Berlusconi “Il riabilitato”. “Bentornato Presidente!

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“L’Italia, da oggi, torna ad essere più democratica”.

“Con Berlusconi in campo, il centrodestra torna vincente e, dentro il centrodestra, torna vincente Forza Italia”, esulta Renato Brunetta, che aggiunge: “Berlusconi torna in campo politico a tutto tondo, torna a rappresentare i tanti milioni di italiani che hanno votato Forza Italia e i tanti altri che la voteranno”.

A tre anni dall’espiazione della pena per frode fiscale, scontata in affidamento ai servizi sociali, Silvio Berlusconi ha ottenuto la riabilitazione dal tribunale di sorveglianza di Milano.

L’ex premier – che resta imputato nel terzo filone del caso Ruby ed è indagato per le stragi di mafia del 1993 – è di conseguenza di nuovo candidabile.

Vengono meno, dunque, gli effetti della legge Severino che imponeva l’incandidabilità dell’ex cavaliere per sei anni in seguito alla condanna definitiva a quattro anni. Ora Berlusconi avrebbe il diritto di ripresentarsi e correre per la Camera o il Senato.

Il ritorno in Parlamento è dunque più vicino!

Che cosa succederà adesso? Cambierà qualcosa nella formazione del Governo 5 Stelle-Lega?

Certo, questa svolta arriva come una vera e propria bomba politica. Irrompe sulle frenetiche e complicate trattative per la formazione del governo giallo/verde che potrebbe mutare i prossimi scenari

Il ritorno del Cavaliere scombina il tavolo tra Lega e M5s.

Forse per Salvini l’alleanza con Di Maio rischia di essere un suicidio politico. I Sondaggi,infatti, dicono che in caso di voto anticipato la vittoria della coalizione di centrodestra raggiungerebbe il 40% e le consentirebbero di governare da sola.

Alta mossa da compiere per il leader leghista, potrebbe essere quella di contrattare con il Colle un accorciamento dei tempi, chiedere cioè che si voti in autunno in modo tale da non disperdere il propellente che lo sta facendo salire nel sondaggi. Evitando però di finire nelle sabbie mobili di una nuova legge elettorale dove l’eventuale premio maggioranza, se dato al singolo raggruppamento e non alla coalizione, quasi sicuramente farebbe vincere il Movimento 5 stelle.

Intanto nel Backstage si cerca di capire come in mancanza di voto anticipato, l’ex premier possa tentare di entrare subito in Parlamento grazie alle elezioni suppletive, previste dal Rosatellum, ovvero quelle che si tengono ogni qualvolta un parlamentare si dimette in un collegio uninominale.

Basterebbe, insomma, un «prestanome» e il gioco è fatto. La prima finestra utile, come proposto da Michaela Biancofiore, sarebbe quella delle regionali in Trentino Alto Adige, che dovrebbero tenersi il 21 o il 28 ottobre prossimi, dove ci sarebbero alcuni uninominali disponibili (alla Camera e al Senato) e i probabili candidati alla presidenza sono tutti parlamentari in carica, in quota FI e Lega.

Il primo collegio «libero», sarebbe quello maggioritario camerale di Pergine-Valsugana per il quale dovrebbe correre l’attuale deputato leghista Maurizio Fugatti, che potrebbe cedere il posto al Cavaliere.

Al momento,Berlusconi ancora non avrebbe deciso sul da farsi, anche se il pressing azzurro per candidarsi subito si fa sempre più forte. «Sarà il presidente, a questo punto, a valutare e decidere qual è la soluzione migliore», spiega Giorgio Mulè, portavoce dei gruppi forzisti.

Anche se in queste ore il forcing di FI sul Cavaliere è quasi asfissiante. In tanti, infatti, gli chiedono di tornare al Senato e far sentire il suo peso politico.

«Da quando i parlamentari hanno letto la notizia della riabilitazione – rivela Mulè – è un susseguirsi di offerte di dimissioni di chi è stato eletto negli uninominali per consentire l’ingresso immediato di Berlusconi in Parlamento. Questo a dimostrazione dell’attaccamento, della fiducia e della stima che ognuno di noi ripone nel presidente».

La partita quindi è ancora aperta, il matrimonio tra Salvini e Di Maio forse “non s’ha da fare”

L’accordo sul nome dell’inquilino di Palazzo Chigi tarda ad arrivare, pertanto la tentazione di tornare alle urne con la consapevolezza di una più che probabile vittoria della coalizione di centrodestra fa gola a Matteo Salvini, che lo vedrebbe alla guida sicura dell’esecutivo con Silvio Berlusconi.

Di Anna Maria Massa

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