Roma, emergenza rifiuti, i cittadini attendono una soluzione

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La capitale ormai rasenta la situazione napoletana del 2013, cassonetti maleodoranti strabordanti quando non sono rovistati da terzi.

La situazione è la stessa i tutti i municipi e peggiorerà nel periodo estivo con il calore che renderà insopportabile l’odore dei rifiuti.

Non solo i cassonetti sono in questa situazione ma tutto il sistema compresi i cestini quando non si tratta di vere e proprie discariche nelle vie più nascoste dei tratti non urbanizzati o adiacenti al raccordo, questo a dire il vero anche per la grande inciviltà di chi non vuole rispettare le leggi del vivere comune romani e non.

Mentre il servizio è a dir poco peggiorato la tariffa per i cittadini invece è molto alta, una TARI che teme pochi confronti.

Tanti proclami della giunta che come i suoi predecessori alla chiusura di Malagrotta e alla causa verso Manlio Cerroni non hanno saputo dare una risposta efficace che potesse risolvere il problema.

Incredibile ancora di più che l’assessore all’ambiente del comune di Roma non dia nessuna comunicazione in merito come testimonia il consigliere Figliomeni in una nota per la stampa.

“dopo i bei proclami che ogni tanto siamo costretti a sentire per bocca dell’Assessore all’Ambiente di Roma Capitale, che tutto è sotto controllo e che non ci sono emergenze per la città, la notizia che l’azienda municipalizzata Ama investa soldi per rifarsi il sito lascia senza parole. – ha dichiarato Figliomeni – Proprio per questo abbiamo effettuato un accesso agli atti per conoscere i costi di questa nuova genialità grillina. Invece di impegnarsi a ripulire le strade di una città che più che Capitale europea sembra una città del terzo mondo, sentivamo proprio la necessità e l’urgenza di avere un nuovo sito? ”

Roma accoglie ogni anno milioni di turisti che però ormai diano davanti a se lo spettacolo di una città decadente con servizi sempre minori, prati non curati se non incolta boscaglia, strade impercorribili e l’indecenza di montagne di rifiuti litigati tra ratti e gabbiani.

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