GEOPOLITICA DEL MONDO MODERNO

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EA MAG: Inside-out – European Border Chronicle

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European Border Chronicle: I flussi migratori inarrestabili creati dalle guerre e dalle precarie condizioni economiche di molti stati del sud del mondo stanno premendo alle frontiere della Comunità Europea. Il dibattito su come reagire a questo problema si dipana tra accoglienza e respingimento in un Europa che soffre la crisi economica e demografica più grave dell’era contemporanea.

MISSION

Il nostro progetto vuole realizzare un reportage lungo le frontiere europee per poter raccontare la cronaca di questo fenomeno, raccogliere le testimonianze dei migranti, dei cittadini e delle istituzioni dei vari paesi di frontiera dando la possibilità a chi seguirà il reportage di poter confrontare le diverse politiche e di ascoltare tutte le voci in gioco senza nessuna mediazione.

LA STORIA

I giovani giornalisti della nostra redazione in team di due si recheranno nei luoghi dove i flussi sono più intensi e la reazione delle istituzioni più attesa mentre in redazione un team di analisti e giornalisti raccoglierà tutte le informazioni utili con una ricerca sulle fonti aperte.

PROGETTO

EUROPEAN AFFAIRS è un magazine on line edito dall’associazione Centro Studi Roma 3000, ente senza fine di lucro che promuove studi socio economici e progetti di ricerca per nuovi modelli di sviluppo sostenibile.

Il reportage vuole dare un contributo all’analisi del fenomeno dei flussi migratori a sostegno di nuovi modelli di accoglienza.

Il sostegno richiesto sarà utilizzato per le spese di viaggio e di produzione oltre all’acquisto eventuale di materiale utile alla realizzazione.

PRODUZIONE

Comitato editoriale: Alessandro Conte, Giacomo Pratali, Viviana Passalacqua

Producer : Alessandro Conte

Montaggio: 3K Production

Musiche originali: Francesco Verdinelli

Reporter: Giacomo Pratali, Viviana Passalacqua, Sabiena Stefanj,Paola Longobardi,Carla Melis, Leonardo Pizzuti, Fabrizio Ciannamea

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L'Isis conquista la città di Palmira

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Inarrestabile la marcia dell’Isis che dopo aver conquistato la citta’ di Palmira muove verso Bagdad .

il califfato si dirige verso le due capitali damasco in Siria e Bagdad in Iraq con l’obiettivo di far cadere i due governi e instaurare il califfato nero

Ma intanto anche i qaedisti del Fronte al Nusra, insieme ad altri gruppi armati fondamentalisti, hanno inferto un altro duro colpo alle forze siriane, occupando un ex ospedale trasformato in caserma nella citta’ Nord-Occidentale di Jisr al Shughur, dove erano assediati da settimane 200 soldati, la cui sorte rimane per ora sconosciuta

[youtube]https://youtu.be/ZLutWBZIo0A[/youtube]

Il conflitto in Libia e la stabilità del Mediterraneo – Video del Convegno

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La fine di Gheddafi e la guerra civile. L’analisi politica e sociale del Paese e la ricerca di ipotesi che puntino all’unità nazionale e allo sradicamento dell’Isis. Questi i temi del dibattito al centro del convegno “Il conflitto in Libia e la stabilità del Mediterraneo: strategie interne ed esterne”, organizzato dal Centro Studi Roma 3000, in programma giovedì 23 aprile, alle ore 17, presso il Circolo Ufficiali Forze Armate in Via XX Settembre 2 a Roma.
Il convegno è il momento di presentazione finale del progetto di studi sulla situazione geopolitica del mediterraneo realizzato dalla commissione Studi Geopolitici del Centro presieduta dall’Avvocato Alessandro Forlani di cui sono membri il Dottor Gianluca Ansalone, il Dottor Andrew Spannaus, che hanno coadiuvato il team di ricercatori di Roma 3000 Sabiena Stenfanaij, Giacomo Pratali, Francesco Danzi.

[youtube]https://youtu.be/IsTGbGvfKXg[/youtube]

Vigamus, a Roma il museo del videogioco

INNOVAZIONE/Video di

Nasce in Italia il secondo, in termini temporali, museo del videogioco in Europa, uno spazio dedicato a questo nuovo media interattivo che otre essere un prodotto di intrattenimento è oggi un vero e proprio fenomeno di massa.

Gestito dalla Fondazione Vigamus è nato nel 2013 dopo un lungo periodo di preparazione dovuto anche alle difficoltà burocratiche incontrate nella fase di lancio.

Non solo storia del videogioco ma anche futuro come ci dice Marco Accordi Rickards “Passato presente e futuro del videogioco è lo slogan del nostro museo, non solo la storia dei videogames ma anche uno sguardo al futuro con l’esposizione dei nuovi modelli di realtà virtuale non ancora sul mercato”

Uno sguardo in tutte e due le direzioni, assicura il direttore, ma soprattutto un punto di riferimento del settore, sono infatti molte le iniziative di promozione e formazione che gravitano attorno al museo.

Una delle più importanti è sicuramente la Vigamus Accademy, un percorso formativo universitario realizzato in collaborazione con la Link Campus University. Una laurea triennale che affronta temi come la comunicazione nella videoludica, il design, la programmazione e la gestione di impresa, un programma impegnativo ma allo stesso tempo all’avanguardia, unico in Italia.

Tra i docenti del corso di laurea notiamo Marco Giannatiempo, giornalista, Carlo Maria Medaglia professore aggregato di Interfacce Contenuti e Servizi per le tecnologie interattive presso l’Università Sapienza di Roma, Frank Sliwka è CEO di International Business Media oltre al direttore Accordi Rickards che è anche Professore di Teoria e Critica delle Opere Multimediali presso l’Università di Roma Tor Vergata.

Una iniziativa che permette di indirizzare con un percorso formativo di alto livello chi vuole entrare in questo settore ormai diventato un vero è proprio fenomeno di massa con responsabilità altissime sulla formazione sociale e culturale dei giovani.

 

Alessandro Conte

 

[youtube]https://youtu.be/4vFAsJKZDW4[/youtube]

Le frontiere meridionali d’Europa assaltate da cargo fantasma.

EUROPA/Video di

Due casi in pochi giorni potrebbero anticipare una nuova strategia dei mercanti di uomini. Abbandonati i gommoni della morte e i pescherecci libici  ormai distrutti o affondati nei porti ormai in balia delle bande rivoluzionarie.

Il primo della serie, il cargo Blue Sky, si è avvicinato alle coste europee con una rotta ben identificata in direzione di Rijeka sulla costa Croata, solo in prossimità delle coste italiane la richiesta di soccorso denunciando un dirottamento con uomini armati a bordo.

Immediato l’intervento delle Forze Armate che hanno fatto levare in volo gli elicotteri del 15° Stormo che hanno depositato sulla nave un team di militari della guardia costiera, a bordo niente armi ne equipaggio ma 780 immigrati la maggior parte di origine siriana.

La nave viene pilotata verso il porto di Gallipoli dove approda senza problemi, il controllo finale conta 768 migranti tra cui una quarantina di bambini e una ventina di donne incinta. Nessun ferito a bordo.

Il secondo intervento nella notte tra il primo e il due di gennaio 2015 viene fatto sulla nave cargo Ezedeen battente bandiera della Sierra Leone.

Una nave di grossa stazza si avvicina a Punta Capo Leuca e lancia una richiesta di soccorso, il motore non funziona a causa di un Black out.

L’elicottero dell’aeronautica Militare entra in azione coordinata con le forze europee della missione frontex e porta sul cargo tre medici  della nave TYR della guardia costiera Finalandese..

Anche in questo caso l’equipaggio ha abbandonato la nave lasciandola alla deriva poche miglia più avanti contando su un pronto intervento delle forze armate italiane.

Questi due casi sembrano un prologo di un flusso migratorio più intenso e strutturato con volumi per singolo viaggio molto più importanti di quanto finora constatato.

E’ evidente che i trafficanti di uomini hanno pensato di rivedere la loro strategia mettendo sul piatto della bilancia più vite in pericolo e il danno del disastro  ambientale in caso di naufragio sulle coste.

Chi guadagna sul traffico di immigrati  conta su questi possibili rischi per un intervento di salvataggio dei loro “clienti” che in caso positivo saranno accolti come rifugiati politici.

Cosa succederebbe se il flusso di queste navi diventasse più intenso? Quanti migranti approderebbero sul confine meridionale europeo? Probabilmente  più di 20.000 unità mese nel  periodo  invernale, un flusso ingestibile dal punto di vista dell’accoglienza e della sicurezza.

[youtube]http://youtu.be/y02F3lxzPmI[/youtube]

Alessandro Conte
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