eventi culturali, infatti, fa sì che il paese si animi di turisti. Di tale richiamo beneficiano di conseguenza anche le attività economiche Inoltre, gli eventi organizzati sono quasi sempre a costo zero per le casse comunali.

D – Lei è riuscito a fare cose importanti per la sua città senza un partito tradizionale alle spalle, si può allora interloquire con le istituzioni forti senza un colore politico definito o è davvero difficile quando si è fuori dagli schemi tradizionali?

R – Il Sindaco, che non ha alcun partito particolare di riferimento, ha sempre puntato al dialogo con altri livelli istituzionali facendo comprendere che un amministratore pubblico non deve avere come obiettivo la messa in risalto della propria figura, ma la tutela degli interessi di una intera comunità.

D – Si capisce che lei ama la sua Città e la sua gente, come fa a trasmettere questo, senza slogan, ai suoi concittadini?

R – Durante l’arco della giornata il Sindaco riceve i cittadini a tempo pieno. Questo sicuramente ha reso tangibile la semplicità del primo cittadino che ha come principale obiettivo quello di proteggere la comunità che rappresenta, mantenendo un profilo umile che gli permette di essere percepito come una persona normale alla pari di qualsiasi cittadino.

È chiaro che l’amore per la città si trasmette solo dimostrando un impegno costante, giorno dopo giorno, teso alla risoluzione dei numerosi problemi che quotidianamente il Sindaco affronta.

Appuntamento allora alla 69^ edizione.

1 Comment

  1. Ricordando lo stesso impegno istituzionale di mio padre nell’immediato dopoguerra,trovo l’identica analogia comportamentale nei confronti della comunità’ rappresentata da Primo Cittadino di Ariccia.In merito desidero esprimere il mio compiacimento e i complimenti per gli evidenti risultati brillanti ottenuti nel recente tradizionale evento della Città’.

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