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Praga

Parlamento Europeo, l’appello alla Repubblica Ceca per il conflitto di interessi

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“Il Primo Ministro ceco dovrebbe risolvere il suo conflitto di interessi con urgenza” affermano i deputati del Parlamento europeo: nonostante siano trascorsi quasi due anni, la questione dell’irregolarità dell’uso di fondi europei per fini imprenditoriali personali continua ad essere al centro dei dibattiti del Parlamento europeo. Sono state fatte diverse missioni conoscitive a Praga per verificare ed ascoltare tanto il governo quanto la società civile e il Parlamento europeo ha richiesto al governo di Praga di non partecipare ai colloqui sul bilancio fino a che non saranno chiarite le sue accuse di conflitto di interessi.

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Repubblica Ceca, al via la prova pilota della “smart quarantine” nella Moravia meridionale

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L’emergenza del Covid-19 coinvolge ormai l’intero continente europeo: la sfida comune è quella di riuscire a contenere il più possibile la diffusione del coronavirus e di mantenere basso il numero dei contagi. In Repubblica Ceca, sin da subito sono state prese importanti misure di contenimento, prorogate di recente fino all’11 aprile. Inoltre, la regione della Moravia meridionale ha iniziato a testare la “Smart quarantine”, la quarantena intelligente, sottoponendo a controlli più stringenti i positivi al Covid-19.

La Smart Quarantine

Il test del nuovo sistema per contenere la diffusione del coronavirus – la cosiddetta quarantena intelligente – è iniziato lunedì nella regione della Moravia meridionale, con capoluogo Brno. Per identificare e isolare le persone infette dal nuovo coronavirus, i dati provenienti dagli operatori mobili e dalle banche (tramite pagamenti con carte bancarie) saranno forniti all’Autorità regionale per l’igiene per tenere traccia dei loro movimenti e delle persone con cui sono stati in contatto, purché le persone positive abbiano dato il loro consenso a essere rintracciati. La smart quarantine è l’insieme di una serie di diverse misure separate che mirano a isolare le persone a rischio di infezione da coronavirus il più rapidamente possibile. Tra le misure vi sono test rapidi dei pazienti, tracciabilità accurata e completa dei loro possibili contatti nei giorni precedenti, quarantena rapida di persone potenzialmente infette, disinfestazione di punti chiave (i cosiddetti hot-spot), test controllati su persone in quarantena e assistenza medica adeguata alle condizioni del paziente. Il governatore della regione, Bohumil Šimek, ha affermato: “Durante questa settimana, le singole misure del sistema volte a identificare e isolare quelle persone potenzialmente infette dal nuovo coronavirus COVID-19 saranno gradualmente messe in pratica dall’Autorità regionale per l’igiene e dall’intera regione”. Inoltre, il governatore ha aggiunto “considero il fatto che la Regione della Moravia meridionale sia stata scelta come pilota di questo progetto come segno di apprezzamento per il lavoro svolto dalla nostra Autorità regionale per l’igiene e per l’alta qualità e la cooperazione esemplare di tutti gli elementi del Sistema integrato di salvataggio della Moravia meridionale”.

Come funziona tecnicamente

Entro tre giorni a partire da lunedì 30, verranno rintracciati tutti i contatti delle persone contagiate e disinfettati gli hot-spot. La quarantena intelligente monitorerà i movimenti di ogni persona contagiata nei cinque giorni precedenti. Coloro che risultano positivi al test descriveranno quindi chi hanno incontrato e dove all’Autorità regionale per l’igiene, e con queste informazioni sarà progettata una mappa, così da tener sotto controllo l’intera rete di persone coinvolte. L’implementazione sarà supervisionata da Roman Prymula, il viceministro della sanità. A questo punto, entro i successivi tre giorni, tutti coloro che sono entrati in contatto con la persona positiva verranno contattati. “Gli sarà richiesta una quarantena a breve termine”, ha spiegato Prymula. Inoltre, un team medico dell’esercito ceco prenderà a campione tra questi contatti delle persone che verranno sottoposte al tampone per il Covid-19.

Vista la complessità dell’attuazione del progetto, le singole misure saranno gradualmente introdotte nella regione durante tutta questa settimana. L’obiettivo è di mettere a punto il sistema prima nella Moravia meridionale, in modo che sia completamente pronto per l’implementazione in tutta la Repubblica Ceca nel prossimo futuro. Secondo quanto previsto dal governo, “tutti i dati dovranno essere definitivamente cancellati dopo che la ricerca è stata completata”, ha affermato Ondřej Tomáš, uno degli sviluppatori di sistema; inoltre, sempre a tutela della privacy dei cittadini cechi, solo gli epidemiologi potranno accedere ai dati.

Le misure nel resto del Paese

Oltre a questo nuovo sistema, la Repubblica ceca ha prorogato le misure di quarantena fino all’11 aprile alle ore 6:00 del mattino, ha dichiarato alla stampa locale il primo ministro ceco Andrej Babiš. In precedenza, le misure di quarantena erano valide fino al 1° aprile, ma vista la situazione si è optato per una proroga. Tutti i pub, i ristoranti e la maggior parte dei negozi devono rimanere chiusi, con l’eccezione di negozi di alimentari, farmacie e altre attività essenziali. Le limitazioni alla libera circolazione che sono state estese includono il divieto di viaggiare, con le sole eccezioni per il lavoro, la famiglia e alcune altre circostanze: le visite necessarie per i familiari in difficoltà, gli spostamenti per acquisire beni essenziali, gli spostamenti verso le strutture sanitarie e di servizi sociali, per aiutare vicini di casa in gravi situazioni o uscire all’aria aperta – nei parchi e nei giardini – rimanendo ben a distanza da altre persone. Quest’ultima eccezione, tuttavia, è oggetto di molti dibattiti: ai residenti viene generalmente chiesto di rimanere al chiuso, se possibile; infatti, pur non essendoci un divieto di uscita, le foto degli affollati parchi di Praga durante il fine settimana sono state ampiamente criticate. Inoltre, tutti i residenti sono tenuti ad indossare una maschera in qualsiasi momento quando sono all’esterno o negli spazi pubblici e mantenere una distanza di due metri dagli altri. In caso contrario, potranno ricevere una multa di 20.000 corone.

Praga, le nuove proteste e i controlli dell’UE

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Il 1° marzo, diverse migliaia di persone si sono radunate nel centro di Praga contro il primo ministro ceco Babis, sotto accusa dall’Unione Europea per la frode ai sussidi. La nuova manifestazione – dopo quelle principali di giugno e novembre – è dovuta in particolare alla nomina di Stanislav Křeček a difensore civico del paese. Dal punto di vista dell’UE, gli eurodeputati sono particolarmente preoccupati per la situazione in Repubblica Ceca e chiedono alla Commissione di controllare i pagamenti – diretti e indiretti – alle società di proprietà del Primo Ministro ceco e di altri membri del governo ceco.

La protesta

L’evento si è svolto nel pomeriggio del 1° marzo, con una marcia iniziata a Hradčanska, quartiere di Praga, e terminata alla piazza della Città vecchia. “Siamo qui per contrastare “l’Agrofert-izzazione” del nostro paese, un abuso di potere politico e la distruzione mirata di importanti istituzioni democratiche”, ha dichiarato Mikulas Minar, capo del movimento Million Moments for Democracy, che ha organizzato la manifestazione. “Se continua così, potremmo finire a livello di Ungheria e Polonia”, ha aggiunto, riferendosi agli altri due Stati membri dell’UE che sono sotto l’inchiesta di Bruxelles sullo stato della loro democrazia. Oltre alla delicata situazione del Primo ministro Babis, la nomina di Křeček si rivela l’ulteriore motivo di protesta: l’ottantunenne è stato raccomandato per il ruolo di ombudsman dal Presidente della Repubblica Milos Zeman, considerato filorusso e filocinese, oltre che un alleato di Babis.

Křeček ha sconfitto il candidato del Senato, Vít Alexander Schorm, per il ruolo di rappresentante del governo ceco dinanzi alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Anche l’avvocato Jan Matys è stato proposto dal Senato ma ha perso durante il primo turno. “L’elezione di Křeček è un evidente esempio di come il governo e le principali istituzioni vengano sistematicamente e deliberatamente demoliti e privatizzati politicamente passo dopo passo” dichiara duramente il movimento organizzatore della protesta. “Si sta gradualmente e sistematicamente demolendo le prestigiose istituzioni democratiche che dovrebbero controllare le regole e servire tutti i cittadini, non solo selezionare politici”, ha aggiunto Million Moments.

Durante le recenti proteste, non è passato inosservato il problema del coronavirus: un uomo nella folla ha indossato una maschera e un cartello con su scritto “Attenzione, virus Babis!”, proprio nel giorno in cui la Repubblica Ceca ha individuato e reso pubblici i primi tre casi di coronavirus, destinati poi ad aumentare nel corso dei giorni fino a portare all’attuale chiusura delle scuole e delle università.

Le preoccupazioni degli eurodeputati

A Praga, una delegazione di sei parlamentari europei ha concluso una visita di accertamento dei fatti in Repubblica Ceca, in seguito a segnalazioni su possibili irregolarità nella distribuzione dei fondi dell’UE. Durante la missione, i deputati europei hanno incontrato giornalisti investigativi, rappresentanti di ONG, associazioni di agricoltori privati e il comitato per le relazioni sui progetti di audit del Senato ceco. Hanno inoltre parlato con le autorità responsabili della gestione e della distribuzione dei fondi dell’UE, tra cui il viceministro delle finanze L. Dupáková, il viceministro dell’agricoltura J. Šír, il direttore generale del fondo di intervento dell’agricoltura statale M. Šebestyán e il viceministro dello sviluppo regionale D. Grabmüllerová.

Dopo la conclusione della missione conoscitiva, l’eurodeputata Monika Hohlmeier, parlando a nome della delegazione, ha dichiarato: “In questa visita è stato fondamentale per noi ascoltare tutte le parti, al fine di ottenere una visione imparziale, poiché il Parlamento europeo nella sua autorità di controllo del bilancio non può operare esclusivamente sulla base di impressioni e rapporti dei media”. Ha poi continuato “durante la nostra missione, abbiamo visto un esempio eccezionale di come i fondi dell’UE possano essere utilizzati bene per progetti di ricerca di alto livello con valore aggiunto europeo. D’altro canto, abbiamo ascoltato agricoltori su piccola scala che condividevano una diversa realtà quotidiana nell’utilizzo dei sussidi UE, con aziende agricole che ottenevano sussidi multipli per una singola azienda”. “Abbiamo anche chiesto a coloro che controllano la distribuzione di denaro dell’UE nella Repubblica ceca in che modo vengono implementate le normative nazionali dell’UE e ceche sul conflitto di interessi e come vengono identificati i beneficiari finali dei fondi dell’UE” ha affermato la Hohlmeier.

I prossimi step

In conclusione, è emerso che la società civile rimane molto preoccupata dall’irregolarità nell’uso dei fondi dell’UE nel paese. Dunque, è stata presa la decisione di procedere con i controlli da parte della Commissione, raccogliendo le informazioni più importanti da tutti gli attori e assicurando la collaborazione con le autorità ceche ed europee. I prossimi passi importanti si compiranno nell’ambito della votazione del bilancio europeo e, in particolare, per ciò che riguarda il controllo dei bilanci, ciò che maggiormente preoccupa gli eurodeputati.

Flaminia Maturilli
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