Scatta il conto alla rovescia per il 5G, il 10 settembre la gara, si apre il mercato per i fornitori di servizi IOT

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Fissata per settembre la gara per l’assegnazione delle frequenze utili allo sviluppo del 5G. Le regole per le procedure di assegnazione a firma dei commissari Nicita e Posteraro  per l’utilizzo delle porzioni di spettro a 694-790 MHz, 3600-3800 MHz e 26.5-27.5 GHz sono state approvate dall’AGCOM.

L’Autorità  italiana è il primo regolatore europeo a definire un regolamento per l’assegnazione delle bande “pioniere” identificate a livello comunitario per lo sviluppo del 5G. Da questa gara lo stato prevede di incassare due miliardi e mezzo di euro giò all’assegnazione della gara entro quindi il 2018.

Le società ammesse dalla determina sono le seguenti: Iliad Italia, Telecom Italia, Fastweb, Vodafone Italia, Wind 3, Linkem e Open Fiber. L’ultima arrivata Iliad, si legge nel testo del documento ufficiale, sarebbe interessata  a partecipare alla procedura per il solo lotto riservato in banda 700 MHz”.

In questo contesto molto importante la recente acquisizione di Fastweb per 150 milioni di euro della rete  Fixed Wireless Access e dei diritti d’uso di 40 Mhz in banda 3.5 Ghz di Tiscali  che pone la stessa  in una posizione di vantaggio strategico nello scenario di sviluppo del 5G in Italia.

Come si svolgerà la gara? L’AGCOM ha previsto di dividere il bando in  due lotti da 80 MHz e due lotti da 20 MHz all’interno della banda 3600-3800 MHz, con la previsione di un cap pari a 100 MHz.

Questa banda sarà molto importante per lo sviluppo di tutti quei servizi basati su tecnologie innovative  che permetterano di seguire l’utente  come le connected car o l’E-Healt care, o tutti quesi servizi per i quali serve una copertura costante e in movimento.

Per i comuni più piccoli il bando prevede con la stessa banda obblighi di copertura complementari a quelli previsti con i progetti BUL in corso, per evitare duplicazioni di interventi e consentire la massima copertura delle aree rurali o a bassa intensità abitativa.

Con il lotto a 700mhz l’autorità persegue l’obiettivo di completare la copertura dei servizi di telefonia mobile del territorio nazionale, soprattutto  in quelle zone rurali o con poca popolazione o per l’ampliamento della capacità del servizio in quelle zone turistiche che vedono picchi di presenza in alcuni mesi dell’anno e che per questo  non sono state oggetto di investimenti tali da gestire le fasi di picco o la copertura standard.

Sempre con la stessa banda si dovrà perseguire la copertura delle principali direttrici di trasporto (autostrade, ferrovie AV, corridoi europei) e nodi connessi (stazioni, porti, aeroporti) per permettere l’utilizzo sia dei servizi base di fonia sia dei più avanzati servizi di IOT.

Nelle zone più disagiate, l’Autorità prevede la possibilità per gli operatori di stipulare partnership per raggiungere gli obiettivi di copertura.  Al fine di favorire la concorrenza infrastrutturale e per questa via la concorrenza potenziale nei servizi l’Autorità ha previsto di riservare ad un nuovo entrante un lotto di gara composto da due blocchi su sei di frequenze in banda 700 MHz. Un pacchetto di frequenze di questo tipo, infatti, appare garantire ad un soggetto nuovo entrante un’idonea disponibilità di risorse spettrali nella parte più “pregiata” fra le bande radiomobili classiche in ottica 5G.

Infine, nella banda 26 GHz, le cui caratteristiche di propagazione attenuano il problema delle interferenze, il regolamento dell’Autorità propone un modello innovativo di sharing, nel quale ciascun aggiudicatario di un lotto potrà usare le frequenze di tutti gli altri lotti laddove non utilizzate dagli altri aggiudicatari.

Un punto molto importante delle regole di aggiudicazione è quello relativo allo sviluppo della catena del valore che si dovrà realizzare, il bando infatti prevede l’entrata in gioco di nuovi attori  nel mercato che si distigueranno tra chi sviluppa la rete fisica, chi realizza dei service specifici in partnership o come service provider sull’esempio della rete internet.

Si può dire quindi che ci potranno essere grandi opportunità di business per tutte quelle realtà innovatrici  che si dedicano a specifici settori o segmenti verticali di mercato come l’Energy l’eHealth, la smart mobility e, in generale, all’IoT.

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