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Il Consiglio di Sicurezza ONU adotta la risoluzione 2510 sulla Libia

AFRICA di

Per la prima volta dopo il riaccendersi del conflitto in Libia nel mese di aprile, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha chiesto alle parti in conflitto di “impegnarsi per un cessate il fuoco duraturo”. Il 12 febbraio, infatti, il Consiglio di Sicurezza ha approvato la risoluzione 2510 in cui si invitano le parti coinvolte nella crisi a rispettare i 55 punti dell’intesa stabilita nella Conferenza di Berlino del 19 gennaio 2020. La risoluzione è stata approvata con 14 voti a favore e l’astensione della Federazione Russa. Il testo era stato proposto dalla Gran Bretagna e poi discusso per 3 settimane, a dimostrazione delle accese divisioni in seno alla Comunità internazionale in merito alla crisi libica. Gli Stati membri sono stati esortati a non interferire nel conflitto, evitando di adottare comportamenti capaci di inasprirlo, e rispettando l’embargo di armi precedentemente stabilito.

Il documento chiede inoltre al Segretario Generale ONU Antonio Guterres di dare un nuovo impulso all’azione della missione di supporto ONU in Libia (UNSMIL), nonché di presentare proposte per la creazione di un efficace meccanismo di monitoraggio della tregua.

La risoluzione ha poi accolto con favore le riunioni del Comitato militare congiunto libico, composto da rappresentanti del governo di Tripoli e dell’Esercito Nazionale Libico (LNA), esortando le parti a proseguire i negoziati per giungere ad un cessate il fuoco permanente.

 

Non si fermano intanto le iniziative diplomatiche dei singoli Paesi. Dopo il colloquio di ieri con il capo del governo di Accordo Nazionale al-Serraj, il Ministro degli Esteri italiano Di Maio oggi avrà un incontro a Bengasi con l’uomo forte della Cirenaica, il generale Haftar. Anche la Francia continua a portare avanti la sua azione diplomatica, ieri ad incontrare il generale Haftar è stato Christophe Varno, direttore del Dipartimento Medio Oriente e Nord Africa del Ministero degli esteri francese.

Libia: la Conferenza di Berlino e il ruolo dell’Unione europea

EUROPA di

La Conferenza di Berlino sulla Libia ha riunito i partner regionali e internazionali più influenti nell’attuale fase cruciale della crisi libica. I partecipanti, Paesi ed Organizzazioni, hanno raggiunto un accordo su 55 punti e su una sua applicazione rapida.

I risultati della Conferenza di Berlino

Dopo 4 ore di colloqui, è stata presentata una dichiarazione condivisa in cui i partecipanti si sono impegnati ad astenersi da qualsiasi misura e da qualsiasi ulteriore sostegno militare alle parti “sul territorio e sopra il territorio della Libia, a partire dall’inizio del cessate il fuoco”. I presenti hanno poi ribadito il proprio impegno ad astenersi dalle “interferenze nel conflitto armato e negli affari interni della Libia” in virtù del fatto che “solo un processo politico libico e guidato dalla Libia può mettere fine al conflitto e portare una pace duratura”. 16 partner, tra Paesi ed Organizzazioni internazionali, hanno votato a favore di un embargo sulle armi proposto dalle Nazioni Unite che dovrà essere monitorato con maggiore attenzione rispetto al passato.

Lo scopo è quello di facilitare un processo di pace nell’ambito di un conflitto civile, in corso ormai da anni, caratterizzato da una complessità dovuta alla pluralità delle parti coinvolte.

Al tavolo dove si sono riuniti tutti i Paesi UE ed extra UE che hanno dato la propria approvazione alla dichiarazione finale sono mancati i due leader libici Fayez al-Sarraj e Khalifa Haftar, la cui partecipazione alla Conferenza è stata frutto di negoziazioni ed accolta con favore dalla comunità internazionale. Sembra che i due leader libici abbiano nominato i membri della commissione militare “5+5” che, secondo il piano di azione United Nations Support Mission in Libya-Unsmil, dovrebbe avere il compito di monitorare il cessate il fuoco e stabilire la linea degli schieramenti.

L’Unione europea e la crisi libica

Quanto al ruolo dell’Unione europea, la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e l’Alto rappresentante/Vicepresidente della Commissione Josep Borrell hanno rilasciato una dichiarazione comune, in cui hanno ribadito che l’unica soluzione sostenibile alla crisi in Libia sono gli sforzi di mediazione guidati dalle Nazioni Unite, che mettono al centro i bisogni di tutto il popolo libico. I due, a nome dell’Unione, hanno dichiarato di sostenere “l’unità, la sovranità e l’integrità territoriale della Libia, nell’interesse della stabilità e della prosperità della regione, che sono importanti anche per l’Europa”.

L’Unione Europea è soprattutto interessata a porre fine al conflitto nel timore che la crisi peggiori e che diventi “una seconda Siria”, come affermato dal Ministro degli esteri tedesco, Heiko Maas. Anche in Europa però si manifestano interessi contrastanti: l’Italia, che ha sempre avuto un peso importante nella questione libica, sostiene al-Serraj, ma da vari mesi ha perso molta della sua influenza; la Francia si è legata a Haftar, per interessi economici ed energetici, nonché nella speranza di riuscire a contrastare i gruppi terroristici in Libia e nei paesi limitrofi. Nel frattempo, la Grecia protesta per non essere stata invitata a Berlino, minacciando di porre il suo veto alle iniziative dell’Unione sulla Libia.

 

Riunione straordinaria del Cops sulla Libia

In seno all’Unione è stata convocata una riunione straordinaria del Comitato Europeo per la Politica e la Sicurezza (Cops) sulla Libia. Si inizierà, così, a lavorare sul mandato del Consiglio per la rimodulazione dell’Operazione Sophia, che dovrà essere profondamente rivista per indirizzarla sul monitoraggio efficace dell’embargo di armi dell’ONU, non solo via mare ma anche via aria ed auspicabilmente via terra. L’Operazione Sophia, congiuntamente ad una proposta per una missione di peacekeeping in Libia, sarà un punto ricorrente nell’agenda del Cops. L’Alto rappresentante dell’Ue Jospe Borrell ha auspicato, infatti, che entrambe le iniziative siano pronte per il Consiglio Affari esteri dell’Ue che si terrà il 17 febbraio.

Le dichiarazioni

“Ho parlato dell’attuazione dei risultati della Conferenza di Berlino col Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e gli ho rivolto un invito a partecipare presto alla riunione dei commissari, al fine di discutere una stretta collaborazione tra la Commissione Ue e l’Onu” queste le parole della Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su Twitter.

“L’Unione europea si sta attrezzando per attuare i risultati della conferenza di Berlino. Siamo pronti a mobilitare le nostre risorse dove sono maggiormente necessarie” questo è quanto affermato, invece, dal Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in una dichiarazione. “A breve termine- ha affermato- il nostro contributo consisterà nel riflettere sul modo più efficace di monitorare il rispetto del cessate il fuoco e il rispetto dell’embargo sulle armi”.

“La conferenza di Berlino ha funzionato” – ha dichiarato, infine, su Twitter il Presidente del Parlamento europeo, David Sassoli- “La dichiarazione ha trovato il consenso della comunità internazionale per dare pace alla Libia. Ruolo chiave dell’Unione europea quando agisce unita. Adesso la parola passa ai leader dei due fronti libici”.

 

It Has Brought In Riyadh With Bensalah Trump Greets Bouteflika

BreakingNews @en di

The President of National Council met Donald Trump during the summit to Ryhad. He brought President’s respectful. Trump remembered the bilateral cooperation between two Countries and auspicated a major cooperation. President of National Council agrees with Trump, and remembered the historical relationship between two Countries, with the recognition of independence of United States in 1783 and the sustain of USA to the independence of Algeria during the decolonization. He then talked about Libya, Mali, Syria and Sahara and said that military solutions are unsuccessful, the only way is the diplomatic way. President of National Council expressed his sustain to the relations between United States and Muslims Countries and added that he want a new Middle East based on union. He then talked about the situation affirming that there won’t be peace without an official recognition of the Palestinian State with capital Jerusalem.

Algeria – USA: Time For Consultations

BreakingNews @en di

This week, Algerian Foreign Minister, met Rex Tillerson to the White House. This is the first summit of this kind since the Reagan Presidency. The US Secretary of State listened Foreign Minister about the fight to terrorism, economic cooperation, the security. Americans want to get over current situation, increasing the commercial exchanges. United States appreciated the role of Algeria in the fight to terrorism, as said the Algerian Ambassador to Washington. Algerian Minister remembered the situation in Libya, and Rex Tillerson said that Algeria will play a key role in the crisis. Ramtane Lamamra said that Americans don’t want to create instability in Algeria, because they know what is happened in Syria, they support a keeping of status quo.

 

Third Force retakes Brak Airbase in southern Libya

BreakingNews @en di

New acts of violences between the rebel of Third force, and General Haftar forces, Dignity Operation. The Third Force of the Libyan Army took control on Thursday of Brak Al-Shati Airbase, south Libya, hours after a massive offensive on forces of Dignity Operation inside the airbase. Conflict took place 60km at the North of Sabbha. Members of Dignity Operation was constrained to flee in the desert around the city, others have been arrested by Third Force group. Reports said there were more than 60 deaths among Dignity Operation forces including Mohammed Ben-Nayal’s senior aide Ahmed Ben-Nayal. Dignity Operation weapons and military vehicles were also seized in the attack.

 

 

Germany, Italy to set up mission on Libyan borders to stem migrants flow

BreakingNews @en di

Italy and Germany are reportedly seeking an EU mission to stabilise Libya’s 5,000km southern border with neighbouring countries and curb migration, EUobserver reported. German interior minister, Thomas de Maiziere, and his Italian counterpart, Marco Minniti, want the mission set up between Libya and Niger. Both minister, in a letter to European Commission, asked EU to act as soon as possible. Also France told the necessity to increase living conditions in the area. According to local authorities, maintain south Libya border is a solution to resolve the global migrant crisis in the country. The exodus from the coast has increased by over 44 percent – when compared to the same period last year – with some 45,000 people having disembarked between January and mid-May so far, EUobserver wrote.

President of Presidency Council meets members of HSC.

BreakingNews @en di

President of Presidency Council of GNA ‘Fayez Al-Sarraj, met members of High State Council (HSC) ,Sunday in Tripoli, in line with meetings held with various segments of the Libyan people and state sector. During the meeting, it has been underlined that current political divisions in political Libyan life has direct consequences over the population. No solution could be find without unity between different forces leading Libya. Al Sarraj welcomed HSC formation of dialogue committee to consider problems of political accord, and prospect of introducing necessary amendments with the House of Representatives’ committee according the mechanisms provided for in the political accord.

 

Khalifa Haftar aide: Italy’s Paolo Serra is the grandson of General Graziani

BreakingNews @en di

The personal envoy of Khalifa Haftar and Libyan ambassador to Saudi Arabia, Abdul-Basit Al-Badri, has criticized the Italian role in Libya, saying the Italians had attempted to impose a government on Libyans. Al-Badri has criticised Italian implication in Libyan political peace process. “Italy also appointed Paolo Serra as head of UNSMIL Security Arrangements Committee, which prompted many Libyans to consider him as the grandson of General Graziani who killed Omar Mukhtar and set up detention camps all over Libya”, He remarked. Critics was also against former Obama administration, which has, according to them, install Muslim Brotherhood.

Tension in Tripoli against Sarraj-Haftar agreement

BreakingNews @en di

Tension is high in Tripoli with the Libyan presidential council of Premier Fayez Al Sarraj warning against a ”new spiral of violence” and a militia boasting that it has closed the foreign ministry. The fresh tension was sparked by the ‘summit’ earlier this month in Abu Dhabi between Sarraj and the strongman of Cyrenaica, general Khalifa Haftar, as shown by statements and comments. What has emerged, after seeing the statements and official remarks after the meeting on May 2, is that Arab media presented as an agreement what were apparently Haftar’s negotiating positions: the creation of a three-member presidential council with Haftar, Sarraj and the president of Parliament, Aghila Saleh; the unification of the army under the general’s command; a ban on some Islamist militias; presidential elections to be held in a few months during which Haftar himself could present his candidature. But a lot of protestations are growing up against the agreement. The main risk could be the re-emergence of violences from militias, especially in Tripoli which have the same objective rejects Haftar as Army supreme commander.

Serraj “to meet Hafter” in Cairo on Thursday

BreakingNews @en di

Presidency Council (PC) head Faiez Serraj will meet with Marshal Field Khalifa Hafter in Cairo  for the second stage of their discussions, usually reliable sources in Tripoli have told the Libya Herald. This new meeting will continues discussions started at Abu Dhabi last week. Both Libya’s leaders met El-Sisi at Abu Dhabi. Since last week, some initiatives was taken to re-start libyan peace process. Serraij met 50 deputies from the HoR (House of Representatives) on Wednesday. According to reports, he said that they focussed on uniting military structures in Libya under the control of a political leadership, the situation in the south of the country, and drawing the Petroleum Facilities Guards into a single structure.

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Redazione
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