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Aperto a Setubal il Festival dell’illustrazione. Omaggio a Joao de Azevedo

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La sesta edizione del Festival dell’illustrazione di Setúbal , inizialmente prevista per giugno, ha preso il via sabato 3 ottobre, con una fiera della grafica, spettacoli musicali e una dozzina di mostre, tutte ad ingresso gratuito, in varie strutture culturali.  Il programma dura fino al 28 novembre ed è disponibile la consultazione online. L’ospite straniero quest’anno è stato il fumettista cubano Osmani Simanca, con una mostra in mostra alla Casa da Cultura. Ma il Festival è anche l’occasione per rendere omaggio con la suggestiva mostra O Sexo dos Anjos (Il sesso degli angeli), presso la Galeria do Piso  di Casa da Avenida, all’artista Joao de Azevedo (scomparso nel maggio di quest’anno).

Joao de Azevedo era un artista, ma anche un uomo impegnato a realizzare lo sviluppo delle popolazioni più sfavorite nell’ambito della cooperazione internazionale, attento ai contadini ed ai rivoluzionari. Un artista morto troppo presto ed in solitudine. Il dramma indiretto della pandemia è che anche i non malati di Coronavirus non potevano ricevere visite in ospedale. Il 20 marzo ha avuto un’embolia polmonare in Senegal. È stato trasportato a Faro in ambulanza aerea e successivamente trasferito all’Hospital de Santa .Maria, a Lisbona, dove è morto il 25 aprile.

Nato nel febbraio 1950, a Figueira da Foz, João de Azevedo ha iniziato a esporre le sue opere nella sua città natale tra il 1964 e il 1967. Poi ha trasferito la sua residenza a Roma, dove è rimasto fino al 1976, lavorando come artista e partecipando a diverse mostre collettive e individuali.

Tra il 1977 e il 2001 ha vissuto in diversi paesi, tra cui Mozambico, Niger e Timor, dove ha lavorato come consulente nazionale e internazionale, per la Commissione Europea e per le Nazioni Unite, come esperto di cooperative e valutazione. Dal 2007 ha vissuto principalmente tra i Paesi Bassi e il Portogallo.

Setubal è la città portoghese dove Joao, aveva tenuto la sua ultima esposizione, nel 2019, nell’ambito della Festa dell’Illustrazione. E, in quella occasione, Joāo de Azevedo realizzò un’opera grafica, riprodotta su una maglietta, per celebrare i 90 anni dalla nascita di José “Zeca” Afonso, uno dei simboli della rivoluzione dei garofani che ha portato alla caduta del regime fascista in Portogallo e che è stato un grande innovatore della musica portoghese.

Crocodilos“, una serie di dipinti realizzati in seguito al soggiorno dell’artista a Timor -Leste nel 2005 e 2006, e una serie successiva dal titolo “Refugees”, il cui motto è stato dato da eventi nel Mediterraneo, in Asia e, più recentemente, in I confini terrestri dell’Europa, fanno parte delle opere dell’artista.

João de Azevedo è stato anche l’autore di tutte le copertine delle agende dell’organizzazione SOS Racismo. L’ultima, quella del 2020, l’autore l’ ha dedicata ai “genocidi moderni e attuali”, come ha scritto l’artista sul suo blog personale.

Táxi“, il libro che il professore di letteratura portoghese all’Universidade Nova de Lisboa Fernando Cabral Martins ha lanciato nel 2019, è stato anche illustrato da João de Azevedo.

L’opera, un insieme di racconti metafisici sulla vita in taxi, è stato il motto della conversazione che l’artista e lo scrittore hanno avuto, nell’agosto 2019, a Espaço Illustration, alla Casa da Cultura di Setúbal.

(foto di Augusto Milana)

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