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Gentiloni - page 2

Gentiloni al Forum Onu su Africa, ‘Per aiutare Africa investire su giovani’

BreakingNews di

“I giovani tra i 10 e i 24 anni in Africa sono 1,8 miliardi. Sono convinto che si debba investire su di loro, perche’ sono il futuro”: lo ha detto il Ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, intervenendo alla Conferenza delle Nazioni Unite dedicata ai Paesi africani meno avanzati, che si tiene l’ 8 e il 9 giugno a Expo.

Azioni concrete per contribuire a sviluppo Paesi africani meno avanzati
L’obiettivo del meeting, come ha spiegato lo stesso Ministro, e’ quello di “verificare quali possono essere le azioni concrete per contribuire allo sviluppo dei Paesi africani meno avanzati, in modo che possano abbandonare entro il 2020 questa condizione”. L’ esposizione universale di Milano “e’ l’ occasione ideale per avviare programmi concreti per la crescita e la lotta alla poverta’ – ha detto – e l’ Italia e’ pronta a condividere la sua esperienza per arrivare in pochi mesi a definire una nuova cornice di cooperazione internazionale”. Secondo il ministro “serve un approccio globale non solo economico ma che tenga conto anche dei diritti umani”.
Italia finanzia oltre 100 missioni per complessivi 560 milioni di euro
L’Italia finanzia oltre 100 missioni in Africa per complessivi circa 560 milioni di euro per programmi in agricoltura, in aiuto alla condizione delle donne, finanziamento ai settori privati. Ad aprire i lavori della due giorni di meeting sono stati il ministro degli Esteri del Benin, H.E. Nassirou Bako Arifari e il sottosegretario generale delle Nazioni Unite, Gyan Chandra Acharya.

Ferma condanna dell'ONU per gli attacchi in Siria

BreakingNews di

“La decisione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è un risultato importante frutto dell’azione del governo italiano.”

Così il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Paolo Gentiloni ed il Ministro dei Beni ed Attività culturali e turismo Dario Franceschini hanno espresso il proprio plauso per l’iniziativa assunta dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che, su impulso dell’Italia, ha rilasciato un Press Statement che condanna con fermezza i barbarici attacchi terroristici in atto in Siria da parte dell’ISIL, inclusa la violenta occupazione della città di Palmira.

“La salvaguardia del patrimonio mondiale dell’umanità deve costituire un elemento centrale nelle iniziative internazionali di pace e l’Italia sta lavorando in sede Unesco per difendere i valori identitari delle nazioni colpite dalla distruzione indiscriminata del proprio patrimonio culturale”, hanno sottolineato Gentiloni e Franceschini.

Ucraina, vacilla l’accordo di Minsk: 8 morti

EUROPA di

Le vittime sarebbero scaturite dopo i bombardamenti di Kiev contro l’aeroporto filorusso di Donetsk. Il ministro degli Esteri Gentiloni apre le porte a Putin, alleato di importanza strategica in Siria e Libia.

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Si fa sempre più fittizio il cessate il fuoco in Ucraina. L’ultimo episodio di una guerra civile mai spenta è accaduto domenica 3 maggio. L’esercito regolare, secondo fonti filorusse, avrebbe ucciso 8 persone (un militare e 7 civili) nel corso dei bombardamenti contro l’aeroporto di Donetsk, roccaforte dei filorussi. La notizia è ancora da confermare, mentre il Ministero della Difesa di Kiev ha parlato di “bugie” e che “i militanti (separatisti filorussi, ndr) in 24 ore hanno aperto il fuoco 35 volte”.

Intanto, il ministro degli Affari Esteri Paolo Gentiloni, attraverso un’intervista a La Stampa, pur ribadendo che “l’Italia sostiene Kiev, e Kiev deve fare le necessarie, dolorose riforme economiche e costituzionali, compresa l’autonomia del Donbass” e che “ha applicato correttamente le sanzioni alla Russia, pagando un prezzo pesante”, incalza con un’importante apertura nei confronti di Vladimir Putin, atteso nei prossimi giorni all’Expo: «La data non è ancora stata fissata, ma certamente l’incontro ci sarà. Senza illudersi di poter tornare d’incanto alla situazione pre-crisi Ucraina, occorre mantenere aperti i canali con Mosca. Non sfugge – prosegue – il ruolo che la Russia già ha nella scacchiera della gestione delle crisi internazionali, dall’accordo sul nucleare iraniano fino alla crisi più drammatica, quella in Siria. E potrebbe essere utile anche in Libia», conclude il titolare della Farnesina.

Giacomo Pratali

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Giacomo Pratali
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