Migrazione e cecità dell’ Europa e del mondo occidentale

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“L’Unione europea ha appena deciso di triplicare i fondi per la gestione dei migranti: la somma messa a bilancio passerà dagli attuali 13 miliardi di euro (anni 2014-2021) ai futuri 35 miliardi di euro (anni 2021-2027) “ E’ una soluzione al problema immigrazione o solo un palliativo ? Partiamo da dati concreti per meglio comprendere che cosa avverrà in un immediato futuro. L’ attuale popolazione africana è di 1.276.842.590 e nel 2050 sarà di 2.519.848.000 e la popolazione subsahariana raggiungerà 1,5 miliardi di persone entro il 2050.

Un’altro dato per comprendere ciò che scriverò dopo : entro tre anni i 18 enni saranno circa il 30% il che significa che entro tre anni vi saranno 190 milioni di giovani in cerca di un impiego e diverranno 440 milioni entro il 2030. I Politici di ogni fazione in Italia ed in Europa che conta oggi circa 740 milioni di abitanti come possono pensare di bloccare l’inevitabile esodo di massa dall’ Africa ? Usando i palliativi ? Il mondo occidentale non sa o finge di non sapere che l’ Africa è sfruttata da decenni per non dire da sempre. Facciamo però un passo alla volta : 1) sottrarre ad un Popolo le sue risorse significa affamarlo e metterlo in balia delle desiderata occidentali ; 2) sottrarre senza dare nulla di importante come Scuole, Ospedali, Infrastrutture, Mezzi per l’agricoltura significa far sì che un Popolo, stanco di sofferenze, voglia migliorare il suo status e quindi vorrà approdare in quei Paesi dove il denaro, almeno all’apparenza, scorre a fiumi, dove il benessere è ,nella visione di chi soffre, alto molto alto.

Ecco quindi che i giovani, soprattutto, faranno qualunque cosa per emigrare e raggiungere l’occidente che vede come realtà capace di lenire le proprie sofferenze.

Per rallentare e forse fermare questa migrazione vi sono percorsi in parallelo, uno  è quello di  azzerare o ridurre notevolmente, almeno dell’80%, il debito pubblico africano. Basti pensare che i prestiti effettuati all’africa sono passati  dai 57 miliardi di dollari nel 2007 a 260 miliardi nel 2016. Altri dati per meglio comprendere, se lo si vuole, il problema del debito africano: in Africa, nel 2015, sono entrati 161,6 miliardi di dollari sotto forma di prestiti internazionali, aiuti allo sviluppo e rimesse dei migranti, ma l’ammontare complessivo delle uscite è stato pari a 202,9 miliardi di dollari, una cifra che comprende il pagamento dei debiti, i profitti delle multinazionali ma anche moltissime attività finanziarie illecite. Prestiti internazionali significativi ma anche sfruttamento significativo delle risorse basti pensare, ma è solo un esempio, che la Francia  potenza nucleare che  siede nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e dispone del diritto di veto ha un sottosuolo che non contiene un milligrammo di uranio. Quindi ad alimentare le centrali nucleari  dei francesi è l’uranio del Niger che invece ne è ricchissimo.

L’ Uranio del Niger però , poteva e può essere commerciato solo con la Francia. Il debito pubblico africano è  cresciuto in tutte le regioni, ma in modo particolare nell’Africa subsahariana ma i tassi di interesse sul debito pubblico nell’Africa subsahariana sono molto più elevati delle capacità di riscossione delle entrate pubbliche. Ecco quindi che mentre l’indebitamento dall’estero è aumentato significativamente, i proventi da esportazione hanno registrato una crescita molto, molto, più lenta, generando elevati rapporti tra debito estero e esportazione, e sollevando dubbi rispetto alla capacità dei paesi di rimborsare i debiti esteri. Infine, l’attuale accumulo di debiti si può associare a significativi problemi di trasparenza.

Come possiamo quindi, anche solo, immaginare che il flusso migratorio possa interrompersi senza che l’Europa ed il mondo occidentale tutto intervenga con positive e propositive azioni ? Il fattore migratorio, che nei prossimi due anni diverrà di almeno 190 milioni di diciottenni investirà non solo l’ Europa ma il mondo occidentale tutto ed entro il 2030 salirà, approssimativamente ,  ad almeno 440 milioni di esseri umani. Come si suol dire “la ruota gira” e senza immediati e positivi interventi non girerà certamente a favore del mondo occidentale. La Cina, basti vedere che cosa sta facendo in Africa, ha argutamente capito il problema molto ma molto prima di noi occidentali.

 

Claudio Mantovani

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