Marco Cattaneo in «Sfidare il cielo: Le 24 partite che hanno fatto la storia»

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Il 2020 avrebbe dovuto essere l’anno dei sedicesimi campionati europei di calcio, ma in conseguenza della crisi sanitaria legata al COVID-19 sono stati posticipati alla prossima estate. Come per i mondiali di calcio, gli europei scandiscono i tempi della nostra vita attribuendo al calcio ed alle manifestazioni che si esprimono attraverso lo sport, valori universali. Intrecciando in una trama inestricabile, l’ineluttabile processo storico con il diletto legato allo sport. Per questo ai posteri il 2020 non resterà nella memoria come soltanto l’anno in cui l’umanità ha dovuto affrontare la pandemia ma anche l’anno delle mancate olimpiadi e dei mancati campionati europei.

Marco Cattaneo, figura nota di Skysport, con il suo “Sfidare il cielo”, edito da Rizzoli, ripropone il tema della simbiosi tra processo storico e gioco del calcio. Attraverso il racconto di 24 partite, l’autore pone al centro della narrazione il calcio, inteso in senso romantico come scrigno che raccoglie e racchiude dentro sé, sentimenti, paure, speranze ed emozioni che caratterizzano un’intera epoca. C’è l’entusiasmo di Edoardo Bosio, che nel 1877 tornò dall’Inghilterra innamorato del football e decise di fondare la prima squadra italiana, a Torino. Ci sono il coraggio e l’orgoglio dell’austriaco Matthias Sindelar e dei giocatori ucraini dell’FC Start che, durante l’occupazione nazista, osarono sfidare gli uomini di Hitler, pagando con la vita.Ci sono le rivincite e i risultati della lotta ai pregiudizi razziali, ottenuti dalla multietnica nazionale francese che vinse la Coppa del Mondo nel 1998 e da Nelson Mandela, primo a portare il mondiale in Africa. Ci sono anche le paure e le tristezze dell’11 settembre 2001 rappresentate dalla partita giocata la sera dello stesso giorno tra Roma e Real Madrid, il calcio simbolo di un mondo occidentale sotto attacco. Come l’autore scrive, «la storia del calcio è importante: conoscerla significa conoscere molto altro, del mondo e della vita. E soprattutto del luogo in cui questo sport e tutti noi siamo nati: l’Europa».

La storia del calcio, come fenomeno innanzitutto sociale, gira attorno alle varie forme che la socialità assume. «Ecco perché è impossibile ragionare di uno dei due trascurando l’altro: è il calcio che racconta la storie e la storia che racconta il calcio».

Il fil rouge che conduce il lettore che si immerge in questa lettura è la curiosità e l’amore per uno sport che travalica il colore della pelle, il genere, la lingua, le classi sociali, l’etnia… e che sa porsi come elemento di comunanza universale, all’interno del quale l’estro personale così come il gioco di squadra sono premiati. Dove non sempre i più forti vincono e l’incertezza che ruota attorno al risultato dona della magia a questo sport.

Se sentite già la mancanza dei campionati europei di calcio, se siete appassionati di storia, dei nostalgici del calcio che fu, o se volete solamente tuffarvi in una lettura immersiva. “Sfidare il Cielo” è la lettura che state cercando.

Di Ludovico Fiorucci.

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