GEOPOLITICA DEL MONDO MODERNO

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RUBRICHE - page 53

I nuovi dati divulgati dall’Istat sulla ripresa economica italiana

ECONOMIA di

Nonostante i dati poco confortanti pubblicati negli ultimi mesi relativi ad una caduta netta della produzione italiana, concentrata, in particolare, nel secondo trimestre dell’anno in corso, l’economia mondiale sembrerebbe riscontare una graduale ripresa. In un quadro di profonda crisi e stagnazione economica, gli ultimi segnali incoraggianti che confermano deboli, seppur importanti, segnali di ripresa per l’economia italiana sono stati diffusi in data 8 settembre dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) nella sua Nota mensile n. 8/2020 sull’andamento economico dello scorso agosto. Di questi segnali positivi ne aveva già parlato il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, al Forum Ambrosetti di Cernobbio. Durante l’incontro internazionale, infatti, il titolare dell’Economia aveva confermato che il “rimbalzo del Pil nel terzo trimestre sarà maggiore del previsto” spiegando come la caduta del Pil per l’anno in corso non “sarà a due cifre”. Leggi Tutto

Quis contra Nos? Fiume d’Italia e i 100 anni della Carta del Carnaro.

STORIA di

L’8 settembre è normalmente ricordato per la firma dell’armistizio del 1943, che pose fine alla seconda guerra mondiale e che diede il via ad una sanguinosa e tragica guerra civile nel nostro Paese, i cui effetti – ahinoi! – si vedono ancora oggi.
Ma l’8 settembre del 2020 si festeggia una ricorrenza più importante per altri motivi, di natura sicuramente più nobile, dal valore storico inenarrabile e dal significato giuridico senza pari.
Stiamo parlando del centenario della promulgazione della Carta del Carnaro, che ricorre oggi.
La Carta del Carnaro – così denominata dai più – era la Costituzione, la legge fondamentale di cui si era dotata la Reggenza Italiana del Carnaro: una città-stato, di forma repubblicana, inizialmente auto-annessasi al Regno d’Italia e poi dichiaratasi di fatto indipendente, nel corso dello svolgersi dei vari capitoli dell’impresa dannunziana di Fiume d’Italia.
Non ci soffermeremo affatto sull’epopea fiumana o sul mito, la leggenda, la figura e l’inimitabile vita di D’Annunzio.
Solo l’ingresso a Fiume d’Italia, il primo capitolo di questa avventura, meriterebbe svariati volumi per essere raccontato con adeguata passione e con il rigore storico che merita.
Per non parlare di quello che Fiume d’Italia è stata, nei mesi successivi alla “Santa Entrata”, da un punto di vista militare, politico, sociale, ideologico, spirituale e via discorrendo.
La premessa fondamentale, a proposito di ideologia, è che Fiume d’Italia ed il dannunzianesimo non c’entrano assolutamente nulla con il fascismo.
Il militarismo e l’arditismo, ed anche la violenza, che hanno caratterizzato i pochi mesi di vita di questa città libera ed indipendente, nulla hanno a che fare con i colori, i miti, i motti ed i costumi del fascismo.
Fu Mussolini a copiare in toto la simbologia e la mitologia militarista e superomistica di D’Annunzio e dell’esperienza fiumana. Pensate solo a “eja eja alalà”… che era un motto di guerra, rispolverato dal Vate per galvanizzare i suoi legionari e che egli stesso aveva ripreso dal mito greco dell’Alalà: una divinità che aleggiava sui campi di battaglia, figlia di Pòlemos, invocata dagli opliti prima della guerra.
Il corollario a questa premessa è che Mussolini fu sicuramente, per sua convenienza e solo inizialmente, un sostenitore della causa fiumana e di D’Annunzio. Ma D’Annunzio non fu mai fascista e -come è noto – durante il ventennio fu confinato ed isolato dal regime, che lo aveva di fatto depauperato della sua immagine, con cui il Vate ben avrebbe potuto mettere in ombra quella del duce.
Ma torniamo a noi: la Carta del Carnaro.
Fu scritta dal famoso sindacalista Alceste de Ambris, interventista e di cifra socialista.
Ovviamente anche D’Annunzio, il Comandante, ci mise mano e conferì alla carta costituzionale quel sapore poetico e lirico che probabilmente non esiste in altri documenti di matrice giuridica.
Se pensiamo a quanto successe in Italia negli anni successivi all’ esperienza fiumana – anni di censura, di omicidi di Stato, di guerra, di liberticidi – la carta di Fiume d’Italia assume ancora maggiore importanza e dovrebbe costituire un monito per il Legislatore, anche per quello di oggi.
Ma stiamo parlando del 1920!
Fino ad allora, non era esistita una legge fondamentale che fosse così improntata al rispetto della libertà e, diciamocela tutta, dell’amore nel senso più elevato del temine.
Gli articoli della carta parlavano di democrazia diretta, di autonomia, di sovranità dei cittadini.
I cittadini erano uguali, senza distinzioni di sesso, razza, lingua, religione e censo.
Si parlava già di decentramento, di salario minimo, di istruzione primaria obbligatoria e di assistenza in caso di malattia e disoccupazione.
Ma esisteva anche il principio dell’inviolabilità del domicilio, della proprietà privata, del risarcimento in caso di errori giudiziari o di abuso di potere da parte dello Stato.
Preso in prestito dalla Common Law, esisteva anche diritto all’habeas corpus, ossia il diritto – per un cittadino arrestato o detenuto – di essere portato innanzi ad un giudice che verificasse il suo stato di salute e valutasse la legittimità della sua detenzione.
Esistevano la libertà di religione, il suffragio universale ed una suddivisione della società in corporazioni (che, solo in parte, fu ripresa dal corporativismo di stampo fascista negli anni successivi).
Esisteva la figura del Comandante, un reggente temporaneo, che governava con pieni poteri lo Stato solo in caso di estrema urgenza e necessità.
Per il resto, esistevano dei ministeri, un apparato giudiziario molto articolato e complesso – e dalla lettura della carta si evince chiaramente quale e quanto fosse l’interesse di quel Legislatore verso un corretto funzionamento della giustizia – ed un notevole interesse era riposto anche nell’istruzione.
Non parliamo della difesa della Patria e del sistema militare di Fiume d’Italia. Dovremmo scrivere un poema. Ma davvero un poema nel senso letterale del termine.
Come tutti sappiamo, con il “Natale di sangue”, la vita di Fiume d’Italia finì molto presto, troppo presto. Le convenienze politiche e le questioni politiche internazionali dell’epoca preferirono la ragion di stato al senso di patriottismo e di coesione nazionale.
Tuttavia, oggi, di Fiume d’Italia e della sua legge fondamentale rimane l’idea.
Quest’idea – unica ed originalissima in tutte le sue sfaccettature – proprio perché si tramutò in una costituzione repubblicana liberale e democratica ante-litteram va studiata ed approfondita.
Molte idee ed ideali di democrazia che la carta propugna sono di difficile e concreta attuazione ancora oggi.
Personalmente, dopo aver letto svariate pubblicazioni su D’Annunzio, sull’esperienza fiumana, sulla vita a Fiume d’Italia, penso che – nella pur breve parentesi di questa esperienza tutta italiana – la costituzione dell’epoca fosse stata applicata in pieno, in termini di libertà, senso di appartenenza alla comunità, costumi e spiritualità.
Fiume d’Italia fu anche la sede della Lega internazionale dei popoli oppressi e si fece promotrice e creatrice di una rete di attivisti nel campo dei diritti e

del desiderio di rivalsa di altre Nazioni (non Stati, non paesi, ma “Nazioni”), anche molto lontane dall’Italia, ma che già allora pretendevano il giusto riconoscimento, le giuste libertà, ed il giusto rispetto.
Leggete di Fiume d’Italia, leggete di D’Annunzio, leggete la Carta del Carnaro: non potrete far altro che abbeverarvi ad una fonte libertà e di idee, di amor di Patria, di civismo, di amore di sé e di cultura.

 

Domenico Martinelli

Confimi Industria, dazi sull’alluminio dalla Cina:”Ora le nostre aziende possono tornare a competere” 

ECONOMIA di

Dazi dalla Ue sull’alluminio proveniente dalla Cina. Verranno applicati – con effetto retroattivo a partire dal 24 agosto – dazi tra il 37 e il 40% sulle importazioni di profilati in alluminio dalla Cina. Questa di fatto la sintesi di quanto pubblicato in Gazzetta Ufficiale Europea a firma di Ursula Von Der Leyen. Leggi Tutto

Fiera Roma, a settembre ricominciano le manifestazioni fieristiche

ECONOMIA di

Tra  appuntamenti in presenza e online, si accende l’attenzione sull’olio extravergine di oliva e su salute, nutrizione e ricerca

 I tempi sono maturi per ripartire, anche con le manifestazioni fieristiche. Il nulla osta del Governo è arrivato, efficaci protocolli di sicurezza sono pronti ormai da mesi, restano le incognite per quanto riguarda l’affluenza, soprattutto per gli appuntamenti internazionali, ma da settembre Fiera Roma inaugura la ripartenza delle fiere. Tra gli organizzatori, anche a seconda della tipologia di evento, c’è chi sceglie di puntare sugli appuntamenti fisici, scommettendo sulla voglia di tornare a incontrarsi, parlarsi, confrontarsi dal vivo, e chi invece preferisce misurarsi ancora con la modalità virtuale. Leggi Tutto

Referendum, un’altra ragione per il no

SOCIETA' di

Il segretario del PD, Zingaretti, ha fornito ai sostenitori del No al prossimo referendum sul taglio dei parlamentari, un altro valido argomento. Definendo infatti il no una clava per colpire il governo, ha spostato l’attenzione di un elettorato molto distratto e che vota con la pancia e non con la ragione, verso un problema del tutto differente e che nulla ha a che vedere con la stabilità di una maggioranza che i suoi membri vogliono tenere in piedi, sembra ormai, solo per la paura di perdere poltrone e incarichi o uscire dal giro. Leggi Tutto

Confassociazioni Media & Informazione nasce la nuova Branch di Confassociazioni per la comunicazione

SOCIETA' di

Webinar di presentazione di Confassociazioni Media & Informazione, la nuova Branch di Confassociazioni per la comunicazione con la partecipazione del Presidente Nazionale Angelo Deiana. Giovedì 10 Settembre alle 18 si terrà il webinar online di presentazione del settore confederale “Media e Informazione”. Il nuovo branch si propone di mettere in rete i diversi attori, anche informali, di questo settore. Parteciperà il Presidente di Confassociazioni Angelo Deiana. Leggi Tutto

Tamponi e Vaccini

ECONOMIA di

Le regioni hanno predisposto luoghi ove effettuare i tamponi, ma la situazione è tutt’ altro che semplice, il governo e le multinazionali impongono il rientro dalle vacanze e in ufficio in possesso del risultato negativo, ma fonti qualificate ci informano che le attese sono fatte di ore in mezzo a centinaia i macchine tra urla e isterismi. Nel frattempo in attesa del risultato viene imposta l’ auto quarantena, e questi non arrivano prima di quattro o cinque giorni lavorativi, se poi si pensa che come ogni esame diagnostico ci sono molti falsi positivi si esige l’ esito del

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L’esperto Corrado Maria Daclon: “Coronavirus anticipo di una crisi geopolitica globale”

SOCIETA' di

“Scenari di geopolitica per il millennio. Dall’Eldorado industrializzato alla crisi planetaria” è il titolo del nuovo libro diCorrado Maria Daclon, docente universitario, saggista, tra i maggiori esperti internazionali di geopolitica, segretario generale e fondatore della Fondazione Italia USA, consulente della NATO. Il libro è pubblicato in Italia da Aracne Editrice e pone numerosi interrogativi, anche inquietanti, sul nostro futuro.  Leggi Tutto

Pandemia, provvedimenti per l’economia confusi e contraddittori

SOCIETA' di

Il governo, sotto l’impulso degli eventi determinati dalla pandemia, ha emesso una serie di provvedimenti in campo economico a dir poco confusi, contraddittori e, mi si passi, anche in odore di raggiro. Del resto, tutto lo jus covidianus governativo dal 9 marzo ad oggi è una serie di assurdità giuridiche e tecniche le cui conseguenze andranno a subirsi negli anni futuri. Leggi Tutto

Redazione
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