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Alfredo Bosco e Andrea Sceresini bloccati a Kiev, revocati gli accrediti per seguire la Guerra in Ucraina

Guerra in Ucraina di


Dal 6 febbraio dopo oltre un anno di attività sul campo ai due giornalisti è stato revocato l’accredito necessario per seguire il conflitto. I due reporter – che lavorano per varie testate europee, tra cui LA7, Mediaset, il Manifesto, l’emittente tedesca Rtl, l’Espresso, il Fatto Quotidiano, le Figaro Magazine, la Croix, sono esperti di reportage in zona di guerra, Alfredo Bosco ha seguito dal 2014 la crisi Russo-Ucraina ma nel suo curriculum ci sono attività giornalistiche nei punti più caldi del globo, dal medio oriente al Messico dove ha raccolto le testimonianze della lotta al narco traffico. Leggi Tutto

Gli “Occhi della guerra” vincono gli INMA AWARDS a Londra

Varie di

Un nutrito team di giovani, esperti , reporter inviati nelle aree di crisi più rischiose, ecco cosa sono “Gli occhi della guerra” .

Dal 2013 sono stati realizzati circa quaranta reportage con il supporto dei lettori che li hanno finanziati con il crowdfunding un idea innovativa per il mercato editoriale Italiano ed europeo.

Innovazione che ha permesso alla testata italiana di ottenere un prestigioso riconoscimento da INMA, associazione internazionale per il giornalismo di innovazione, il premio per il migliore lancio di un brand.

Ne abbiamo parlato a lungo con Andrea Pontini Amministratore Delegato de “ Il Giornale.it” testata giornalistica online de “Il Giornale” e presidente dell’associazione per la promozione del giornalismo, anima dell’iniziativa.

L’idea nasce nel 2013 per fronteggiare la continua e metodica carenza di presenza di reporter nelle aree di crisi, dalla necessità di documentare cosa stesse accadendo in quei luoghi, cosa sempre più difficile a causa della crescente crisi del mercato editoriale italiano e della carente diffusione di informazioni internazionali.

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Una scelta coraggiosa, ci racconta Andrea Pontini, che inizialmente non trova grande entusiasmo sia dal direttore Sallusti che dall’editore che reputa il mercato non interessato a questo tipo di iniziative.

Il progetto però parte lo stesso, nonostante lo scetticismo, con due iniziali reportage di Fausto Biloslavo, che in poco tempo contrariamente a quanto predetto ottengono i fondi necessari per partire, da quel momento la raccolta fondi cresce giorno per giorno, i sostenitori diventano una comunità che cresce e si rafforza.

Oggi i reporter sono molti e i reportage in due anni sono circa quaranta, alcuni in corso anche in questo momento a testimonianza del successo dell’iniziativa.

Il premio ricevuto a Londra quest’anno ne è la dimostrazione, L’International News Media Association (INMA) è il principale fornitore al mondo di best practice a livello mondiale per i media e le testate giornalistiche che cercano di aumentare i ricavi e naturalmente il pubblico.

Il riconoscimento di livello internazionale è stato assegnato in una competizione dove hanno partecipato illustri testate internazionali e ha un valore importante per il Team de “Gli Occhi della guerra”, premio che spingerà tutta la redazione a fare ancora di più.

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Alessandro Conte
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